La teologia sistematica odierna certamente si caratterizza per un dichiarato orizzonte di tipo storico. Si tratta tuttavia di una prospettiva piuttosto recente. È infatti nel secolo XX che la teologia viene obbligata a uno sforzo di riflessione completamente nuovo, in grado di fissare i confini esatti di ciò che si intende oggi con l’espressione "teologia della storia". Con tale termine non si fa direttamente riferimento soltanto a una "teologia situata" in quanto coscienza credente dei diversi momenti storici e culturali, né a una ermeneutica storico-salvifica in quanto componente di una certa lettura della rivelazione cristiana, ma si guarda alla storia nell’orizzonte di un principio che le viene dato: la salvezza che si realizza nella storicità di Gesù Cristo, eterno Figlio del Padre, incarnatosi nella pienezza dei tempi.
L’idea stessa di "storia della salvezza", così com’è da noi posseduta e utilizzata, annida la sua ragione d’essere proprio a cavallo degli anni cinquanta, a tal punto che essa può anche definirsi il migliore risultato della teologia della storia di un secolo, quello XX, che "pensava" storicamente.
La ricerca – separata per autori: G. Thils, H.U. von Balthasar, J. Daniélou, J. Ratzinger, K. Rahner, J. Mouroux, M. Seckler, M. Bordoni, H.-I. Marrou, W. Kasper e altri – si muove tra i modelli cattolici rintracciati negli anni tra il 1950 e il 1970, mette in evidenza i tratti della riflessione teologica immediatamente precedente al Vaticano II, rileva le linee emergenti della teologia postconciliare e fissa alcune prospettive per una proposta speculativa e dottrinale volta alla teologia della storia della salvezza nel futuro.
Note sull’autore
Gianluigi Pasquale (Vicenza, 1967) è religioso sacerdote Cappuccino della Provincia Veneta di "Sant’Antonio". Ha studiato Lettere e Filosofia all’Università "La Sapienza" di Roma e ottenuto il Dottorato in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana, dove è stato Assistente Scientifico nella Facoltà di Teologia dal 1999 al 2001. Ha trascorso soggiorni di studio in Germania, U.S.A. e, nel Regno Unito, al Greyfriars Hall di Oxford. Attualmente è Vice-Preside a Venezia dello Studio Teologico "Laurentianum" dei Cappuccini Veneti, affiliato al P.A.A. di Roma, dove insegna teologia sistematica come professore stabile. Ha pubblicato numerosi articoli in riviste scientifiche di teologia e filosofia, di molte delle quali è collaboratore redazionale.
Umberto Galimberti non è soltanto un filosofo. Bensì è anche e soprattutto un pensatore. E di razza. Questo è il motivo per cui egli è assai conosciuto in Italia e all'estero. In Italia, anzi, è attualmente il filosofo. Ciò che dice, scrive e insegna, gode, infatti, di una duplice peculiarità: aver intercettato il cambiamento epocale in atto nel mondo attuale e, quindi, averlo saputo facilmente decodificare per comunicarlo all'uomo e alla donna che lo abitano con un linguaggio comprensibile. Questo volume esce in occasione del suo 70° compleanno e raccoglie parecchi saggi scritti in suo onore. Tra gli autori vi sono filosofi, medici, psicologi, psichiatri, giornalisti e, perfino, teologi. Vi è il contributo, anche, di alcuni accademici non italiani. Questo variegato e ricco spettro di interessi sintetizza al meglio l'itinerario biografico di Umberto Galimberti, ma pure la pertinenza con la quale egli è riuscito a far interagire tra loro filosofia, fenomenologia e psicologia, intessendo, per questo, un'autentica rete scientifica internazionale che conferisce al presente volume un enorme pregio e spessore accademico in quanto eccellente sintesi della filosofia italiana dell'ultimo quarantennio. "Ritorno ad Atene" è la sintesi che meglio esprime ciò che molti hanno imparato dal professore, diventato, adesso, nostro testimone: ad Atene, infatti, si ritorna nello spazio "dove l'uomo abita nelle vicinanze di Dio", nel "metaxy" dove errano i mortali: "per sempre".
La direzione spirituale occupò un posto di rilievo nella vita e nella missione di Padre Pio. Le lettere raccolte in questo volume sono di due tipi: quelle in cui più chiaramente il santo parla della propria concezione della direzione spirituale e quelle che raccontano di casi particolarmente rilevanti. Attraverso queste lettere il santo persegue l’obiettivo costante della santificazione delle anime e del progresso nelle virtù. Alla base di tutto vi è la fiducia in Dio, nelle cui mani il santo pone se stesso e i suoi assistiti.
Gianluigi Pasquale, cappuccino, dottore di ricerca in Teologia (Pontificia Università Gregoriana) e dottore di ricerca in Filosofia (Università degli Studi «Ca’ Foscari» in Venezia), è professore di Teologia Dogmatica presso la Pontificia Università «Antonianum» di Roma e lo Studio Teologico affiliato «Laurentianum» di Venezia, di cui è anche preside. Svolge, inoltre, la sua attività di docenza come professore incaricato nella facoltà di Diritto Canonico «Istituto San Pio X» del «Marcianum» in Venezia e presso il Priesterseminar «Redemptoris Mater» di Berlino. Socio ordinario della Società Italiana per la Ricerca Teologica (SIRT) e dell’Associazione Teologica Italiana (ATI), oltre a vari articoli in italiano, tedesco, inglese e francese firmati su diverse riviste specializzate, ha pubblicato: La teologia della storia della salvezza nel secolo XX, Dehoniane, Bologna 2002; La storia della salvezza. Dio Signore del tempo e della storia, Paoline, Milano 2002; Padre Pio. Sperare oltre il soffrire, Jaca Book, Milano 2003; Oltre la fine della storia. La coscienza cristiana dell’Occidente, Bruno Mondadori, Milano 2004; Aristotle and the Principle of Non-Contradiction, Academia Verlag, Sankt Augustin 20062. Ha, inoltre, curato i seguenti volumi: Sapere teologico e unità della fede. Studi in onore del Prof. Jared Wicks, Editrice Pontificia Università Gregoriana, Roma 2004; L’uomo ultimo. Per una antropologia cristiana e francescana, Dehoniane, Bologna 2006; Beato Andrea Giacinto Longhin: frate cappuccino e pastore nella Chiesa del suo tempo. Nel primo centenario dalla consacrazione episcopale (1904-2004), Editrice San Liberale, Treviso 2006; e, per la San Paolo, i cinque volumi: Padre Pio. Le mie stimmate (2002); Padre Pio. Vittima per consolare Gesù (2002); Padre Pio. Modello di vita spirituale (2003); Padre Pio. Nel segno di Francesco (2004); Padre Pio. Profeta obbediente (2005), già tradotti in lingua inglese, polacca, ceca e lituana. È responsabile nazionale del Servizio Cultura dei cappuccini italiani e direttore della collana «I mistici francescani» (Edizioni Francescane di Padova).