Ridestare l'intera ragione è compito impellente per una riflessione filosofica credente in grado di farsi carico dell'analisi antropologica dell'esperienza, e capace di creare una maggiore omogeneità di pensiero nell'area ecclesiale, indispensabile per la stessa missione di evangelizzazione. Urge il recupero ad intra della razionalità della fede, nella consapevolezza critica che la fede non blocca le vie del pensiero, ma le apre, radicalizzando le domande, e con alcune sue risposte le porta alla loro vera profondità e drammaticità. Solo passando dal fenomeno al fondamento si potranno vincere le derive dell'individualismo, del pragmatismo, dell'utilitarismo, di una ragione incurvata su sé stessa e non aperta alla totalità del reale. Da qui la questione della figura della ragione, importante per il dialogo tra pensanti. Prefazione di Papa Francesco.
Questa raccolta di undici messaggi inviati in un decennio di ministero episcopale è frutto di un impegno e un obiettivo particolarmente caro al vescovo di Noto, animare la speranza che il cattolicesimo sappia esprimere meglio, oggi, il cristianesimo secondo la verità che Gesù di Nazareth ha portato al mondo: la verità sul Dio "sempre e solo amore" che ci salva dalla perdita di umanità visibile nella nostra società globalizzata e anonima. Sono messaggi nati per i tempi dell'Avvento e "di Natale" (con l'aggiunta di alcune omelie), ma fanno traboccare la loro ricchezza e la loro passione su tutti i tempi della fede e della vita.
E sono stati scritti pensando in particolare ai giovani, sulle tracce di quella che il vescovo siciliano, fra citazioni e salutari provocazioni, chiama Pop-theology: la "teologia pop", la teologia popolare capace di raccontare oggi Dio di Gesù Cristo e il suo Vangelo con i registri dell'immaginazione e della creatività.
Che cos'è il cattolicesimo convenzionale? Una religione vuota di carità e dunque - per dirla con le parole di san Giacomo - una «fede morta» (Gc 2,26). Una fede che lascia praticare i riti sacri, le assemblee liturgiche, le feste religiose, le devozioni e le "tradizioni popolari", ma non converte i cuori delle persone, non fa incontrare Gesù nei sacramenti (oggi troppo spesso "appaltati" alla mentalità consumistica del centro commerciale) e, dunque, non accompagna le persone e le comunità alla pratica dell'amore. Questo libro, una raccolta tematica di editoriali dell'autore, vescovo di Noto, prova a dare una risposta alla questione fondamentale: come vincere il narcisismo dell'anima e andare oltre il cattolicesimo convenzionale, vivendo una fede che operi attraverso la carità e sia capace, come chiede papa Francesco, di «uscire, andare, accompagnare, discernere, accogliere»? Fra i "grandi temi" del volume: "Nuovo umanesimo, sofferenza e libertà", "Oltre la maschera di un Dio violento", "Oltre le prediche noiose, i giovani e l'amore", "Come superare il cattolicesimo convenzionale", "Sul narcisismo universale (e la via cristiana per uscirne)".
L'uomo si sta lentamente riducendo a consumo, merce, numero, massa. Eppure, gli esseri umani sono straordinari, fantasiosi, creativi, con grande successo nel campo della tecnologia. Sul terreno dell'amore, però, appaiono carenti, delusi e frustrati. Fatti per amare (Nek), proprio l'amore, non riesce. Perché? La risposta si trova nell'ultima canzone di Renato Zero Gesù: "Gesù non ti somigliamo più". Quando l'umanità si allontana dall'umanità di Gesù, "la terra in ginocchio sta, soli più soli di sempre". Nelle attuali condizioni di paura dell'umanità odierna, colpita dalla barbarie del terrorismo internazionale mascherato di religione fondamentalista, è necessario presentare ai giovani "con intelligenza e umiltà" il modello umano di Gesù, la sua umanità ricca di amore e di pace, di tolleranza e di dedizione, di fiducia e di rilancio delle energie positive, belle e buone, di ogni essere umano. La Pop-Theology, in quanto, "teologia popolare" s'incarica di pensare criticamente il "cattolicesimo convenzionale", svecchiando la predicazione cristiana, affinché la fede non rischi di diventare solo una maschera religiosa senza riferimento al Dio di Gesù e alla sua "umanità". È Teologia "pop", "carità intellettuale", sapendo che i giovani di oggi si esprimono con un loro particolare linguaggio, quello della musica. Prefazione di Antonio Spadaro.
"La missione di comunicare la fede cristiana oggi impone la competenza di saper rendere culturalmente appetibile e rilevante la salvezza evangelica, permettendo l’incontro degli uomini con Cristo, quale vera e autentica risposta alle eterne e sempre diverse domande del mondo che cambia. […] Ragionare allora sulla comunicazione della fede alla luce della missione evangelica dell’annuncio significa non tanto e non solo risolvere le domande sulle tecniche comunicative, ma andare alla radice dello stesso mistero di Dio che si è rivelato e comunicato all’umanità, al fine di realizzare una vera comunione" (dalla Prefazione).
In questo contesto, l’autore vuole offrire un contributo alla possibile assimilazione degli Orientamenti pastorali della Chiesa in Italia "Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia", alla luce della Lettera apostolica di Giovanni Paolo II Novo millennio ineunte. A tale scopo, le affermazioni del papa e dell’episcopato non vengono tanto ripetute, quanto accompagnate, conducendo in modo progressivo e convincente all’interno delle ragioni e delle opzioni che giustificano e rendono comprensibili alcuni principi pastorali di fondo e talune dinamiche ecclesiali.
Note sull’autore
Antonio Staglianò (Isola di Capo Rizzuto - KR, 1959) ha conseguito il dottorato di ricerca in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana nel 1986 e la laurea in Filosofia all'Università della Calabria nel 1995. Insegna Teologia sistematica (cristologia e teologia trinitaria) all'Istituto teologico calabro, della cui rivista di scienze teologiche Vivarium è direttore, ed è professore invitato nei corsi di specializzazione di Teologia fondamentale della Pontificia Università Gregoriana. Dal 1989 al 1995 membro del Consiglio nazionale dell'Associazione teologica italiana. Dal 1997 è teologo consulente del Servizio nazionale per il progetto culturale della CEI. È parroco, nonché direttore dell'Ufficio catechistico e dell'Ufficio cultura nella diocesi di Crotone-S. Severina. Tra le sue pubblicazioni: La teologia secondo A. Rosmini. Sistematica-critica-interpretazione del rapporto fede e ragione, Brescia 1988; La teologia "che serve". Sul compito scientifico ecclesiale del teologo per una nuova evangelizzazione, Torino 1996; La mente umana alla prova di Dio. Filosofia e teologia nel dibattito contemporaneo sull'argomento di Anselmo d'Aosta, Bologna 1996; Il mistero del Dio vivente. Per una teologia dell'Assoluto trinitario, Bologna 1996.