Trenta voci per raccontare il cammino della Chiesa italiana. Trenta voci per testimoniare una storia che continua, ricca di tradizione e valori e da sempre patrimonio di crescita per il Paese, mai come adesso al centro di una stagione delicata e inquieta. Trenta voci autorevoli, in grado di guardare con profondità ai tesori racchiusi dentro le nostre comunità cristiane, per decifrarne limiti e possibilità. Trenta voci pronte a ridire, con fiducia, il proprio "credo la Chiesa", un'invocazione che è una professione di fede e insieme un dono di grazia.
Interviste a Carlo Maria Martini, Camillo Ruini, Enzo Bianchi, Luciano Caimi, Giorgio Campanini, Mauro Magatti, Arrigo Miglio, Luigi Accattoli, Agostino Superbo, Andrea Olivero, Marco Tarquinio, Gianfranco Brunelli, Alberto Monticone, Franco Cardini, Sergio Zavoli, Franco Miano, Giuseppe Notarstefano, Francesca Zabotti, Claudia Biondi, Giuseppe Savagnone, Fulvio De Giorgi, Domenico Sigalini, Vittorino Andreoli, Paola Dal Toso, Andrea Manto, Paolo Ramonda, Flaminia Giovanelli, Maria Voce, Fouad Twal, Gianbattista Zanchi.
Il "martirio laico" di Vittorio Bachelet non è certamente stato vano. Il seme buono porta sempre frutto, passando per i tempi della storia. Egli è stato testimone di una fede che è tutt'uno con la vita. Una fedeltà al Vangelo vissuta nell'accoglienza del mistero insondabile del vivere. Una fede che si fa anche esercizio operoso di responsabilità. Dobbiamo non solo fare memoria dell'eredità intellettuale e morale di Bachelet, ma anche provare a leggere la sua straordinaria lezione umana e spirituale per trarne ancora una volta buone indicazioni per il nostro tempo e per questa difficile fase della vita del Paese.
el settembre 1907 si tiene a Pistoia la prima Settimana sociale dei cattolici italiani. Da allora, con alcune interruzioni, l'iniziativa si è ripetuta fino ad oggi, rappresentando una modalità del rapporto tra Chiesa italiana e questioni sociali. Per altro verso, le Settimane hanno accompagnato il movimento cattolico e le sue multiformi organizzazioni in ambito sociale e politico. Ripercorrerne la storia ha in sé anche un elemento di attualità, chiedendo al laicato cristiano di individuarne - in un quadro mutato - percorsi e strumenti utili a tradurre nella presente stagione il messaggio sociale della Chiesa.
L'economia globale, il significato autentico dello sviluppo, la giustizia sociale, la promozione della vita umana in ogni angolo del pianeta: papa Benedetto XVI con la Caritas in veritate parla al cuore di ogni persona e, al contempo, chiama i credenti a una piena responsabilità per costruire un mondo più giusto, rispettoso della dignità di ogni essere umano, della famiglia, dell'ambiente.
L'enciclica pone lo sguardo sulle donne e gli uomini di oggi, sulle trasformazioni sociali, culturali e politiche in atto, contando su una guida sicura e aperta al domani: la Parola di Dio.
Con i contributi di autorevoli studiosi - laici, teologi e vescovi -, Carità Globale intende fornire preziosi strumenti per proseguire la riflessione avviata dal Santo Padre e impegnarsi in ulteriori approfondimenti e coraggiosi passi concreti.
Contiene il testo integrale dell'enciclica Caritas in veritate di papa Benedetto XVI
Lo sforzo di affrontare le sfide emergenti con il linguaggio del logos, ci chiama a un impegno sempre più operoso sia sul versante della mediazione culturale, sia sul versante della partecipazione pubblica alla vita del territorio e del mondo.
Abitare da cristiani questo nostro mondo, infatti, significa impegnarsi per una realtà in cui si inverano i diritti inalienabili della persona e in cui Bene di tutti è la buona vita dei popoli.
Su questo sfondo problematico, i contributi di questo volume risultano un utile e prezioso strumento di approfondimento per non smettere di interrogarsi sul futuro dell'uomo, e sull'intreccio tra vicende personali e prospettive dell'intera umanità.
Scuola di santità è stata definita, e a ragione, l'Azione Cattolica. E lo è non solo per i fedeli laici che ne sono membri, ma anche per i pastori che, come Assistenti, sono a loro servizio, in un cammino congiunto di santificazione della sequela di Cristo (dalla Premessa di S. E. za Card. Salvatore De Giorgi). Attraverso le biografie dei santi, beati, venerabili e di molti servi di Dio di AC, il libro ci mette sulle tracce di un tesoro apparentemente nascosto, ma che in realtà è molto più vicino e reale di quanto si possa immaginare.
il libro propone la raccolta sistematica delle "lettere-circolari" che Vittorio Bachelet, presidente dell'Azione Cattolica Italiana dal 1964 al 1973, indirizzò in quegli anni ai dirigenti centrali e periferici dell'Associazione, ai soci ed anche ai Vescovi e ai parroci italiani. 82 documenti che gettano nuova luce su un periodo significativo per la Chiesa e la società italiana e soprattutto sulla testimonianza umana e cristiana di uno straordinario testimone del nostro tempo. Testi che, per la grande attualità di molti argomenti trattati, possono costituire un prezioso punto di riferimento: una lezione cui guardare per una concreta declinazione di quella isprazione profonda che guida l'Associazione nel lavorare nel presente per costruire il futuro.
Il volume raccoglie testi editi di Giuseppe Lazzati a suggerire un itinerario di riflessione e di ricerca sul tema della vocazione del fedele laico, il suo ruolo e responsabilità. Pensati soprattutto per un pubblico giovanile, questi contributi affrontano motivi e istanze fondamentali dell'esistenza cristiana. A partire da alcune pagine sul tema biblico-teologico del Regno di Dio, sulle principali vocazioni cristiane (matrimonio, sacerdozio, vita religiosa, consacrazione secolare), attraverso la preghiera e la spiritualità laicale, si delinea l'importanza dell'impegno educativo nella formazione di autentici laici cristiani. Compito primario, quest'ultimo, per la comunità ecclesiale, a cui Lazzati si dedicò con perseveranza e che costituì il nucleo centrale del suo appassionato magistero presso l'Eremo di S. Salvatore sopra Erba (Como).
Il volume pubblica alcune delle relazioni del 27° Convegno dell'Istituto "V. Bachelet" che, riconosciuto di rilevante interesse culturale, è stato realizzato con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Le riflessioni raccolte approfondiscono condizioni e percorsi per una effettiva educazione al bene comune nella realtà contemporanea, tenendo presente anche la testimonianza e l'esempio di uomini forti e coerenti, aperti costantemente al dialogo e alla fatica della mediazione, come Vittorio Bachelet. I brevi spunti suggeriti (politica, scuola, famiglia, multiculturalità) possono aiutare a ricostituire il senso di quella elementare "grammatica della partecipazione", grazie alla quale ogni comunità umana può vivere veramente all'altezza di se stessa, dando forma concreta ad un autentico dialogo intergenerazionale.
Voci autorevoli mettono insieme le loro riflessioni sulla costruzione del bene comune e i valori non negoziabili in una società post-secolare. Cosa sono i valori "non negoziabili"? Cos'è il bene comune? Non certo la somma di beni individuali. Sono i valori non negoziabili, infatti, che definiscono il bene comune come un "bene integrale", che riguarda tutto l'uomo e tutti gli uomini, senza possibilità di compromesso o scambio. Chiesa e Organismi Internazionali devono rimettere al centro della loro riflessione proprio il bene comune, cioè "l'insieme di quelle condizioni della vita sociale che permettono ai gruppi, come ai singoli membri, di raggiungere la propria perfezione più pienamente e più speditamente" (GS, 26).
In un approccio rigorosamente laico, agile, senza pregiudizi, il libro si rivolge a laici e cattolici, creando le premesse per un nuovo dialogo, capace di produrre movimento politico. I "portici" sono un "luogo" dove fiutare il futuro e sospingono in campo aperto, dove è possibile misurarsi e appassionarsi. Indicano un gesto di speranza, una chiamata a fare, ma sono anche un segnale di allarme lanciato ad una comunità che non riesce a comunicare quanto sarebbe necessario. Oltre alle riflessioni personali dell'Autore sulla situazione attuale della politica, il testo rappresenta la sua lunga esperienza ai margini della politica militante, dove essa si mescola con l'attività sociale, con l'impegno nel volontariato, con lo sforzo di cambiare le cose attraverso un'azione diretta e concreta. Un libro che afferra e vuole essere letto tutto d'un fiato, ma, nel contempo, può essere ripreso e approfondito per i densi spunti di riflessione che contiene.
Quali sono i problemi e le prospettive delle nuove professioni, in un mondo che cambia di continuo?Il libro vuole rispondere, con contributi multidisciplinari, a queste domande. Gianni Ambrosio e Ignazio Sanna mettono in luce come oggi si faccia una gran fatica nella pratica e nel rispetto della libertà; perché la libertà sia vera, bisogna riportarla alla sua vera origine, sostiene Giuseppe Lorizio, mentre secondo Luigi Alici il coraggio della libertà lo si dimostra nei percorsi di una vita buona e felice, tra i quali spicca, appunto, quello professionale, luogo e momento in cui cercare l'equilibrio sempre difficile tra utilità individuale e impegno civile. A quest'ultima tematica è dedicata la seconda parte del volume, introdotta da un Forum di interventi; Dio ha benedetto il lavoro umano, come dimostrano i saggi di Bruno Maggioni e Ignazio Sanna e anche nel mondo della politica, dell'economia, della cultura si può e si deve narrare Dio, secondo Carlo Nanni; la storia del Meic, rievocata da Anna Civran, documenta, inoltre, come i suoi appartenenti abbiano cercato sempre di dare un'anima e una spiritualità alla politica e alle professioni. I contributi di Luciano Corradini e Ignazio Marino Chiudono il volume che contribuisce in modo lineare e composito a delineare davvero un mondo di libertà.