«Es un auténtico milagro que la Iglesia sobreviva a los millones de pésimas homilías de cada domingo» (Joseph Ratzinger).
«En la misa, la Iglesia ha colocado el Credo después de la homilía para invitarnos a creer, a pesar de lo que hemos oído» (Thomas Spidlik).
«La predicación es útil porque somete a dura prueba la fe de quienes escuchan» (Julien Green).
Siguiendo el tradicional esquema periodístico (qué, quién, cómo, dónde, cuándo, por qué…), y de una manera sencilla y rigurosa no carente de humor, el autor quiere ayudar a los predicadores a que la homilía se convierta en aquello que debe ser: un eficaz medio de evangelización y comunicación eclesial.
Nel corso della sua intensa attività culturale e politica La Pira ha scritto migliaia di lettere ai più vari destinatari: familiari, carcerati, letterati, laici impegnati nelle associazioni cattoliche esistenti, religiosi, statisti italiani e stranieri, papi, vescovi e cardinali; un numero incredibile di lettere solo in minima parte pubblicate. In questa immensa produzione un posto particolare è occupato dalle 250 Lettere circolari alle Claustrali da lui scritte, fatte stampare in foglietti o in opuscoli singoli e quindi inviate ai monasteri o a singoli destinatari. Di cosa si tratta? Dal 1951 al 1974, divenuto Presidente delle Conferenze di San Vincenzo della Toscana, La Pira aveva introdotto nel programma una novità: l'assistenza da offrire ai monasteri di clausura in difficoltà, in cambio di preghiere. L'iniziativa consisteva nell'invio di un foglietto stampato come circolare che, all'insegna dell'attualità, riportava le motivazioni e le iniziative “politiche” per cui La Pira chiedeva di pregare. Un documento eccezionale perché rappresenta un passo fondamentale per la comprensione del movente squisitamente teologico della vita politica di La Pira. In prima edizione italiana.