Il manuale è rivolto a quanti desiderino approfondire i più importanti e attuali argomenti in questo campo disciplinare. Ogni capitolo presenta l'interconnessione fra aspetti biologici e aspetti psicologici, fra ciò che comunemente si intende come neurologia dello sviluppo e componenti psichiche e ambientali, in modo da guidare il lettore dal momento della diagnosi a quello della terapia di ciascun disturbo con esordio in età evolutiva.
Un percorso quasi rettilineo da nord a sud collega, nel cuore della città antica di Brescia, una serie di monumenti che negli ultimi tempi sono stati aperti alle schiere di studenti delle Facoltà Umanistiche dell'Università degli Studi di Brescia. Si tratta di edifici storici, relativi ad un arco cronologico che va dal XV al XVIII secolo, quasi sempre di vecchia appartenenza demaniale o comunale, chiusi da decenni, perché dismessi dalla Pubblica Amministrazione, a volte abbandonati ad uno stato di obsolescenza e in qualche caso di notevole degrado. Affidati a vario titolo all'Ateneo bresciano, hanno visto in pochi anni una rinascita straordinaria non solo come centri di vita culturale, ma anche in una rinnovata condizione di recupero architettonico, come manifestazione dello splendore di nobili provenienze di storia e di arte.
Il libro fa il punto sulle prossime urgenze del Paese nel mondo globalizzato, attraverso la voce di alcuni dei protagonisti del business italiano. La "globalizzazione dei mercati", infatti, è ormai un luogo comune in ogni discussione di carattere economico, ma, al di là degli aspetti esteriori e immediatamente percepibili di questo fenomeno, molto resta ancora da discutere sul ruolo che l'Italia dovrebbe avere nel mercato globale e sulle politiche che è necessario avviare per sostenerne l'affermazione economica.
Pubblicata originariamente in due volumi (il primo uscito nel 1977, lo stesso anno della morte del filosofo, il secondo postumo nel 1984), l'Estetica è tra i testi più cospicui scritti da von Hildebrand. In quest'opera il filosofo applica i principi della fenomenologia realista ai problemi che ruotano attorno alla bellezza e alle arti. In sintonia con l'impostazione originaria del pensiero husserliano, l'intento di von Hildebrand è quello di elaborare la riflessione estetica come sapere rigoroso, certo, critico e sistematico, in relazione all'intero regno del bello.
Il 1° gennaio 1941 nei campi dell'NKVD si trovavano più di un milione e mezzo di detenuti, nelle colonie di lavoro quasi 429.000, nelle carceri quasi 488.000. Negli insediamenti di lavoro e speciali alla vigilia dell'invasione tedesca erano distribuite circa un milione e mezzo di persone. Tenendo conto della crescita del numero dei condannati nella prima metà del 1941, si può calcolare che nelle diverse articolazioni del Gulag prima della guerra si contassero circa quattro milioni di persone. In questo libro Oleg Chelevnjuk propone la storia della prima fase del Gulag, fino al 1941, rivelandone tutti i segreti più profondi e offrendo un punto di vista acuto sul regime del terrore nel suo complesso.
L'opera e la figura di Pericle Fazzini, artista di fama internazionale, documentata attraverso il nucleo di circa 250 opere acquisite nel 2003 dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno. La particolarità della raccolta deriva innanzitutto dall'unicità della provenienza: tutte le opere erano in precedenza di proprietà di Lisa Schneider, che vicina allo scultore e spesso sua modella, ne ha accompagnata la vicenda artistica fin dal 1954. La raccolta risulta dunque un punto di vista privilegiato per comprendere l'opera di Fazzini, soprattutto del Fazzini maturo, quello dei successi internazionali e della Resurrezione, un artista che si rivela nella pienezza della sua personalità, intessuta di intenso misticismo e di naturale sensualità.
˛ˇ I l l i b r o c o s t i t u i s c e i l p r i m o t e n t a t i v o o p e r a t o n e l n o s t r o P a e s e d i p r e s e n t a r e u n q u a d r o c o m p l e t o d e l m o n d o r e l i g i o s o f e m m i n i l e .
N e l v a r i e g a t o u n i v e r s o m e d i e v a l e , p i ˘ a n c o r a d i q u e l l o m a s c h i l e , i l m o n a c h e s i m o f e m m i n i l e Ë u n f e n o m e n o d i g r a n d e r i l e v a n z a c u l t u r a l e . U n a l e t t u r a a t t e n t a h a p r e m e s s o a l l A u t o r e d i r i c o s t r u i r e l a v i t a d e l l e d o n n e r e l i g i o s e , d i i n d i v i d u a r e i p r i n c i p a l i c e n t r i d i i r r a d i a m e n t o , d i s t a b i l i r e l i n f l u s s o c h e e b b e r o s u l l a s o c i e t ‡ . E l o i s a , R o s v i t a , I l d e g a r d a d i B i n g e n , M e c h t i l d e d i M a g d e b u r g o , C h i a r a d A s s i s i , C a t e r i n a d a S i e n a e B r i g i d a d i S v e z i a s o n o s o l o a l c u n e d e l l e d o n n e p i ˘ c o n o s c i u t e d e l M e d i o e v o . L a r i c o s t r u z i o n e d e l l a s t o r i a d e l l a v i t a r e l i g i o s a f e m m i n i l e f a e m e r g e r e u n m o n d o a u t o n o m o e c r e a t i v o r i s p e t t o a l m o n a c h e s i m o m a s c h i l e c o e v o . L e d o n n e r e l i g i o s e s v i l u p p a n o u n a p r o p r i a s e n s i b i l i t ‡ n e l c a m p o d e l l e d u c a z i o n e e d e l l a m i s t i c a , n e l l o s v i l u p p o d e l l a d i m e n s i o n e e s t e t i c a , n e l l a r t e d e l l a m e d i c i n a .
U n v o l u m e e s s e n z i a l e p e r l a s t o r i a d e l l e d o n n e i n I t a l i a .
V i n c e n z a M u s a r d o T a l Ú ( 1 9 5 0 ) Ë d o c e n t e p r e s s o l a S S I S P u g l i a , U n i v e r s i t ‡ d i L e c c e , s o c i o o r d i n a r i o d e l l a S o c i e t ‡ d i S t o r i a P a t r i a p e r l a P u g l i a e p r e s i d e n t e d e l C e n t r o R i c e r c h e , S t u d i e C a t a l o g a z i o n e d e i B e n i C u l t u r a l i d i P u g l i a . » s t u d i o s a d e l m o n a c h e s i m o f e m m i n i l e , s u c u i , t r a l a l t r o , h a p u b b l i c a t o I l m o n a s t e r o d i S a n t a C h i a r a a G r o t t a g l i e , L e c c e 1 9 9 2 ; T r a p a s s a t o e p r e s e n t e , i l S e c o n d O r d i n e f r a n c e s c a n o o d i S a n t a C h i a r a n e l S a l e n t o , L e c c e 1 9 9 4 ; I l m o n a s t e r o d e l ´ C u o r e T r a f i t t o ª d i M a n d u r i a , L e c c e 1 9 9 5 ; I l m o n a s t e r o d i S a n t a C h i a r a d i C a s t e l l a n e t a . C o n t r i b u t o p e r l o s t u d i o d e l m o n a c h e s i m o f e m m i n i l e n e l M e z z o g i o r n o d I t a l i a , T a r a n t o 1 9 9 7 ; P e r u n a f e n o m e n o l o g i a d e l m o n a c h e s i m o f e m m i n i l e m e ≠ d i e v a l e , ´ C o m m u n i o ª n . 1 9 8 , n o v e m b r e - d i c e m b r e 2 0 0 4 , p p . 4 4 - 5 1 . A l t r i s u o i s i g n i f i c a t i v i c o n t r i b u t i r i g u a r d a n o l a p i e t ‡ p o p o l a r e , l a g i o g r a f i a e i l f e n o m e n o d e l l e c o n f r a t e r n i t e .
Giovanni Bosco è uno dei santi più popolari e più amati, specialmente dai giovani. Questa biografia cerca di spiegare le ragioni di tale fascino, che perdura anche a distanza di oltre un secolo dalla sua morte.L'autore infatti da una parte ripercorre le vicende più importanti della sua vita, sottolineando le molte opere nate dalla sua creatività evangelica; e dall'altra evidenzia lo spirito che animò il suo agire: intendendo con questo sia l'ispirazione profonda che lo guidò, sia lo Spirito come voce di Dio che, in modi anche miracolosi, gli si svelava. Il racconto è arricchito dalle testimonianze di molti che con don Bosco vissero e collaborarono o da lui trovarono aiuto e sostegno in diversi modi.Il volume è completato, oltre che da significative illustrazioni, da una scelta di scritti del santo e da un piccolo Lessico che può essere molto utile per la ricerca anche scolastica.
Destinatari
L'opera è scritta per ragazzi delle medie. Lo stile semplice e immediato e la completezza delle informazioni lo rendono utile anche per un più vasto pubblico di adulti.
Autore
MARIO VITO FABBIAN, sacerdote salesiano, è stato direttore di centri giovanili della sua congregazione in Liguria e in Toscana e animatore di attività sportive e musicali. Attualmente è direttore e parroco dell'Opera salesiana di Vallecrosia (Imperia). Tra le sue pubblicazioni: Con Maria. Sussidi per celebrazioni mariane; Adiutor gaudii vestri. Messa per coro a 4 voci a cappella in onore di san Domenico Savio.
I saggi raccolti in questo volume, opera di noti teologi, politologi, filosofi e storici, mirano ad approfondire la conoscenza del pensiero di Jacques Maritain. Tra i temi trattati è posta particolare attenzione all'impegno civile di Maritain e alla validità della sua lezione riguardo alla mondializzazione di cui egli aveva intravisto l'imminenza già alla fine degli anni '40. Vincent Aucante è docente di filosofia all'Università Gregoriana. Ha svolto studi e ricerche sul pensiero cartesiano e sul personalismo tedesco. Roberto Papini è segretario generale dell'Istituto Internazionale Jacques Maritain.
È il fine dell'azione umana a determinare gli aspetti peculiari della nostra conoscenza teorica; per questo è necessario superare la distinzione operata da Kant tra ragione speculativa e ragione pratica ed indagare le necessità pratiche della ragione se vogliamo comprendere le modalità con cui ci inseriamo nel mondo reale. Sulla base di questo orientamento epistemologico, a cui è riconducibile il modello di razionalità proposto nell'Action del 1893 e negli scritti ad essa successivi, Blondel cercherà di superare la separazione kantiana tra ragione speculativa e ragione pratica, il fenomenismo a cui tale separazione indurrebbe ed il soggettivismo al quale sarebbe condannata, entro tale prospettiva, la ricerca della realtà a cui possiamo accedere.
Questo libro intende recuperare alla pedagogia sociale un primo piano sull'ambiente che, per un verso, si declina insieme a territorio e a contesto e, per un altro, si interpreta nella imprescindibile correlazione tra "natura" e "cultura", per un altro, ancora, propone il nesso ambiente-salute come contenuto di una pedagogia sociale in chiave ecologica. Ambiente come zona non franca della memoria, dell'attualità e dei progetti di convivenza umana e civile. Non franca perché ambiente chiede ai pedagogisti (come a tutti i soggetti che a tale conoscenza e concetto rivolgono lo sguardo conoscitivo) di fare i conti quotidianamente, criticamente, creativamente, con l'intero orizzonte di senso che si apre quando si tenti di interrogarlo e di interpretarlo. Società e ambiente non solo costituiscono fenomenologie co-implicate reciprocamente, ma vivono anche la stessa condizione di contesti altamente tecnologizzati, tessuti con le tecnologie. A tali questioni e ambiti di emergenza formativa è specificamente interconnessa una vera e propria priorità dell'agenda della formazione per il tempo presente e per quello futuro: l'alfabetizzazione debole.