Il 1757 è un anno di svolta nella vita di Rousseau, segnato da una passione improvvisa per madame d'Houdetot, passione che pretendeva di superare tutti gli ostacoli. Egli inizia così un percorso di allontanamento dalla società colta del suo tempo, rappresentato parallelamente dal suo spostamento dalla città alla campagna. Gli amici filosofi lo abbandonano e la vicenda del suo innamoramento s'intreccia con una serie di rotture, di rimproveri, di amicizie perdute. L'amore per la contessa risulta impossibile, ed è allora che Rousseau trasforma questa situazione negativa in una possibilità più alta, un amore puro che non si estinguerà mai, proprio per la sua assenza di realizzazione concreta. È così che nascono le "Lettere morali"
E' un'opera di ispirazione antimonarchica. Possiamo dire del Contratto sociale ciò che il suo autore diceva del Principe di Machiavelli: è il libro dei repubblicani. Rifiutando la sovranità ai re, ripetendo ch'essa deve appartenere al popolo e non può che appartenere ad esso, Rousseau si pronuncia apertamente per la democrazia. Certo non è una democrazia nel senso ristretto in cui l'intende nel Contratto sociale, ossia come governo diretto dal popolo, ma in quel senso largo che la parola assume nella Lettre à d'Alembert: una democrazia è uno Stato dove i sudditi e il sovrano sono gli stessi uomini considerati sotto diversi rapporti" (dal saggio introduttivo).
Le opere fondamentali del pensiero filosofico di tutti i tempi. In edizione economica, con testo a fronte e nuovi apparati didattici. Testo originale nell'edizione di Robert Derathé, traduzione di Maria Garin e introduzione di Tito Magri.
Le Fantasticherie nascono dagli appunti sparsi che Rousseau stilava nel corso di lunghe passeggiate solitarie, meditando sulla natura, sulla società, sul rapporto tra sé e gli altri. Il filosofo francese rievoca così il proprio passato, descrivendone sensazioni e sentimenti con accenti vivissimi. Il risultato di queste riflessioni sono alcune tra le più belle pagine della letteratura moderna, animate da una freschezza sempre nuova. Il testo è qui accompagnato dagli apparati critici realizzati da Henri Roddier per la celebre edizione dei Classiques Garnier. Oltre ad alcuni capitoli che ricostruiscono la genesi ideale e materiale dell'opera, il curatore offre preziosi documenti: dalla ricostruzione della topografia di Parigi all'epoca delle "passeggiate" alle testimonianze dei contemporanei dell'autore, all'indagine sulla parte avuta da Rousseau nell'evoluzione di alcuni concetti letterari fondamentali.