Il nome di Jerzy Grotowski è noto in tutto il mondo, ma a questa fama non corrisponde una vera conoscenza delle sue opere. Una lacuna sostanziale è quella che riguarda il Workcenter da lui fondato in Italia nel 1986 e infine affidato a Thomas Richards. Nel progetto triennale 2003-2006, intitolato Tracing Roads Across, questa ultima "opera" di Grotowski si è fatta conoscere più in profondità in diversi paesi. A chiusura e coronamento del progetto viene presentata un'iniziativa editoriale, costituita di tre volumi autonomi ma di concezione unitaria: il presente, Il Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards; il secondo, Jerzy Grotowski. Testi 1968-1998 e Testimonianze e riflessioni sull'arte come veicolo. Il Workcenter ha voluto così rendere disponibili a studiosi e studenti, operatori teatrali e culturali sia una serie di documenti sull'attuale stato dei lavori, sia alcuni testi di Grotowski che, soprattutto se considerati sullo sfondo delle attività in corso, conservano una bruciante attualità, sia infine una scelta di testimonianze di studiosi e artisti che colgono l'impatto del Workcenter nel quadro della cultura non solo teatrale di questi anni. Questo primo volume vuole informare su numerose creazioni del Workcenter da un punto di vista interno o il più vicino possibile al lavoro. Perciò, oltre alle riflessioni di Richards e Biagini, rispettivamente direttore artistico e direttore associato, ospita le analisi di Antonio Attisani, Kris Salata e Lisa Wolford Wylam.
A further invitation for the Consacrated Life. To fix our gaze on the heart of our life, to look for reasoning behind our search for God, and to question the contemplative dimension of our days in order to recognize the mystery of the grace that substantiates, impassions, and transfigures us. The desire resounds: Set me like a seal on your heart (Sg 8:6). The mystical cry that recognizes the Beloved, fair among the children of men, as power of love enriches the Church and recomposes the lost fragments of Beauty in the human city. "True love is always contemplative" (Pope Francis).
«Al ripetuto invito di Papa Francesco di fare del dialogo il metodo per favorire le relazioni umane, la Pontificia Università Lateranense ha risposto tracciando un itinerario per collocare il dialogo in un settore strategico: l'educazione, declinata come cammino pedagogico per costruire la pace e garantire i diritti umani. Un passo concreto in questa direzione è stata la giornata raccontata in queste pagine e che si è svolta in tre momenti diversi, ma uniti dal medesimo fil rouge dell'educazione: la giornata di studio dedicata a Educazione, Diritti Umani e Pace; la firma della "Convenzione" tra la University for Peace dell'ONU e la nostra Università, alfine di creare sinergie al servizio della conoscenza tra diverse culture e del dialogo; l'apertura della mostra Calligraphy for Dialogue, inaugurata da Papa Francesco e organizzata insieme alle Missioni Diplomatiche del Regno dell'Arabia Saudita in Roma e a Ginevra, all'UNESCO e alla Caritas in Veritate Foundation (Ginevra) e dedicata alla memoria di un uomo del dialogo, il Cardinale Jean-Louis Tauran.» (Prof. Vincenzo Buonomo Rettore Magnifico della Pontificia Università Lateranense)
Atti del Secondo Corso Internazionale, Roma 12-13 ottobre 2007.
Prospettive scientifiche nei problemi del Male Naturale, in lingua inglese.
Dopo le precedenti lettere Rallegratevi, Scrutate e Contemplate continua con questa quarta Lettera - il percorso di riflessione sulla Vita consacrata, che si snoda sul fil rouge del libro del Cantico dei Cantici: "Portare lo sguardo nel profondo del nostro vivere, - si legge nell'introduzione chiedere ragione del nostro pellegrinare alla ricerca di Dio, interrogare la dimensione contemplativa dei nostri giorni, per riconoscere il mistero di grazia che ci sostanzia, ci appassiona, ci trasfigura". Il testo richiama ogni consacrata e ogni consacrato ad annunciare la Parola di Gesù ed evangelizzare le genti. Alla fine del testo sono inoltre presenti delle riflessioni del Santo Padre Francesco, tratte dai suoi Angelus ed udienze generali.
Suona la campanella e comincia, inesorabile, un nuovo giorno di scuola. Tutto uguale a ieri: si potrebbe morire strozzati dalla noia se non fosse certo che anche oggi qualcuno tirerà fuori l'ennesima assurdità destinata a far ridere tutta la scuola, a essere trascritta sulla Smemo e tramandata ai posteri. E sono proprio le perle appuntate dagli studenti di tutta Italia sulla loro Smemoranda e inviate alla redazione di Sbs (Smemoranda Brothers and Sisters) il vivaio da cui sono state selezionate le più geniali battute sentite a scuola.