Nel gennaio 1921 al Congresso del partito socialista a Livorno si consumava la frattura con la frazione di estrema sinistra e nasceva il partito comunista. La sinistra si divideva, come del resto aveva già fatto e non avrebbe smesso di fare. Riletta nel suo complesso, la storia della sinistra si rivela un lungo duello, o serie di duelli di cui è sovente il riformismo a fare le spese, dinanzi alla seduzione della fuoruscita dalla democrazia liberale verso la realizzazione del socialismo. Oppure, più di recente, dinanzi all'arroccamento su posizioni moralistiche (come l'antiberlusconismo, o la difesa dell'intangibilità della Costituzione, o la denuncia della corruzione) su cui, dopo la fine delle ideologie, pare essersi arenata ogni capacità di riforma, ogni tensione verso il futuro.
La pace di Versailles ha segnato, per giudizio ormai unanime della storiografia, la fine della centralità dell'Europa nella storia mondiale. L'Europa che ne uscì, pur indebolita, continuò a interpretarsi come un «concerto delle potenze». E nell'estremo tentativo di stabilire quali di queste potenze dovessero assumere l'egemonia si giunse al loro collasso: per quanto non fosse allora evidente, si sarebbe trattato di un fenomeno che avrebbe coinvolto tanto i vinti quanto i vincitori della Grande guerra. Il tentativo di non accettare questo dato di fatto costò una nuova guerra mondiale, che lo sanzionò fuor di ogni dubbio. Nacque però una nuova e parzialmente diversa storia d'Europa, non più incentrata sul ripristino impossibile della sua centralità come «potenza» nel senso classico del termine, ma ancora percorsa dall'orgoglio di ricostruirsi almeno come «potenza civile». Questo volume offre una serie di riflessioni sulla complessità della vicenda che si è snodata fra due date simboliche: la conferenza di Versailles e la caduta del muro di Berlino. A cent'anni dal primo e a trent'anni dal secondo, in queste pagine si ragiona su una storia che ha visto mutare la geografia, i sistemi politici e sociali, la cultura, le relazioni internazionali, fino a giungere alle radici della crisi che attualmente coinvolge il nostro continente.
Sui magazine, nei talk show e on line: la psicologia è onnipresente. Ma mentre si ritiene che sia impossibile leggere un testo di fisica senza avere qualche conoscenza di base, con la psicologia ci sentiamo tutti un po' psicologi. Partendo dal presupposto che la psicologia scientifica è molto diversa da quella del senso comune, il libro ci offre una introduzione qualificata alla disciplina, di cui tratta i principali argomenti, dalla percezione visiva al comportamento sociale. Scopriremo, con il supporto di famosi esperimenti, che il nostro modo di percepire, pensare e relazionarci non è così scontato come crediamo.
Perché facciamo così fatica a dirci cittadini e a riconoscere chi detiene il potere, chi lo controlla e chi lo rappresenta? In questo nostro tempo di crisi, sospeso tra un populismo sovranista e le nuove tendenze oligarchiche e tecnocratiche, dei concetti di stato e di politica abbiamo più che mai bisogno: per difendere le nostre incerte identità, impaurite a causa della globalizzazione, per ridefinire in chiave solidale e civilizzatrice l'indispensabile spazio pubblico entro cui si svolge la nostra vita di relazione.
Le imposte sono un tema di grande rilievo, nella vita dei cittadini così come nel dibattito politico, ma conoscere e comprendere i meccanismi dei tributi non è semplice. La normativa è complessa e in continua trasformazione. Il volume, aggiornato alle disposizioni più recenti, dopo un ampio excursus sull'evoluzione del sistema tributario italiano, fornisce una chiara esposizione delle imposte esistenti nel nostro paese, interpretate alla luce dei principi dell'efficienza e dell'equità.
È dal mito di Achille che l’umanità aspira a rendersi invulnerabile, a dotarsi di una corazza capace di garantire sicurezza per sempre. Per quanto comprensibile, è un desiderio vano, un’illusione che abbaglia. Non solo: coltivare questo pensiero magico significa innescare il meccanismo per cui le paure, lungi dal venir sconfitte, si ingigantiscono. Finiamo così per diventare vittime inconsapevoli di chi ci promette un qualche soccorso. Solo l’accettazione della vulnerabilità permette di affrontare in modo razionale l’incertezza futura basandosi sul calcolo dei rischi e sul bilancio costi-benefici. Infatti, mentre l’invulnerabilità si situa su un piano di fantasia (se non di delirio), la vulnerabilità ha a che fare con la gestione di pericoli reali: meglio dunque non perdere tempo con la prima quando si può ridurre efficacemente la seconda.
Il volume costituisce un profilo dell’italiano di oggi, tracciato ai vari livelli di analisi linguistica, dalla fonetica e fonologia alla morfologia flessiva e lessicale, dalla sintassi al lessico, compresa l’onomastica. Sono affrontati, fra l’altro, diversi aspetti di carattere variazionale, con capitoli dedicati al parlato, allo scritto, al trasmesso dei vecchi e nuovi media, e con approfondimenti sui dialetti, sulle varietà regionali e sulla lingua dei semicolti. Un’importante funzione di raccordo è svolta dal capitolo sulla testualità. Assai ricco il corredo degli esercizi.
Forte, fortezza, casamatta, rocca, bastione, cittadella: il paesaggio della penisola è ricco d'innumerevoli strutture difensive sopravvissute a secolari, talvolta millenarie, fasi di riadattamento e riutilizzo. In esse cogliamo il sedimento tutto italiano di architettura e storia militare, ma anche di scienza, arte, cultura e società. Dall'Orlando furioso al Deserto dei Tartari, tanti luoghi del nostro immaginario evocano queste fortificazioni. L'itinerario che ci propongono queste pagine spazia da costruzioni molto antiche (Castel Sant'Angelo) e medievali (San Leo, Castello Sforzesco) a fortezze spagnole (Castel dell'Ovo a Napoli), contro i pirati (Trapani e Ustica in Sicilia), alpine (Fenestrelle), risorgimentali (Gaeta, Peschiera), fino a quelle più recenti del Novecento.
Riscoprire il bene comune Dove è finita oggi la politica? In un pozzo di discredito, in una palude di utopie e ideologismi a buon mercato. È tempo di rivendicare una funzione alta della politica come arte del possibile, i cui capisaldi sono il riconoscimento della propria collocazione in una «comunità di destini» e l’elaborazione di «un patto che ci lega» (il costituzionalismo democratico). Contro il dilemma attuale che contrappone pubblico e privato urge riscoprire il «bene comune», lavorando in particolare sulla grande questione della democrazia di oggi: l’enigma dell’opinione pubblica.
Napoli è uno di quei luoghi che ciascuno crede di conoscere anche se non li ha mai visti. Un immaginario spesso ideologico, fatto di stereotipi, di racconti ossificati, di un'infinita aneddotica. La città si giudica continuamente e viene continuamente giudicata. Sconta il pessimismo indulgente che non di rado gli stessi «nativi» si cuciono addosso e sconta la lontananza culturale, arcigna o paternalistica, di chi la osserva dall'esterno. Di Napoli, Paolo Macry tocca le nervature profonde, ripercorre i segni di un tessuto urbano bimillenario, i comportamenti di lungo periodo della popolazione. Insegue le fratture drammatiche della sua storia, le esperienze politiche che l'hanno segnata, fino alle vicende di tre sindaci-sovrani, Lauro, Bassolino e de Magistris. Ci trasmette la suggestione di una città difficile e mai rassegnata. Napoli, per chi voglia conoscerla, capirla, ritrovarla, continua a essere un mondo. Un mondo da pensare. O forse un modo di pensare.
Per secoli, la mente umana è sembrata trasparente. Si sapeva che qualcosa sfuggiva al controllo della coscienza, ma si trattava di messaggi inviati dagli dèi. Poi, tutto cambia. Con Freud è l'inconscio che spiega l'origine e il significato dei sogni, ma anche le sviste e i lapsus della vita quotidiana. Un inconscio che tutti noi conosciamo, ma che non è l'unico. Incontreremo qui altri inconsci; quello, pervasivo, che chiamiamo cognitivo e che è l'esito dell'evoluzione naturale del cervello. E ancora: la mole enorme di informazioni che ci sommerge attraverso gli schermi dei nostri computer ha creato una sorta d'inconscio artificiale, fonte di trappole insidiose per il nostro giudizio. Conoscere i molteplici inconsci e capire come interagiscono significa smascherare i meccanismi che ci possono ingannare, e che ci illudono di essere più consapevoli di quanto in realtà siamo.
Chi sono oggi i musulmani? In che cosa si differenzia la loro tradizione religiosa rispetto a quella cristiana? Nel ripercorrere la storia, i principi del credo, i precetti del culto, sino alle forme e alle correnti del pensiero religioso islamico, il libro fa emergere le contraddizioni di un universo tutt'altro che monolitico. Un universo assai diversificato a seconda delle aree geografiche, oggi diviso tra modernizzazione e radicalismo, ma destinato a giocare un ruolo di primaria importanza.