In questo libro si mostra e si dimostra che ogni gruppo umano, e in ogni epoca, ha parlato di Dio e su Dio mediante forme mitiche e rituali, le quali hanno dato vita alle tradizioni religiose. Il pensiero filosofico ha fatto altrettanto, istanziando Dio o quale garante della ricerca umana ovvero quale ultimo scopo di questa.
Oggi si è credibili non soltanto nel curare, come fanno i medici, ma anche nel prendersi cura dell’altro. E' una terapia possibile a tutti, se eseguita per compassione. A imitazione del buon Samaritano, essa consiste nel mettersi in viaggio, provare tenerezza, porsi in ascolto, sentirsi già “misericordiati”, offrire fiducia e, soprattutto, nell’osservare ogni volto che sia umano.
Francesco d’Assisi attrae a sé, come una potente calamita, credenti, non credenti e mussulmani (questa biografia esce proprio in occasione dell’VIII centenario dell’incontro a Damiata tra il Poverello di Assisi e il sultano Al-Malik al-Kamil). La ragione è semplice: egli è colui che nella storia ha rappresentato al meglio Gesù. Tutta la sua grandezza si radica in quell’iniziale momento della Porziuncola quando cominciò a vivere come se il Vangelo fosse un codice di vita sociale applicabilissimo. Nessuno si era mai davvero chiesto se il Vangelo fosse integralmente attuabile, «alla lettera». Il segreto di Francesco, come dimostra questo libro, sta nell’aver incarnato personalmente tale possibilità, realizzandola: è questa la sua risposta, di fatto l’unica che può rendere credibile il cristianesimo.
La notte ancora al chiudersi degli occhi vedo abbassarsi il velo ed aprirsi dinanzi il paradiso; ed allietato da questa visione dormo in un sorriso di dolce beatitudine sulle labbra e con una perfetta calma sulla fronte, aspettando che il mio piccolo compagno della mia infanzia venga a svegliarmi e così sciogliere insieme le lodi mattutine al diletto dei nostri cuori.
Padre Pio
Un affascinante percorso biblico, patristico e spirituale che osserva, in un alone contemplativo, la Madre di Gesù nell'atto di connotare cristologicamente la propria forma esistenziale a quella del Figlio. Maria, ha reso, così, ragionevole il proprio credere al Figlio di Dio, nell'obbedienza al soffio dello Spirito. Per questo, scorrendo queste pagine, il lettore si dispone al «sì» fondamentale della Vergine e scova i motivi del proprio convivere. Perché il «senso della vita» gronda di sangue dal legno della Croce. E atto di contemplazione: il rendersi accorti di un amore, quello esistente tra il Figlio e sua Madre. Perché l'unica ragione che «chiama» madre e figlio è l'amore.
Quale posto hanno, per la vita consacrata, i monaci, i frati e le suore nella Chiesa oggi? Quale sarà il loro ruolo e quale forma assumerà la loro presenza nel futuro? Nella Evangelii gaudium (n. 76) Papa Francesco dice che è un «dovere di giustizia» il riconoscere il bene enorme che i religiosi hanno portato e portano alla Chiesa. Questo libro intende dimostrare, attraverso un’inedita analisi storica, come la presenza della vita consacrata appartenga fin dai primordi all’essenza della Chiesa; leggendo i testi del Concilio Vaticano II (1962-1965) e del Codice del 1983, evidenzia, poi, il cambio di prospettiva ecclesiale attuato dalla legislazione canonica da un’«esenzione» verso una «giusta autonomia» dei religiosi nei confronti della Chiesa locale. Infine, si sottolinea la ricchezza che i religiosi e le religiose costituiscono per l’intera Chiesa, quasi che, se essi non ci fossero, mancherebbe alla Chiesa stessa una sua nota peculiare: la «cattolicità».uf
Questo volume ricostruisce, capitolo dopo capitolo, la vita di Chiara e la sua lotta per la fedeltà a Francesco e alla comune ispirazione.
Con una scrittura fresca, moderna ed efficace, l’autore restituisce al lettore lo spirito del tempo e ripercorre piccoli e grandi avvenimenti nella vita della Santa come la genesi del secondo ordine francescano.
Un romanzo corale in cui viene data voce a Chiara, ma anche a san Francesco, perché non vi è santa Chiara senza san Francesco e, allo stesso tempo, non vi è san Francesco senza santa Chiara: i due sono stati e rimangono inevitabilmente inseparabili.
Chiara e Francesco che hanno, per così dire, rivaleggiato nel vivere una povertà radicale, in fraternità, quale autentica sequela di Gesù Cristo.
Destinatari
Un ampio pubblico.
Autore
Gianluigi Pasquale. Cappuccino, dottore di ricerca in Teologia (Pontificia Università Gregoriana) e dottore di ricerca in Filosofia (Università degli Studi «Ca’ Foscari» inVenezia), è professore presso la Pontificia Università Lateranense di Roma e lo Studio Teologico affiliato «Laurentianum» di Venezia. Direttore della collana «I Mistici Francescani», per la San Paolo ha pubblicato Frate Francesco (2009) e, oltre al presente, ha curato altri sette volumi su Padre Pio, poi tradotti in undici lingue straniere: Padre Pio. Le mie stimmate (2002); Padre Pio.Vittima per consolare Gesù (2002); Padre Pio. Modello di vita spirituale (2003); Padre Pio. Nel segno di Francesco (2004); Padre Pio. Profeta obbediente (2005); Padre Pio. Maestro e guida dell’anima (2006); 365 giorni con Padre Pio (2007) e Padre Pio. San Paolo modello del vero cristiano (2008).
Una sintesi di Teologia Fondamentale. Miscellanea in onore di S.E. Mons. Rino Fisichella.
Questo volume si occupa del grande panorama dei mistici del '500 spagnolo.Ogni Mistico è presentato da una Introduzione firmata da uno specialista, viene riportata la biografia essenziale e vengono riportati (per la prima volta tradotti in italiano) i testi principali rispecchianti l'originalità francescana del Mistico stesso. IV volume della collana, espressione delle esigenze culturali del Movimento Francescano, fondata da P.Ernesto Caroli (1917-2009) e dedicata ai testimoni dell'esperienza divina" nel fecondo periodo sperimentale del '500 spagnolo. "
Questo nuovo libro esce in occasione dell'VIII Centenario (1209-2009) dalla prima intuizione che ebbe il Poverello di fondare una comunità di frati" che vivessero il Vangelo alla lettera. "
Vogliamo subito fraternamente presentarci: siamo frate Leone, Rufino e Angelo, tre tra i primi che la grazia del Signore condusse a seguire frate Francesco.Poi,quasi subito,Francesco cominciò ad avere una particolare stima di noi.Eccetto frate Rufino,eravamo sacerdoti e sapevamo un po’ di latino, quanto allora bastava per essere sacerdote e lui ci volle suoi segretari e confessori. Quando era in vena di particolare allegrezza chiamava uno di noi,frate Leone,«pecorella di Dio». Si apre con queste parole la biografia di san Francesco d’Assisi scritta da Gianluigi Pasquale.L’autore,un noto studioso francescano,immagina di essere uno dei primi compagni di Francesco.Il racconto cerca di ricostruire l’atmosfera incantata delle origini francescane e lo stupore gioioso dei primi discepoli del santo.Figlio di Pietro di Bernardone e di Giovanna (donna Pica),nasce ad Assisi nell’estate del 1181.Vive una giovinezza spensierata e cavalleresca,ma a soli 24 anni una visione misteriosa a Spoleto capovolge i suoi piani:nel 1206 torna ad Assisi e comincia a riparare la chiesetta di San Damiano,dal cui Crocifisso aveva ricevuto il messaggio di «andare a riparare la Casa».Dopo che alcuni «frati» gli chiedono di seguirlo, nel 1209 Francesco scrive una breve Regola e decide di sottoporla all’approvazione della Chiesa.Nel 1224 sul monte de La Verna,probabilmente il 14 o il 15 settembre, il Poverello, primo uomo in assoluto nella storia, riceve le stimmate della passione. La sera del 3 ottobre 1226, a soli 45 anni,nudo sulla nuda terra Francesco «transita» in cielo e soltanto un anno e nove mesi dopo viene proclamato santo da papa Gregorio IX.Oggi i suoi frati (conventuali, minori, cappuccini, terziari) sono 32.000; le sue sorelle clarisse 13.000, i suoi terziari 400.000 circa, mentre centinaia sono le Congregazioni religiose femminili e maschili di ispirazione francescana, tutte accomunate dal visibile «cingolo» a tre nodi.Per volontà dei papi e delle organizzazioni internazionali,Assisi, dove Francesco è sepolto, è diventata il simbolo mondiale della pace,del dialogo tra le religioni e della fratellanza tra tutti i popoli della terra.
Gianluigi Pasquale,
cappuccino,dottore diricerca in Teologia (Pontificia Università Gregoriana in Roma),dottore di ricerca in Filosofia (Università degli Studi «Ca’ Foscari» in Venezia),è professore presso le Pontificie Università Lateranense e «Antonianum» di Roma,nella Facoltà Teologica del Triveneto e nello Studio Teologico affiliato «Laurentianum» di Venezia,di cui è anche preside.Autore di numerosi libri e articoli,è direttore della collana «Mistici francescani» e fa parte del comitato editoriale del «Movimento francescano». Per le Edizioni San Paolo ha curato otto volumi antologici su Padre Pio:Le mie stimmate (2002);Vittima per consolare Gesù(2002); Modello di vita spirituale(2003);Nel segno di Francesco(2004);Profeta obbediente(2005); Maestro e guida dell’anima(2006);San Paolo modello del vero cristiano(2008) e 365 giorni con Padre Pio(2007),già tradotti in lingua inglese,spagnola,portoghese,ceca,polacca,lituana, ungherese e indonesiana.
La spiritualità di san Paolo diventa un paradigma, un modello di dedizione totale e di affidamento al disegno di Dio sulla storia, una modalità espressiva nel parlare di Dio e nel parlare a Dio, che entra nel ritmo stesso della scrittura del santo di Pietrelcina, cosicché possiamo parlare di echi paolini nel suo Epistolario.
Padre Pio, infatti, subisce il fascino degli scritti di Paolo al punto da entrare in profonda sintonia con l’apostolo delle genti, e quasi da assimilarne il pensiero e il modo di scrivere. Ne risultano spesso pagine di eccezionale intensità umana e spirituale.
Gianluigi Pasquale, cappuccino, dottore di ricerca in Teologia (Pontificia Università Gregoriana) e dottore di ricerca in Filosofia (Università degli Studi «Ca’ Foscari» in Venezia), è professore di Teologia Dogmatica presso la Pontificia Università «Antonianum» di Roma e lo Studio Teologico affiliato «Laurentianum» di Venezia, di cui è anche preside. Svolge, inoltre, la sua attività di docenza come professore incaricato nella facoltà di Diritto Canonico «Istituto San Pio X» del «Marcianum» in Venezia e presso il Priesterseminar «Redemptoris Mater» di Berlino.