Mamma Maria cerca un luogo tranquillo dove far nascere, come ogni anno, il piccolo Gesù. Ma la Palestina è travagliata dalla guerra, nelle città c'è il frastuono dei giorni di festa, perfino Babbo Natale non sa che consiglio dare. E allora, accade un miracolo: il piccolo Gesù nascerà in fondo al mare, e sarà un Gesù "nuovo". Età di lettura: da 5 anni.
Un manuale per costruire città con le scatole da scarpe, far diventare un pacchetto di liquirizie uno sciame d'insetti, qualche pezzo di stoffa un terribile mostro. Quarantuno "ricette", facili e di grande effetto, per divertire i bambini, tenerli impegnati e insegnare loro il valore di materiali e oggetti riciclati, che possono trovare in casa. Da usare da soli, con i genitori o i nonni, con gli amici, a scuola.
E se il divino Dante avesse esplorato la nostra disgraziata contemporaneità? Nella cinquantina di brani apocrifi della Commedia pubblicati in questo libro, che si suppongono scritti dal Poeta durante l'esilio, l'austera tensione etica del Fiorentino si realizza nella consueta potenza immaginaria e stilistica. Percorrendo con Virgilio, di preferenza, siti infernali, Dante incontra numerose maschere del nostro tempo e osserva, talvolta stupito, talvolta inorridito, l'articolato esercizio fantastico della giustizia divina. Il mondo, il nostro mondo (con i suoi Bush e i suoi Berlusconi) precipitato dentro i versi di un Dante che sa punire e salvare. Le tavole di Altan accompagnano le storie infernali con nuova divertita sapienza pittorica.
In un tempo mitico due giovani si affacciano alla vita adulta. Lei è Sarai, figlia del capo del villaggio di Ghed Amla, lui è Abramo, figlio del capo del caravanserraglio di Massalah. La terra in cui vivono è attraversata da tribù nomadi. Sono mercanti che vengono da lontano e portano le loro merci fino al mare. C'è sempre stata pace tra loro e la gente dei villaggi, finché, per un banale incidente, gli animi si inaspriscono ed è la guerra. Abramo vuole in moglie la bellissima Sarai, ma anche il fiero Galad, capo di una tribù nomade, aspira alla sua mano. Sarà un duello a decidere del loro destino.
In una notte senza luna, nella prateria che circonda il villaggio degli Ukatan, nasce Iuko, il puledro che apparterrà al piccolo Kuti. Iuko non è come tutti gli altri, è molto, molto più grande: più grande di dieci cavalli. Età di lettura: da 9 anni.
Una divertente storia di Roberto Piumini, anzi più storie, collegate da un unico filo conduttore: un buffo "folletto della buona notte" che le racconta a otto fratellini coniglietti per farli addormentare. Ogni storia termina con una canzone che ha per protagonista un animale:l'ippopotamo, la farfalla, la mucca, l'orso. Le canzoni sono accompagnate dai testi e dalle trascrizioni musicali per essere suonate a casa o a scuola. Al volume è allegato un cd audio per ascoltare la storia letta da Roberto Piumini e le canzoni musicate e cantate da Giovanni Caviezel.
Dieci racconti per ripercorrere attraverso parole e immagini un secolo, per viaggiare nel tempo e nelle sue diverse epoche, in compagnia di bambini che sono i bisnonni, i nonni, le mamme e i papà dei bambini di oggi. Michele, Agnese, Nicola e altri sette bambini: uno per ogni decennio del secolo appena finito, il Novecento. Età di lettura: da 9 anni.
Nel "Sasso del muschio" corrono, all'inizio, due sentieri: la storia di un gruppo di ragazzi in villeggiatura in montagna, e quella dei Paute, pellerossa in fuga dalla violenza assassina degli invasori. Sono sentieri che percorrono spazi e tempi diversi, ma che in un certo punto, vicino ad un grande sasso amico, si incontrano e si fondono, mescolando le storie. Nel contatto fra persone, e soprattutto fra ragazzi così differenti, si intrecciano altre esperienze: la magia, la sapienza, il gioco, il progetto, il linguaggio, il teatro. Poi i sentieri tornano a dividersi, verso tempi e luoghi lontanissimi, ma conservando, ciascuno, il valore della memoria. Età di lettura: da 10 anni.
Uno scrittore alle prese con un suo nuovo romanzo decide di ritirarsi in campagna da solo per qualche settimana. Prima di salutarlo la moglie gli affida cinque lettere da leggere una alla settimana. Lo scrittore comincia a scrivere il romanzo e alla fine di ogni settimana di lavoro legge una lettera della moglie. La prima riguarda il loro innamoramento, la seconda il loro rapporto con l'arte, la terza è piena di erotismo, la quarta è il ricordo di una figlia morta bambina. Un carteggio di amor coniugale che scandisce le fasi del romanzo fino alla sua conclusione, modificandone la prospettiva, forse il significato stesso.