E' possibile in un'epoca che assiste ad una specializzazione spesso estrema conservare una prospettiva unitaria della realtà e dell'uomo, conciliando la diversità delle scienze con l'unità del sapere? Tale domanda ha una pressante attualità per la cultura odierna, ma le sue origini risalgono lontane nel tempo e ne condizionano tuttora le risposte. Esempio chiarissimo del modo in cui nasce ed è affrontato questo interrogativo è il dibattito sorto nel XIII secolo tra diverse scuole filosofiche.
Esiste una natura umana?
Cosa sono il maschile e il femminile?
Domande che attraversano ogni epoca storica. Questo saggio va incontro
agli interrogativi religiosi dell’uomo contemporaneo, coinvolgendolo
in una riflessione sull’essere umano mediante la ri-scoperta
dei biblici racconti delle origini. Questi sono un patrimonio
comune a ebrei e cristiani di tutte le confessioni. Il loro messaggio,
tuttavia, travalica gli steccati socio-culturali rivolgendosi, oggi come
allora, all’essere umano in quanto tale: pagine rivelatrici del significato
profondo della natura umana; è qui la base per una loro lettura
filosofica.
Mentre in tutta Europa circolavano idee rivoluzionarie, Daniel O'Connell guidò il cattolicesimo irlandese alla sfida contro il grande impero inglese con mezzi pacifici. Riuscì a raggiungere obiettivi insperati, per l'epoca, per un cattolico nel Regno Unito.
Il disegno narrativo condiviso è una tecnica grafico-narrativa che vede impegnati contemporaneamente bambino e terapeuta e racconta di come dal loro incontro nasca una coterapia: un processo di cura e di guarigione in cui paziente e psicoterapeuta sono essenziali l'uno all'altro. Giocare, disegnare e raccontare in terapia con un bambino è la strada naturale per aiutarlo a superare le difficoltà. Giocare insieme consente al piccolo paziente e al terapeuta di diventare una coppia. La coppia terapeutica avrà una propria identità e nuove risorse, e potrà guardare alla vita, agli altri, ai genitori, ai sintomi e persino alla malattia, da un punto di vista differente.
Il pensiero di Ketteler è fondamentale per cogliere la nascita delle sfide politiche del mondo attuale. Il volume si propone di presentare la genesi e l'evoluzione della sua filosofia, nel crocevia del dibattito ideologico e nella fondazione dello Stato moderno. La sua diffusione offrirà nuovi stimoli all'interpretazione del ruolo della riflessione etica nella ricomposizione della trama della convivenza pubblica nell'era post-ideologica.
L'empatia è genericamente definita come l'insieme delle capacità che ci consente di condividere, comprendere e anticipare l'esperienza emotiva, le intenzioni, i desideri e le credenze dell'altro. Il presente volume ha l'obiettivo di riunire, in un'opera unica, i contributi di auteroveli ricercatori e clinici che si occupano dello studio dei processi empatici nelle persone con esiti di grave lesione cerebrale acquisita (GCA). L'intento dell'opera è fornire al lettore una conoscenza approfondita e aggiornata sugli aspetti teorici, diagnostici, terapeutici e metodologici di maggiore livello.
Se analizziamo la posizione dell'uomo nel Cosmo osserviamo che il modo di abitare la Terra e di essere in relazione con le altre realtà manifesta una trascendenza non solo nei confronti del proprio pianeta, ma anche dell'intero Universo. C'è bisogno, di un'analisi dell'uomo sia nella sua struttura materiale, organica e vivente, sia nelle sue relazioni con le altre realtà. Attraverso l'analisi dell'uomo, questo saggio tenta dunque non soltanto di confrontare le proprietà dei diversi esseri nel mondo, in modo particolare i viventi, ma soprattutto di stabilire qual è l'essenza dell'esistenza umana.
"La filosofia dello sport" è una pietra miliare che segna la strada maestra della riflessione sull'uomo agonale. L'attualità si rispecchia in un mosaico le cui tessere hanno tracce nel primordiale faccia a faccia per la sopravvivenza, ma subisce il peso della civilizzazione. Qui, sulle orme di Ravaglioli, il curatore Palmieri attualizza il testo rispondendo ad interrogativi "ulteriori". Pone la tecnologia contro le malformazioni dello sport e sostiene che l'antropotecnica renda fratelli l'atleta e il filosofo: entrambi cercano la perfezione.
Il saggio è una riflessione sul pensiero di Cartesio che cerca di mostrare l'attualità della filosofia cartesiana mediante il confronto con il pensiero contemporaneo, abbinando Cartesio ad una serie di pensatori postmoderni, come Lyotard, Foucault, Derrida, Rorty, Vattimo. Il post con cui vengono denominati tali autori non va inteso in senso puramente cronologico, quanto piuttosto in un senso dialettico-hegeliano, poiché la postmoderni nega la modernità senza però abbandonare l'atteggiamento iniziale, che in questo saggio è denominato d'insicurezza esistenziale. L'individuazione di questo nucleo comune della modernità e della postmoderni permette all'Autore un'analisi delle principali idee filosofiche cartesiane che ruotano attorno al concetto di certezza. Al loro posto, emerge il soggetto postmoderno scevro di certezze del quale si può scrivere, cancellare e riscrivere tutto, perfino la sua identità, secondo la sollecitazione di reti di relazioni sempre mutevoli. Ciò nonostante, l'impostazione moderna di fronte alla realtà si mantiene inalterata: l'uomo continua a sentirsi insicuro. Di fronte a questa insicurezza l'Autore propone la riscoperta del senso della vita personale come punto di partenza per affrontare il nichilismo attuale nella sua versione tragica ed estetica.
Mentre alcuni auspicano un “ritorno alla natura” per prendere le distanze da un mondo artificiale, altri considerano la natura come un ambito da dominare con la tecnica e altri ancora negano che si possa parlare di natura delle cose o dell’uomo, perché tutto sarebbe culturale e pertanto modificabile o relativo. Per molti, poi, la libertà individuale si contrappone alla natura, che appare come un limite da valicare. Il dibattito sul rapporto tra natura, cultura e libertà ha cruciali implicazioni in etica, in sociologia e in politica, oltre a chiamare in causa l’idea stessa di persona umana. Nel presente volume M. Borghesi, J. Burggraf, P. Donati, A. Malo, P. Sabuy Sabangu, S. Semplici e F. Viola riflettono sui problemi che emergono da questo dibattito e offrono valide risposte agli interrogativi che emergono dalla crisi del modello multiculturale e dalla conseguenze della globalizzazione. 1