Prenotate una stanza alle Eolie soltanto se non avete paura quando appoggiate l'orecchio contro un petto al cui interno batte un cuore. Perché questo è ciò che fa un vulcano per tutta la notte, pulsa e respira. Sappiate che il mare può insegnare moltissime cose di vitale importanza e che una volta imparate non c'è modo di dimenticarle. Insegna l'attaccamento alla vita e a guardare lontano. Ogni isola delle Eolie ha un mezzo congeniale per essere visitata. Stromboli chiede di essere circumnavigata sui gozzi da pesca. Lipari vuole essere scoperta in motorino, percorrendo la strada ad anello che la avvolge e ne svela l'intimità una curva alla volta. A Panarea circolano solo golf car, le auto elettriche tipiche dei campi da golf. Perlustrate Filicudi in autostop e Alicudi su un mulo. Scalate il cratere dell'isola di Vulcano a piedi, e scoprite Salina esaminandola dai suoi mezzi di linea. Spostatevi da una all'altra quanto più potete. Perché le Eolie sono sette. E per sentire il loro racconto completo bisogna visitarle tutte e tornare e ritornare anche dove si è già stati. La storia delle Eolie è una storia che non ha un inizio e non ha una fine. È una storia che ha la forma perfetta dell'arcipelago.
Chi l'ha detto che in cucina si elaborano solo ricette? Nelle storie raccontate in questo libro la cucina è al centro di un gioco di cultura e di potere. Maestro Martino, Bartolomeo Scappi, François Vatel: tre cuochi - dell'Umanesimo, del Rinascimento e del Barocco - capaci di fare la storia del loro tempo, e non solo per la squisita sapienza delle loro preparazioni... Maestro Martino è cuoco al servizio del cardinale e condottiero Ludovico Trevisan. Vive in prima persona la grande rivoluzione culturale dell'Umanesimo e, involontariamente, ne diventa uno dei protagonisti. Il suo libro di ricette, tradotto in latino ed edito dall'umanista Platina, diventa la base della rivalutazione del buon cibo e della buona cucina, dopo secoli di condanna al girone della golosità. Bartolomeo Scappi è il secondo maestro. Cuoco di tre cardinali e di due papi, dovrà vedersela col furore ascetico e controriformatore del suo ultimo datore di lavoro, il papa santo Pio V, che abolirà il carnevale e introdurrà a Roma leggi feroci contro le prostitute, gli adulteri e il lusso. All'apice della carriera dovrà rinunciare a cucinare dato che il suo padrone è un austero digiunatore, ma avrà così il tempo di scrivere il più importante libro di cucina della sua epoca. François Vatel è il terzo celebre cuoco, nonché l'interprete - tragico - della nouvelle cuisine di Luigi XIV. Per Luigi II di Borbone, l'Alessandro Magno di Francia, vincitore a 22 anni delle invincibili armate spagnole, organizza un grande ricevimento al castello di Chantilly - ospite d'eccezione Luigi XIV - di cui però non vedrà la fine. Muore suicida, apparentemente per un'assurda mancanza di... pesce. Percorrendo le vite di questi tre celebri cuochi attraverso Umanesimo, Rinascimento e Barocco, scopriamo la cucina, il gusto, le ricette del tempo, ma anche i raffinati giochi di potere che presero vita, come accade ancora oggi, sulle tavole di allora.
Il vangelo di Giovanni, da molti considerato il più bello, da altri il più complesso e profondo, letto, spiegato e commentato passo dopo passo da papa Francesco. Cos'è, cosa rappresenta per noi la Luce che viene nel mondo, che scende a rischiarare le tenebre? Come dobbiamo fare per riconoscere ogni giorno il Verbo negli altri uomini, negli ultimi, in tutta la creazione? Francesco riflette sul grande mistero che sta al cuore della fede e, con semplicità, ne attualizza il significato per le nostre vite, in un'epoca in cui è apparentemente difficile trovare le tracce del divino nel mondo. Il papa esorta a mettere le Scritture, e in primo luogo la Parola di Gesù, al centro del cammino spirituale di ogni cristiano e le propone alla ricerca del senso di una società in crisi, esortando ognuno a non scoraggiarsi e a cercare, con gioia, lo spirito di Dio in tutte le cose.
Leggere il vangelo insieme al papa. Il vangelo di Matteo, il primo dei sinottici nell'ordine canonico, commentato da papa Francesco, passo dopo passo, ripercorrendo gran parte dei momenti della vita e della predicazione di Gesù. Il commento del papa fa emergere il significato dei brani evangelici per gli uomini del nostro tempo, alla luce del messaggio di misericordia e di apertura alle periferie sociali ed esistenziali che caratterizza questo pontificato. Il vangelo diviene così concreto strumento di ausilio per la pratica della lectio divina, guida quotidiana per i momenti bui, dono di gioia per gli attimi più lieti, e soprattutto sentiero per quella santità della vita quotidiana dischiusa dall'ascolto della Parola. Con la curatela dell'esegeta, esperto del vangelo di Matteo, professor don Santi Grasso. Selezione dei testi a cura di Alessandra Peri.
L'inno alla carità di Paolo è la «tavolozza dei toni dell'Amore di Dio». Papa Francesco ci invita a meditarla per gustare le infinite profondità con cui il Padre ama ciascuno di noi, e per imparare a disegnare la nostra vita con i medesimi colori. Seguire passo passo i tratti della carità di Dio è lasciarsi condurre da Gesù che è la Via per imparare ad amare, e costruire così la felicità vera. Il sussidio comprende 8 schede, che commentano la seconda parte di 1 Corinzi 13, letta alla luce di una parabola di Gesù. Ne scaturisce una vera e propria «lectio biblica familiare»: nata da famiglie e rivolta alla famiglia, raccoglie, con freschezza e immediatezza, le risonanze che maggiormente possono interpellare la vita attuale delle coppie.
Messaggio per la celebrazione della seconda giornata mondiale dei poveri 2018
La visione della Sapienza di Dio nelle parole del Papa. Colei che è stata assistente, compagna e consigliera di Dio nella Creazione, diviene compagna degli uomini dopo di essa. Se dunque la Creazione è l'opera che Dio ha realizzato con la Sapienza, essa continua a essere donata all'uomo per guidarlo nella vita come aiuto, fortezza e sostegno. In questi libri biblici è illustrata l'esperienza critica della vita, un'esperienza che nasce dalla fede e la mette in discussione. Attraversando il quotidiano, con le sue gioie e i suoi dolori, l'uomo è chiamato a leggere la propria vita e le proprie vicende scoprendo in esse la Sapienza che è stata riversata in ogni creatura, fino a giungere al punto di vedere il mondo con gli occhi di Dio.
Una «comitiva di sopravvissuti»: a dieci anni esatti dal suo trapianto di fegato, Francesco viene invitato a una rimpatriata cui interverranno cento trapiantati assieme alle rispettive famiglie. È titubante, non sa se partecipare, ma alla fine, trascinato per un orecchio dalla Mamma, sale con lei sul torpedone. Acciacchi, fobie, farmaci indispensabili e piccole miserie: i protagonisti di questa gita somigliano ciascuno a una maschera della commedia, dal timido al giullare, dallo sbruffone al pauroso. In comune hanno il fatto di essere nati due volte, che è un dono immenso, ma anche una responsabilità. Quella di dover essere felici. Con la sua voce carognesca e a tratti malinconica, Abate ci racconta la storia della nostra fragilità e, al contempo, della nostra cocciuta voglia di vivere.
«È un libro da aprire e leggere dove capita: è infinito.
La presentazione grafica e le illustrazioni sono
adeguate al contenuto ed è anche questo un godimento
dello spirito».
Quello che l’Italia e l’Europa non vogliono sentire e vedere emerge in maniera drammatica dalle testimonianze raccolte da Francesco Viviano e Alessandra Ziniti, due giornalisti che da anni portano all’attenzione dell’opinione pubblica una situazione che non può più lasciarci indifferenti. Gli accordi stipulati dal nostro governo con quello di Tripoli e con le tribù locali hanno ridotto gli sbarchi ma hanno intrappolato in Libia centinaia di migliaia di migranti, ridotti a schiavi e soggetti a ogni tipo di tortura.
Donne e bambine violentate, costrette a prostituirsi, giovani in fuga dai loro paesi e trasformati in torturatori crudeli, assenza di qualsiasi diritto. L’inferno esiste, ed è in Libia. I racconti di questo libro arrivano da coloro che sono miracolosamente riusciti a sfuggire ai lager libici, e in alcuni casi a individuare i loro torturatori e ad assicurarli alla giustizia italiana. Ma non c’è giustizia che possa riscattare chi ha perso qualsiasi dignità.
Dobbiamo fermare questa tragedia, non favorirla contrastando chi in ogni modo cerca di contenerla, come le organizzazioni umanitarie che, accusate addirittura di accordi con i trafficanti, sono costrette in buona parte a ritirarsi, lasciando campo libero alla guardia costiera libica, che riporta nei lager gli scampati alla morte in mare. Un incubo senza fine. Nonostante l’encomiabile impegno della nostra marina militare, che da anni si prodiga per salvare quante più persone possibile.
Il testo è diviso in due parti: nella prima viene esplorata una mappa per la ricerca della felicità attraverso l'analisi di alcune tematiche del mondo giovanile - lo studio, lo sport, l'arte, il lavoro, i sentimenti, i viaggi - e semplici ma incisive fotografie su valori come il bene, la giustizia, l'onestà, la libertà, la solidarietà e il bene comune.Nella seconda parte la Bibbia e le parole di papa Francesco diventano il filo rosso per tracciare il proprio individuale cammino verso la felicità.