La biografia del giudice Rosario Livatino, ucciso in un agguato mafioso nel 1990, con la postfazione dell'Arcivesco di Agrigento, mons. Montenegro.
Ave propone la ristampa della biografia del giudice Rosario Livatino, ucciso in un agguato mafioso nel 1990 mentre si recava ad Agrigento per assolvere al suo delicato incarico di giudice a latere. Il 9 maggio 2021 è la data scelta da papa Francesco per la beatificazione del giudice ragazzino. Dichiarato martire in odium fidei lo scorso 22 dicembre, di Livatino il cardinal Montenegro – che ha curato la postfazione del libro Ave – ha detto: «Sarà il primo magistrato laico, impegnato in prima fila nella lotta alla mafia, a essere proclamato Beato e Martire». La data scelta per la beatificazione è fortemente simbolica: chi non ricorda il grido di condanna di Giovanni Paolo II contro la mafia, nella Valle dei Templi, il 9 maggio 1993?
Testimone vivente della radicalità del Vangelo e del messaggio del Concilio, Eduardo Francisco Pironio, ultimogenito di 23 figli, nacque in una famiglia molto religiosa di immigrati friulani in Argentina. Il suo stile, la sua coerenza e la sua fede furono elementi di distinzione che lo resero ben presto, come pastore, stretto collaboratore di papa Paolo VI e di Giovanni Paolo II, in particolare a servizio dei religiosi e dei laici.
Una comune spiritualità e impostazione pastorale lo legarono anche al futuro papa Francesco, quando era ancora cardinale, il quale diceva di lui: «Quando doveva dare qualcosa, un consiglio, o altro, lo faceva con tutto il cuore».
Chiude il volume una ricca sezione fotografica a colori.
Nunca mas! Mai più sequestri, assassinii, violenze, massacri, torture, desaparecidos! Nel Guatemala della seconda metà del Novecento, oppresso da feroci dittature militari, la voce del vescovo Juan Gerardi si è levata alta e forte a chiedere verità e giustizia per le migliaia di vittime della repressione e della violazione dei diritti umani. Divenuta scomoda per il potere politico, militare ed economico che dominava nel paese, è stata messa a tacere per sempre. Ma la testimonianza di questo vescovo martire, ancora poco noto in Italia, continua oggi a interpellarci e a indicarci la strada per un altro mondo possibile, dove finalmente, come afferma il testo biblico, “sia osservato il diritto e praticata la giustizia. Anselmo Palini nei suoi libri ha approfondito in particolare i temi della pace, dell'obiezione di coscienza, dei diritti umani e, più recentemente, le problematiche connesse con i totalitarismi e le dittature del XX secolo, ricercando in particolare le testimonianze di chi si è opposto a tali sistemi dittatoriali. Con Ave ha pubblicato:Testimoni della coscienza (2005); Voci di pace e di libertà (2007); Primo Mazzolari. in cammino sulle strade degli uomini (2012): Più forti delle armi. Dietrich Bonhoeffer, Edith Stein, Jerzy Popieluszko (2018); Primo Mazzolari. Un uomo libero {rist.
2019}; Oscar Romero. “Ho udito il grido del mio popolo” (rist. 2020); Pierluigi Murgioni.
“Dalla mia cella posso vedere i! mare” (rist. 2020): Marianella Garcia Villas (rist. 2020): Teresio Olivelli. Ribelle per amore (rist. 2020): Don Pierino Ferrari. “Vestito di terra, fasciato di cielo" (2020): Hélder Camara. “Il clamore dei poveri è la voce di Dio"(2020).
La vicenda di un medico che si fa compagno di strada del malato, come a Emmaus: testimone luminoso di una sintesi esemplare di gratuità evangelica e competenza professionale.
Alfonso Federico Pagliariccio (1927-1980) è il testimone luminoso di una sintesi esemplare di gratuità evangelica e competenza professionale. L’unione a Cristo, la fedeltà alla Chiesa, l’adesione all’Azione cattolica hanno alimentato un impegno eccezionale come medico chirurgo, trasformando il “suo” ospedale di Corinaldo (Ancona) in un punto di riferimento per l’intero territorio. Gratuità assoluta, centralità del malato, dedizione eroica fino alla morte prematura: ecco le ragioni di una testimonianza straordinaria di vita ordinaria, che merita di essere riconosciuta e onorata.
«A volte forse sembrerà che il cuore non possa reggere a tanta pena, ma il Signore certo è con noi anche quando più ci chiede e più ci prova, anzi allora ancora di più.» (Maria Marchesi)
La vita di Maria Marchesi, moglie del beato e giusto Odoardo Focherini, viene ricostruita attraverso le notizie e l’analisi dei suoi scritti, in particolare le lettere inviate al marito in campo di concentramento. Dal buio della seconda guerra mondiale emerge la figura di una donna umile e dalla forte personalità, che nella drammaticità degli eventi ha saputo condurre la sua famiglia oltre il dolore, ponendo come fondamento una Fede incarnata e radicata nel Vangelo.
Dom Hélder Câmara è stato certamente una delle figure più significative della Chiesa universale e della società del secolo scorso.
Cresciuto alla scuola dei poveri e dei perseguitati, di cui divenne ben presto la voce, predicò un Vangelo di pace e di giustizia, indicando la strada della conversione e della nonviolenza. Fortemente contrastato dal potere politico-militare del suo Paese e guardato con sospetto anche da ampi settori della Chiesa e dei dicasteri vaticani, dom Hélder, con il sostegno e la stima di Paolo VI, cercò di tradurre in realtà il sogno di un altro mondo possibile, basato sulla giustizia, sulla fraternità e sulla pace, e quello di una Chiesa aperta allo Spirito, povera e serva del Regno.
Il libro ricostruisce la vita e la testimonianza di don Pierino Ferrari, sacerdote bresciano che, con il servizio in diverse parrocchie e con le opere per gli ultimi e i sofferenti, ha contribuito alla costruzione di quella che Paolo VI ha definito «la civiltà dell’amore». Ha detto di lui monsignor Luciano Monari, vescovo emerito di Brescia: «Don Pierino appartiene alla marea infinita di persone che hanno creduto nell’amore di Dio e speso le proprie energie per far sì che le beatitudini si realizzassero. Nelle sue opere davvero sono beati i poveri, gli afflitti, i miti, quelli che cercano la giustizia, misericordiosi, i puri di cuore e i cercatori di pace».
Un’ampia Appendice riporta alcuni scritti di don Pierino, tratti dalla notevole mole delle sue pubblicazioni, e una ricca sezione fotografica.
Laura ha poco più di vent’anni, ama la vita e sogna di sposarsi, ma presto scopre di essere gravemente malata. Attraverso le lettere che scrive al fidanzato e le pagine del diario rivela la sua straordinaria forza, quella dell’amore vissuto, che le permette di affrontare con fede e coraggio grandi sofferenze, dedicandosi con serenità agli impegni di ogni giorno.
Oggi la sua testimonianza accompagna non solo chi l’ha conosciuta, ma tutti quelli che si lasciano incontrare dalla sua storia.
Il 7 dicembre 2016 si è aperta la causa per la sua beatificazione.
"Laura ama Guido, l’ha conosciuto a Spello, a un ritiro: un amore incantato dei vent’anni. Che dura solo tre anni e mezzo, troncato dalla morte di lei, il 4 aprile 1987, per tumore alle ossa" (dal Blog di Luigi Accattoli).
La biografia sconcertante di una bimba speciale, della quale Papa Benedetto XVI ha proclamato l'eroicità delle virtù. Perché la santità - cioè la capacità di rendere visibile Dio nella propria vita - come l'amore, non ha età. Una vita capolavoro di Grazia. Il libro a colori è arricchito da numerose fotografie.
Il quarto volume dell'opera omnia di Padre Enrico Mauri offre l'opportunità di comprendere meglio fasi forse poco note della sua esistenza; anni nei quali con la sua straordinaria energia trasformerà i sogni in risposta concreta a desideri e bisogni di uomini e donne, dentro un cattolicesimo italiano capace di generare nuovi progetti di educazione, apostolato, azione.
"Padre Mauri ci pare il prototipo dell'uomo di fede dalla vocazione pienamente realizzata, perché in grado di alimentare una fiamma apostolica in tanti altri cuori: moltiplicatore di santità perché lui stesso testimone di una santità aperta" (dalla Prefazione di Matteo Truffelli).
Cent’anni di futuro ci avvicinano a Giuseppe Toniolo (1845-1918), il grande economista e sociologo cattolico proclamato beato dalla Chiesa nel 2012.
Egli fu leader del movimento cattolico tra fine Ottocento e inizi Novecento, promotore della Rerum novarum e della dottrina sociale, un cristiano modello di santità laicale, quella “della porta accanto” indicata da papa Francesco nell'esortazione apostolica Gaudete et exsultate.
Oggi ritroviamo la straordinaria attualità del suo pensiero e della sua azione, un esempio di fede e di vita che fa sintesi in pienezza della speranza nel Risorto, una genialità creativa che affronta le sfide del tempo e traccia le vie di un nuovo umanesimo, per una «società di santi».
Il 3 febbraio 2018, a Vigevano, è avvenuta la beatificazione di Teresio Olivelli. La Chiesa lo in­dica così come modello da imitare, come persona che, nel sacrificio supremo in un lager tedesco, ha compiuto il senso della propria esistenza, im­molandosi per gli altri. L’attiva partecipazione alla vita dell’Azione cattolica e della Fuci non gli ha impedito di aderire al fascismo, fino ad arruolarsi volontario per combattere sul fronte russo, dove però ha potuto constatare di persona la devastazione materiale, morale e umana causata dalla folle politica fascista. Tornato in patria, Olivelli ha aderito alla Resistenza, diventando “ribelle per amore”, fino all’offerta completa di sé nel famigerato lager di Hersbruck.
Il libro ricostruisce in modo corretto e completo la vicenda biografica di colui che don Mazzolari ha definito «lo spirito più cristiano del nostro secondo Risorgimento».