Senza magistrati e senza forze dell'ordine con il senso del dovere, la sicurezza della persona e delle proprietà può solo degenerare nell'arbitrio dei violenti e della criminalità. Senza medici e personale sanitario con il senso del dovere, il diritto alla salute diventa una crudele finzione. Senza insegnanti con il senso del dovere, il diritto all'educazione e alla cultura rimane privilegio di pochi. Senza doveri, insomma, niente libertà. In un Paese in cui per molto tempo le battaglie sui diritti hanno offuscato la questione dei doveri e in cui sempre più spesso chi sceglie di opporsi alla discriminazione e all'individualismo politico e sociale viene bollato come "moralista", la vera sfida per tutti i cittadini, ma soprattutto per le élites politiche, imprenditoriali e intellettuali, è quella di battersi con forza per una rinascita civile a partire dalla fondamentale lezione sull'equilibrio tra diritti e doveri che ci viene dal Risorgimento, dalla Resistenza e dalla nostra Costituzione. In questo saggio ricco di esempi tratti dalla storia, dalla letteratura e dalla cronaca, Maurizio Viroli riflette non solo sulla bellezza e la dignità del senso del dovere, ma ci indica anche una strada, tanto difficile quanto necessaria, per riappropriarci di un valore dimenticato.
Né ateo né pagano, come lo ha interpretato tanta parte degli studi, il Machiavelli di Viroli trova il suo Dio nel cristianesimo repubblicano che viveva a Firenze. Una tradizione fondata sul principio per cui il vero cristiano è il buon cittadino che serve il bene comune e la libertà. Dio partecipa alla vicenda umana, sostiene e premia chi governa con giustizia, vuole che gli uomini operino per rendere la città terrena simile alla città divina. Machiavelli delinea una religione della virtù senza la quale le libere repubbliche non potrebbero nascere, né esistere, né difendersi dalla corruzione.
La parola patria, con poche eccezioni, è stata pronunciata con ironia o con disprezzo. Oggi si avverte negli italiani un desiderio nuovo di affermare la propria appartenenza ad una patria comune.
Niccolò Machiavelli non è stato soltanto l'autore del Principe, cioè dell'opera che fonda il pensiero politico moderno. Egli era anche una personalità complessa, inquieta, smaniosa di vivere le più diverse esperienze. In questo libro Viroli racconta gli incontri con i potenti, le amicizie e gli amori, i viaggi, i successi e le sconfitte. Intorno alla vita di Machiavelli scopriamo così la Firenze dei Medici ma anche il gioco politico degli Stati italiani del Cinquecento, ricco di rovesciamenti e colpi di scena.