Il volume è la prima opera sistematizzata dedicata allo strumento Toronto Structured Interview for Alexithymia (TSIA). La TSIA, nata dalle riflessioni teoriche e dalla ricerca empirica di Graeme J. Taylor e R. Michael Bagby, è considerata oggi il criterio più affidabile per la misurazione del costrutto di alessitimia. Il testo consta di due parti. La prima parte, il manuale dell'Intervista, presenta una rassegna sulle basi teoriche ed empiriche da cui la TSIA si sviluppa, descrive lo strumento e ne fornisce le modalità di somministrazione, scoring e interpretazione. La seconda parte propone un approfondimento sul costrutto di alessitimia e illustra i primi lavori di ricerca effettuati in Italia con la TSIA. Al volume è allegato un CD, che contiene la versione digitale dell'Intervista e potrà aiutare il clinico e il ricercatore nello scoring e nella registrazione dei casi analizzati.
Descrizione
INDICE
M. Marin, Forme della comunicazione nell’antica letteratura cristiana
M.L. Ariano, Polemica per immagini adversus paganos nell’omiletica dell’Italia settentrionale di fine IV secolo
R. Infante, Feste d’Israele e struttura del Quarto Vangelo: ipotesi di lavoro
R. Infante, Riflettori accesi su Flavio Cresconio Corippo
A. Isola, Tra cielo e terra. Disegno (quasi) perfetto di santità imperfetta
A. Lagioia, Alle soglie dei commentarii: dall’epistola prefatoria al prologus geronimiano
D. Lassandro, Il De Nabuthae historia di Ambrogio nell’edizione erasmiana del 1527
V. Lomiento, La polemica antipagana nei Discorsi di Agostino: temi e immagini
M. Marin, Agostino lettore di Virgilio: memoria, riuso e contestazione
M. Marin, Respinte al mittente. Frecce e pietre nella fortuna di un topos
M. Marin, Gemma bibant. Noterella geronimiana (epist. 30, 13, 2)
C. Micaelli, Osservazioni su alcuni aspetti di carattere filosofico e giuridico nel De carne Christi, nell’Adversus Marcionem e nel De exhortatione castitatis di Tertulliano
G. Sansone, Le tenebre del paganesimo nella polemica dell’Adversus nationes di Arnobio
M. Santamaria, Temi e forme della polemica antipagana nei Sermoni 53 e 54 di Cesario di Arles
M. Veronese, Dilibatio et massa. L’esegesi priscillianista di Rm 11, 16
Pubblicazioni ricevute
Autori dei contributi
Don Bosco è educatore, pastore, prete, padre, maestro, amico o santo? È tutto questo e qualcosa di più! C’è una dimensione trasversale che ci sfugge, cioè una dimensione teologica, e, più specificamente, la dimensione teologico-pratica. Perciò qualificare don Bosco come teologo pratico non implica negare le altre qualifiche, ma aggiungerne una che le potenzia, un paradigma nuovo per comprendere la personalità poliedrica di don Bosco.
Il contributo di M. Midali intende affrontare due interrogativi: come si colloca don Bosco nella teologia pastorale cattolica del suo tempo? e, don Bosco meriterebbe la qualifica di teologo pratico nel senso inteso dalla teologia pratica alla quale attualmente va la sua preferenza?
Secondo B. Bordignon, per giungere ad approfondire il rapporto tra pensiero ed azione in don Bosco è importante la scelta del punto di vista interpretativo: è la visione del processo conoscitivo umano competente, con particolare riferimento all’intervento sulla realtà.
Il saggio di F.V. Anthony mira a far emergere la visione teologico-pratica di don Bosco analizzando le prospettive sottostanti la formula «buoni cristiani e onesti cittadini» in una prospettiva attualizzante.
Nel suo esposto M. Wirth cerca di documentare l’amore di don Bosco per la Bibbia, durante il periodo dei suoi studi, nei suoi scritti, nella stima e venerazione che provava verso le sacre Scritture, e prosegue a tracciare l’uso pratico, pastorale che ne fa.
All’interrogativo se sia necessario oggi aprire una questione «catechetica» su don Bosco, A. Romano risponde in prospettiva metodologico-catechetica. L’Autore parte da una precisa ipotesi di ricerca: don Bosco può essere annoverato tra i «catecheti pratici dell’Ottocento»?
Il contributo di R. Tonelli evince il filo rosso che collega i contributi degli altri relatori: cercare il cuore dell’agire di don Bosco, il meta-pensiero presente nella sua prassi.
Un'igiene orale ottimale è premessa sempre più indispensabile per il benessere fisico, psichico e sociale dell'individuo. L'igienista orale ha il compito fondamentale di tutelare la salute del cavo orale della persona in ogni fase della vita e il suo ruolo si è profondamente modificato in questi ultimi anni. Infatti, l'acquisizione di nuove conoscenze, derivate dagli sviluppi della ricerca sia di base sia applicata, ha permesso all'igienista di diventare un interlocutore importante per il paziente nell'ambito della tutela della salute generale, oltre che continuare ad essere il professionista demandato alla gestione della prevenzione delle patologie del cavo orale e della terapia parodontale non chirurgica. Il volume è stato scritto pensando a questo doppio ruolo e, soprattutto, ad una professione in continua evoluzione. Il libro si fonda sui principi del "sapere", del "saper fare" e del "far sapere". Il volume, così realizzato, è un manuale per lo studente e uno strumento di rapida consultazione per il professionista.
Il paganesimo d'età tardoantica appare alla ricerca di una auctoritas cui affidarsi per attingere la verità sul divino e con essa la salvezza. Da un lato, il mondo delle rivelazioni oracolari sottoposte al vaglio della indagine razionale da parte neoplatonica e, dall'altro lato, forme di autorità personali e carismatiche, si offrono come vie privilegiate per tale ricerca. L'indagine intende anche offrire un contributo al dibattito culturale contemporaneo, mostrando come l'approfondimento delle interrelazioni fra cultura classica e cristianesimo dei primi secoli.
Il tema de presente volume è la cura in psicoanalisi, con un'attenzione particolare ai pazienti gravi e ai sistemi di autocura che vengono attivati per cercare di far fronte al dolore e alla sofferenza psichica. Nella prima parte del volume, l'Autore si riferisce alla cura psicoanalitica mentre Antonino Ferro sviluppa e articola il tema dei fattori terapeutici con estensioni sull'utilizzo clinico dei personaggi che compaiono in seduta e sullo sviluppo di funzioni mentali carenti o mancanti. Nella seconda parte Marta Francesconi e David Ventura presentano un'interessante materiale clinico che consente di vedere all'opera il modello clinico di Antonino Ferro.
La "valutazione della ricerca" e la "valutazione della didattica" sono argomenti che hanno richiamato negli ultimi vent'anni l'attenzione di moltissimi studiosi in tutto il mondo. Il diffuso interesse e l'enorme numero di contributi scientifici (di cui una parte pubblicati su prestigiose riviste internazionali dedicate) derivano sostanzialmente dalla necessità di disporre di criteri di valutazione il più possibile oggettivi, o almeno di generale applicabilità, e di rispondere in tal modo alle richieste sempre più pressanti formulate da vari organismi e istituzioni, che vorrebbero graduare singoli prodotti di ricerca, oppure singoli ricercatori, oppure gruppi di ricercatori (come quelli appartenenti a diversi dipartimenti universitari), o attività didattiche come singoli insegnamenti universitari, oppure l'organizzazione di interi corsi di laurea.