L'agenda orizzontale 2024 con le illustrazioni di Mafalda.
L'agenda orizzontale 2023 con le illustrazioni di Mafalda.
Oltre le generazioni, i confini, le ideologie: nessuno è come lei, bambina terribile, amata alla follia, bandiera dell'intelligenza e della civiltà. Per sapere tutto di Mafalda, del suo mondo e del suo geniale creatore.
Tenera, impertinente, preoccupata delle sorti del mondo, incompresa dagli adulti. Ma irresistibile e amata dai lettori di tutte le età, dai fan vecchi e nuovi.
Ecco Mafalda la bambina terribile creata dalla matita di Quino, alle prese con i grandi e le loro ottusità, il conformismo, la piatta banalità quotidiana. Tutte cose che a una bambina ribelle e pensante, col cervello sempre in funzione, proprio non possono andare bene. Ma che razza di esempio possono dare, questi adulti incerti, noiosi, svagati, quando è così difficile crescere ed è così importante preoccuparsi delle sorti del mondo? Mafalda, come al solito, non ci sta. E manifesta la sua disapprovazione con battute al fulmicotone. Età di lettura: da 8 anni.
Le provocatorie tesi di Willard Van Orman Quine sono esposte qui in modo unitario. Quine analizza "da un punto di vista logico" alcuni dei problemi chiave della scienza e della filosofia. Ne esce un'immagine della conoscenza inedita e sorprendente. Forse "gli oggetti fisici non sono troppo diversi dagli dei di Omero": funzionano da intermediari tra il mondo del pensiero e quello dell'esperienza quotidiana, portando ordine nel continuo fluire dell'esperienza.
Tutti i saggi presenti in questa raccolta hanno a che fare in un modo o in un altro con tre delle maggiori preoccupazioni di Quine: il significato, l'ontologia e l'epistemologia. Su tutti e tre questi temi Quine ha sviluppato idee così originali e rivoluzionarie che si può sostenere a buon diritto che esse segnino un epoca.
In questo saggio sono racchiuse quattro conferenze tenute da Quine all'Università di Stanford. L'interesse di queste conferenze sta nel loro riaffrontare, alla luce della scienza e dell'epistemologia degli ultimi due secoli, il caratteristico problema kantiano: "Come sono possibili i giudizi sintetici a priori?" Poiché Quine,a differenza di Kant, considera l'uomo come un animale nel mondo fisico, cambia non solo la risposta, ma anche la formulazione del problema, che diventa: "Come è possibile una teoria scientifica sul mondo esterno e sulle altrui menti partendo dalle sporadiche attivazioni dei nostri recettori sensoriali?"