Scrivere teologicamente di Maria è un atto di fede e di coraggio. Di fede, perché Maria ha una posizione e un ruolo fondamentali nella storia della salvezza accanto a Cristo, in contesto trinitario ed ecclesiale, ed è parte integrante della riflessione teologica e dell’esperienza di fede. Non è questione, infatti, di semplice dottrina, ma anche di un rapporto vitale nei confronti della Madre del Signore. Come ha scritto Karl Rahner, «La devozione reale e autentica a Maria, nella preghiera piena di confidenza in lei, ci può permettere di misurare fino a che punto siamo giunti a penetrare effettivamente, al di là di una fede generica in Dio, la realtà concreta intesa dalla fede cristiana».
È anche un atto di coraggio parlare biblicamente, teologicamente e antropologicamente di Maria. Persiste sempre il pregiudizio che la Scrittura parli poco di Maria e che un discorso teologico su di lei sia riduttivo e perfino aleatorio. Uno studio sulla Vergine richiede dunque un certo coraggio e contempla un margine di rischio.
Il volume si colloca in una collana di testi rigorosi e agili a un tempo, rivolti soprattutto al pubblico di università, facoltà teologiche, istituti di scienze religiose e seminari.
Nei due capitoli iniziali del Vangelo di Luca si assiste a un racconto di tipo haggadico, in cui gli eventi riguardanti le origini di Gesù sono narrati sulla base di racconti di nascite straordinarie della tradizione biblica e alla luce della fede pasquale delle comunità neotestamentarie che hanno lungamente riflettuto sul mistero di Cristo, elaborando, sotto l'influsso dello Spirito, fondamentali confessioni di fede. Nei racconti dell'infanzia, intrisi di tradizione biblica e caratterizzati da alta cristologia, Gesù è presentato come Messia davidico e Figlio di Dio, quale Salvatore-Cristo-Signore, salvezza di Dio, luce delle genti e gloria d'Israele suo popolo e, infine, Figlio del Padre.Degni di nota, all'interno del racconto lucano dell'infanzia, sono gli inni e i cantici - in particolare il Magnificat, il Benedictus e il Nunc dimittis - che riprendono il linguaggio e gli accenti della salmografia biblica e del Deuteroisaia, per celebrare una salvezza ormai realizzata. Le Scritture antiche sono messe al servizio della rivelazione neotestamentaria che le interpreta e le porta a compimento.
Oggetto di studio e di meditazione spirituale sin dall'antichità cristiana, il Magnificat è divenuto un testo importante della riflessione biblica e teologica. Lo studio privilegia la forma letteraria e le strutture del brano poetico al fine di offrire un'esegesi che metta in luce l'eccezionale portata storico-salvifica del cantico di Maria. In questo modo, l'opera apparirà non solo come il canto della serva del Signore, ma anche come canto corale di tutta la comunità di cui ella - sulla scia di Miriam, Debora, Anna e Giuditta - è eccezionale portavoce.
I primi due capitoli del Vangelo secondo Matteo sono strettamente legati alle Scritture antiche e alla letteratura d'Israele, ma al tempo stesso si riferiscono in modo peculiare agli eventi neotestamentari, in particolare alla Pasqua, e anticipano contestualmente il mistero della croce e del rifiuto di Cristo. In altri termini, l'evento pasquale nella sua integrità è già presente in questi testi iniziali e inclusivi dell'intera vicenda evangelica.
Per comprendere a fondo quella sorta di «vangelo in miniatura» rappresentato dai racconti dell'infanzia è necessario uno scavo linguistico, stilistico, letterario e tematico che consenta di approfondire la storia della formazione del testo e il difficile rapporto fra tradizione e redazione. Tale approfondimento lascia intendere che il «Vangelo d'infanzia» di Matteo è ben diverso da quello di Luca, perché diverse sono le due opere sul piano delle fonti, del linguaggio, della struttura e della teologia.
I racconti dell'infanzia, come ogni altro testo, dipendono da fonti orali e scritte e il dettato a noi pervenuto è frutto di tali tradizioni e del lavoro redazionale operato su di esse. Tradizione e redazione continuamente si intrecciano e in questo gioco si rivela l'abilità dello scriba nel trarre dal suo tesoro «cose nuove e cose antiche».
Sommario
Presentazione dell'autore. Abbreviazioni. Introduzione. I. PRIMA SEZIONE. MATTEO 1. 1. La genealogia (Mt 1,1-17). 2. L'annuncio a Giuseppe (Mt 1,18-25). II. SECONDA SEZIONE. MATTEO 2. 1. La pericope dei Magi (Mt 2,1-12). 2. Fuga in Egitto (Mt 13-15) - Strage dei bambini (Mt 16-18) - Ritorno e insediamento a Nazaret (Mt 19-23). APPENDICE. Tradizione-Redazione in Mt 1-2. Bibliografia. Indice biblico. Indice degli autori.
Note sull'autore
ALBERTO VALENTINI,monfortano, ha conseguito il dottorato in scienze bibliche al Pontificio Istituto Biblico con una ricerca sul Magnificat. È stato per anni docente presso la Pontificia Università Gregoriana e la Pontificia Facoltà Teologica Marianum. È socio fondatore e della direzione dell'Associazione Mariologica Interdisciplinare Italiana (AMI). Oltre a numerosi contributi di argomento mariano in riviste e opere scientifiche, ha pubblicato Esperienza cristiana con Maria, Monfortane, Roma 1980, e, per EDB, Il Magnificat. Genere letterario. Struttura. Esegesi (1987), Maria secondo le Scritture. Figlia di Sion e Madre del Signore (22009) e ha curato, insieme ad A. Serra, I Vangeli dell'infanzia, I-II. Atti della XXXI Settimana Biblica Nazionale, in Ricerche Storico-Bibliche 4 (1992).
˛ˇ I b r a n i i n c u i l a S a c r a S c r i t t u r a p a r l a e s p l i c i t a m e n t e d e l l a m a d r e d i G e s ˘ n o n s o n o p a r t i c o l a r m e n t e n u m e r o s i . T u t t a v i a n o n s i p u Ú f a r e a m e n o d i n o t a r e c h e s i t r a t t a d i t e s t i s t r a t e g i c i e d i e c c e z i o n a l e d e n s i t ‡ , c o l l o c a t i n e i p u n t i d i s v o l t a d e l l a s t o r i a d e l l a s a l v e z z a .
I n d a g a n d o l a f o r m a z i o n e d e g l i s c r i t t i n e o t e s t a m e n t a r i s i c o n s t a t a i n o l t r e c h e , p a r a l l e l a m e n t e a l l e s p l i c i t a z i o n e c r i s t o l o g i c a e t r i n i t a r i a d e l l a f e d e c r i s t i a n a , l e c o m u n i t ‡ p r i m i t i v e s p e r i m e n t a n o u n a p r e s a d i c o s c i e n z a p r o g r e s s i v a c i r c a l a f i g u r a d e l l a m a d r e d i G e s ˘ . T a l e p r o c e s s o c u l m i n a , p u r n e l l a r a r i t ‡ e c o n c i s i o n e d e i t e s t i , n e l l o p e r a g i o v a n n e a .
M a c Ë d i p i ˘ : ´ S e l a V e r g i n e o l t r e c h e p e r s o n a s i n g o l a Ë i m m a g i n e d e l c r e d e n t e e d e l l a s t e s s a C h i e s a , l a r i f l e s s i o n e s u d i l e i n o n d e v e l i m i t a r s i a i b r a n i m a r i o l o g i c i e s p l i c i t i e d i r e t t i , m a v a e s t e s a o v v i a m e n t e s e n z a v i o l e n z a a i t e s t i a l l e p e r i c o p i r i g u a r d a n t i l a v i t a n u o v a i n C r i s t o , i l d i s c e p o l a t o e l i d e n t i t ‡ s t e s s a d e l l a C h i e s a s p o s a s e n z a m a c c h i a e s e n z a r u g a d e l S i g n o r e ª .
L a f i g u r a d i M a r i a v i e n e q u i n d i a e s s e r e i n t i m a m e n t e l e g a t a a l l a s t o r i a d e l l a s a l v e z z a , n o n c h È a s v o l g e r e u n a f u n z i o n e e s e m p l a r e i n r a p p o r t o a l l e s i s t e n z a c r i s t i a n a . S u q u e s t a l i n e a s i m u o v o n o l e r i f l e s s i o n i d e l l a u t o r e .
I l v o l u m e Ë c o r r e d a t o d i u n a l e t t e r a - p r e s e n t a z i o n e d e l c a r d . C a r l o M a r i a M a r t i n i .
S o m m a r i o
L e t t e r a - p r e s e n t a z i o n e d e l c a r d . C a r l o M a r i a M a r t i n i . P r e m e s s a d e l l a u t o r e . M a r i a s e c o n d o l a r i v e l a z i o n e b i b l i c a . N a t o d a d o n n a ( G a l 4 , 4 - 7 ) . C h i Ë m i a m a d r e e c h i s o n o i m i e i f r a t e l l i ? ( M c 3 , 3 1 - 3 5 e p a r a l l e l i ) . N o n Ë c o s t u i . . . i l f i g l i o d i M a r i a ? ( M c 6 , 1 - 6 a ) . I V a n g e l i d e l l i n f a n z i a ( M t 1 - 2 ; L c 1 - 2 ) . L a m a d r e - v e r g i n e d e l l E m m a n u e l e ( M t 1 ) . I l r e e l a g e b Ó r ‚ ( M t 2 ) . C h a i r e , k e c h a r i t M m È n ( L c 1 , 2 6 - 3 8 ) . I n d i z i d i v e n e r a z i o n e d e l l a m a d r e d e l S i g n o r e ( L c 1 , 3 9 - 4 5 ) . I l c a n t o d e l l a f i g l i a d i S i o n ( L c 1 , 4 6 b - 5 5 ) . A p p r o c c i e s e g e t i c i a l M a g n i f i c a t . A l t e m p i o p e r l o f f e r t a ( L c 2 , 2 2 - 4 0 ) . L a r i v e l a z i o n e d i G e s ˘ d o d i c e n n e ( L c 2 , 4 1 - 5 2 ) . I n p r e g h i e r a c o n M a r i a , l a m a d r e d i G e s ˘ ( A t 1 , 1 4 ) . N o z z e a C a n a d i G a l i l e a ( G v 2 , 1 - 1 2 ) . P r e s s o l a c r o c e d i G e s ˘ ( G v 1 9 , 2 5 - 2 7 ) . I l ´ g r a n d e s e g n o ª d i A p o c a l i s s e 1 2 . P r o g e t t o d a m o r e e d i b e n e d i z i o n e i n C r i s t o ( R m 8 , 2 8 - 3 0 e E f 1 , 3 - 1 4 ) . I n d i s s o l u b i l e s o l i d a r i e t ‡ . C o n s u m m a t i o s y n a g o g a e . I s e r v i e l a s e r v a d e l S i g n o r e . U n a m e d i t a z i o n e . M a r i a n e g l i s t u d i b i b l i c i d e l X X s e c o l o i n I t a l i a . B i b l i o g r a f i a . I n d i c i .
N o t e s u l l ' a u t o r e
P a d r e A l b e r t o V a l e n t i n i , m o n f o r t a n o , h a c o n s e g u i t o i l d o t t o r a t o i n s c i e n z e b i b l i c h e a l P o n t i f i c i o I s t i t u t o B i b l i c o c o n u n a r i c e r c a s u l M a g n i f i c a t . » d o c e n t e p r e s s o l a P o n t i f i c i a U n i v e r s i t ‡ G r e g o r i a n a e l a P o n t i f i c i a F a c o l t ‡ T e o l o g i c a M a r i a n u m . » s o c i o f o n d a t o r e e p r e s i d e n t e d e l l ' A s s o c i a z i o n e M a r i o l o g i c a I n t e r d i s c i p l i n a r e I t a l i a n a ( A M I ) . O l t r e a u n a s e s s a n t i n a d i c o n t r i b u t i d i a r g o m e n t o m a r i a n o i n p u b b l i c a z i o n i s c i e n t i f i c h e , h a p u b b l i c a t o E s p e r i e n z a c r i s t i a n a c o n M a r i a ( M o n f o r t a n e , R o m a 1 9 8 0 ) e I l M a g n i f i c a t . G e n e r e l e t t e r a r i o , s t r u t t u r a , e s e g e s i ( E D B , B o l o g n a 1 9 8 7 ) e h a c u r a t o , i n s i e m e a d A . S e r r a , I V a n g e l i d e l l i n f a n z i a , I - I I . A t t i d e l l a X X X I S e t t i m a n a B i b l i c a N a z i o n a l e , i n R i c e r c h e S t o r i c o - B i b l i c h e 4 ( 1 9 9 2 ) .
Il volume raccoglie una serie di qualificati contributi di diversi studiosi di Sacra Scrittura, che offrono una panoramica interessante del concetto di Speranza nella Bibbia.
In questo volume sono raccolti alcuni qualificati contributi di esegeti di fama che approfondiscono la mariologia biblica dalle prefigurazioni dell'Antico Testamento alla realta' del Nuovo Testamento.
In una società in cui gli adulti sono dominati dalla paura, contaminati dall’ansia e ossessionati dalla sicurezza, occuparsi del ridere!!! Via, siamo seri!!! La formula chimica della risata porta scompiglio in tutti i luoghi formativi, soprattutto quelli ricoperti di una patina più o meno spessa di presunta serietà. Con questo libro si lancia un marchio di qualità che potrà essere certificato dai giovani e che dovrà verificare la costante presenza di una metodologia umoristica nelle istituzioni educative. “Qui la risata è ammessa e ben accolta” potrebbe essere lo slogan della vetrofania da applicare sulle porte delle istituzioni più serie, a partire da quelle che si definiscono educative. Non è più il tempo dei giullari che avevano il compito di distrarre il popolo, al contrario l’umorismo è un generatore di consapevolezza per difendersi dalle manipolazioni. Per mettere in crisi il potere. Ridere è anche un bisogno sociale che produce benefici alla salute, facilita le relazioni, la socializzazione, il ridimensionamento dei conflitti inutili. Immaginate di proporre un nuovo indicatore di benessere e sviluppo: il PIR (Prodotto Interno di Risate), dove una convivenza serena e un approccio ottimistico generino creatività e futuro. Queste pagine offrono esperienze e metodologie per sdoganare il ridere e promuoverlo dalla categoria del frivolo all’olimpo della serietà. In un’epoca in cui a qualcuno può sembrare che ci sia poco da ridere, la decisione più seria da prendere è: investire sui giovani e sul ridere.