Il libro analizza la strategia della produzione dei farmaci adottata durante il ventennio fascista. Nel 1936, con il programma autarchico, l'industria chimico-farmaceutica nazionale conobbe un momento di forte sviluppo e iniziò a produrre qualsiasi genere di farmaco, anche quelli fino ad allora importati. Quest'ascesa produttiva andò avanti fino al 1942. Allo stesso tempo vennero incrementate la ricerca e la coltivazione delle piante medicinali. Un piacevole excursus in un'epoca che sembra lontana secoli ed invece appartiene ad un recente passato, in cui la modernità e la pubblicità dei prodotti fanno capolino nel settore dell'industria farmaceutica, dandoci un piacevole spaccato della mentalità e dell'economia d'allora.
Con questa pubblicazione, alla quale hanno concorso esperti d'ambito italiano e tedesco, Aboca Museum intende proporre allo specialista e al bibliofilo un moderno strumento di lettura di uno dei testi più rari ed interessanti nella storia della botanica: l'Hortus Eystettensis di Basilius Besler, edito nel 1613, in tre volumi, con 367 calcografie acquerellate. L'opera stimata tra le più importanti dell'iconografia botanica europea, per l'eccezionale ricchezza di specie in gran parte medicinali, e per l'esuberanza di forme e colori che lo abbelliscono. Il Commentarium, pur essendo parte integrante dell'erbario vero e proprio, costituisce da solo un importante contributo alla comprensione del contesto culturale nel quale è stato prodotto l'erbario e all'approfondimento dei suoi contenuti sia sotto il profilo storico che artistico e botanico.
Dietro l'uso millenario dell'erba di s. Giovanni, anticamente conosciuta con il nome di fugademoni, si cela l'ancestrale paura dell'uomo nei confronti delle malattie neurologiche, le cui cause sconosciute venivano in passato attribuite ad influssi demoniaci. Il rinnovato interesse della medicina moderna per questa pianta è dovuto alle numerose conferme della proprietà dell'estratto di iperico di agire sugli stati depressivi di entità lieve e moderata al pari di farmaci di sintesi, senza tuttavia presentarne gran parte degli effetti collaterali.