Oggi è difficile, ma più che mai necessario, offrire a quanti cercano profondità e sostegno per la propria vita una semplice pratica spirituale per la quotidianità. Senza un minimo contatto con la trascendenza, la nostra vita si impoverisce e si restringe. Nel corso di due millenni, il Padre nostro ci ha fatto conoscere ciò che donne e uomini si aspettavano dalla vita e da Dio nella prospettiva della fede cristiana. Gesù ha vissuto e insegnato il Padre nostro come pratica di pietà autentica ed essenziale. Il concetto e la prassi della consapevolezza sono diventati per molti contemporanei un percorso verso e dentro sé stessi. Questo libro insegna come praticare la consapevolezza sulla base del Padre nostro e a lasciarci toccare dalla realtà che Gesù chiama Abbà.
Il Cristo nascente dimora in ogni interiorità umana. Ci sono semi di divinità disseminati ovunque. Gesù di Nazaret venne a svegliarci e da allora sta albeggiando, nonostante il nostro intorpidimento.
Questo libro è un invito allo stupendo banchetto della fede, in cui la mensa è ricolma di delizie e da cui nessuno può andarsene affamato: bellissima occasione offerta al pubblico italiano, assetato spiritualmente, di partecipare con gioia al banchetto e gustare la ricchezza della misericordia. Questo libro ci rivelerà pure lo spazio infinito della preghiera, che è l'unico modo con il quale l'uomo si unisce alla sorgente della vita, Dio, l'unico in grado di aiutare la nostra crescita spirituale, di completare il nostro essere, di farci diventare come Lui: increati e immortali per grazia. "Nessuno lamenti la povertà, perché è apparso il nostro comune Regno; nessuno si rattristi per le cadute, perché il perdono è scaturito dal sepolcro; nessuno abbia paura della morte, perché la morte del Salvatore ci ha liberati".
Un viaggio di più di due mesi all'interno dell'Amazzonia più segreta, nei suoi villaggi "proibiti", accanto agli Indios e ai loro sciamani, negli angoli più stupefacenti dell'immensa foresta e sulle acque giganti dei suoi fiumi. Un viaggio che mi ha portato sulle frontiere dei molteplici attacchi da parte dei latifondisti, dei cercatori d'oro, dei tagliatori di legno e dei pentecostali. Un viaggio che offre i dati più aggiornati sugli Indios Isolati, le ultime popolazioni non contattate della Terra, e che si interroga sulle profezie cosmo-ecologiche degli sciamani, che riecheggiano quelle dei teorici del cambiamento climatico e dell'Antropocene. Un libro che si fa appello appassionato e urgente a salvare la Foresta Amazzonica e il suo inestimabile patrimonio di biodiversità e di sapienza umana. Specchio del mondo, del cui respiro anche noi respiriamo. Prefazione di papa Francesco.
Uno dei punti più difficili da capire per un meditante cristiano che inizia i primi passi verso il mistero del grande "Silentium mysticum", è la presenza di Cristo nel centro del suo silenzio. Per un cristiano, abituato da bambino a percepire il Vangelo attraverso la vita di Cristo stesso, narrata dagli evangelisti ed approfondita poi nelle successive catechesi parrocchiali, letture, riflessioni, feste liturgiche, ecc. Cristo è essenzialmente il Cristo dell’Incarnazione: è un Cristo con un volto, un'età e una dimensione umana che lo avvicinano all'uomo e lo fanno familiare, "provato in tutto come noi, tranne il peccato" (Eb 4,15). Ma quando il meditante cresce e si inoltra nel mistero di sé stesso e dell’aldilà del suo intimo, dovrà prima o poi fare i conti col mistero del grande Silenzio, quello che la tradizione cristiana chiama il "Silentium mysticum". Non credo di essere molto in errore se affermo che per ogni meditante cristiano di buona volontà la vera e propria prova che dovrà affrontare in questa tappa, non è tanto l’incontro con l’esperienza del silenzio stesso, (che poi può essere una bellissima esperienza), ma quello che chiamerei il Cristo silenzioso: Cristo senza volto, senza voce, senza forma né dimensione visibile e tuttavia Cristo presente, vivissimo, vicinissimo. Sembra un paradosso!
"La vita di Antonio di Atanasio di Alessandria, oltre a costituire la biografia più attendibile di questo grande santo ed essere riconosciuta come uno dei primi documenti estesi sulla vita eremitica sviluppatasi in Egitto a partire dal terzo secolo, è un'analisi affascinante della mente umana, del nostro modo di pensare, di sentire e di agire. Atanasio ci fa scoprire un uomo che si ritira in maniera sempre più radicale dalla vita ordinaria per esplorare i suoi moti interiori, luci ed ombre, per conoscere e per superare tutto ciò che crea distanza e separazione nella relazione con dio, con sé stesso e con gli uomini. È il paradosso dell'eremita che si ritira nella solitudine del deserto per essere maggiormente in relazione con Dio e con il mondo, ma anche con i propri demoni e la propria ombra, cioè con la sua realtà in quanto essere umano, un fragile vaso di creta capace di ospitare la presenza della luce divina." (dalla prefazione di Axel Bayer)
Questo testo è una raccolta di trascrizioni delle meditazioni proposte da don Carlo Molari durante la Settimana Santa di questi ultimi anni. Sono spunti di riflessioni e preghiere, momenti profondi vissuti comunitariamente dai molti amici della Associazione Ore 11, fondata da Don Mario De Maio e arricchita dalla preziosa testimonianza di Fratel Arturo Paoli, che l'ha seguita fino alla morte.
La riflessione sviluppata in questo libro si propone di re-immaginare il senso della fede come partecipazione alla continua azione creatrice e amante di Dio nel magma drammatico del tempo in cui siamo immersi. La prima parte, Verso una spiritualità dell'incompiutezza, è un'esplorazione delle molteplici forme di incompiutezza che caratterizzano il dispiegarsi della vita cosmica, terrestre, e umana. La seconda parte, grazie a Dio per l'evoluzione, si mette in dialogo con la straordinaria avventura scientifica che ha dilatato enormemente la coscienza del tempo profondo dell'universo da cui siamo emersi e del quale portiamo traccia nelle fibre dei nostri corpi.
La preghiera è un'arte che non può essere insegnata: deve essere sperimentata, vissuta e praticata. In questo libro Cyprian Consiglio si rifà alla sua esperienza di monaco camaldolese per offrire ai lettori una riflessione chiara sulla preghiera, basata sulla «vocazione universale alla contemplazione» di Bede Griffiths. Qui la tradizione occidentale e quella orientale si intersecano per condurre i lettori a pregare in modo da essere «presenti allo Spirito che è già presente in noi».
Un volume per ricercatori spirituali, meditanti, amanti del silenzio e innamorati di Dio, questo libriccino di Alberto Magno, qui presentato in una nuova traduzione, con un ricco apparato di note e una introduzione esplicativa, che ci mostra come i cammini dello spirito (e nello Spirito) spesso si avvalgano degli stessi strumenti. Qui si troveranno indicazioni utili e preziose su come placare la mente e purificare il cuore, sull'umiltà e l'annullamento dell'ego, per poter giungere al silenzio e dimorare nella presenza divina. I praticanti cristiani potranno ritrovare una sapienza antica, che a sua volta risale ai padri della Chiesa e del deserto, mentre i praticanti di altre tradizioni potranno sentire risuonare concetti che si ritrovano nelle loro religioni: l'onnipresenza divina, il non attaccamento, il mondo delle illusioni, il ritorno della parte divina dell'uomo a Dio. E ancora tanti consigli su come rivolgere costantemente la mente e il cuore al Signore, sul compiere e accettare la Sua volontà, ossia accettare la vita così com'è, non conforme ai nostri principi etici e alle nostre aspettative, sulla preghiera, sulla fede, sull'abbandono. Una miniera inesauribile di istruzioni, da rileggere più volte con attenzione, per avere sempre a portata di mano una guida che ci accompagni sulla via per «accostarci a Dio».
La medicina moderna tende ancora a dissociare la guarigione del corpo e quella dello spirito. Di fronte a questa insufficienza, numerose tradizioni mettono in sinergia salute e spiritualità e pongono l'idea di una terapia globale al centro del loro approccio. In occasione di un pellegrinaggio inter-tradizioni nel luogo del risveglio del Budda, a Bodhgaya in India, tre figure importanti della spiritualità moderna hanno scelto di condividere la loro esperienza e confrontare le tradizioni sufi, cristiana e buddista per rispondere a domande fondamentali per affrontare un cammino di guarigione fisica e spirituale: come, attraverso la disciplina dello spirito e il pellegrinaggio interiore, liberarsi delle grandi afflizioni della mente? Di fronte alla malinconia, alla sofferenza emotiva, come possono la preghiera e l'arte divenire degli strumenti terapeutici? Che effetti possiamo aspettarci sulla salute del corpo? Un dialogo sapiente e ricco di suggerimenti, che affronta tutte le questioni fondamentali del rapporto tra uomo e trascendente, dell'uomo con le proprie origini, offrendo risposte straordinariamente attuali.