Le lettere pastorali annuali del cardinale C.M. Martini sono state un dono formativo importante per tanti credenti, ben oltre i confini della diocesi ambrosiana. Su quelle lettere si concentra il volume, sulla loro capacita di plasmare cristiani adulti e consapevoli, in grado di rispondere alle sempre nuove sfide del tempo in cui vivono.
È quindi sommamente importante la radice contemplativa, ed è forse il dono più bello che vorrei lasciare come eredità di questi 22 anni di servizio episcopale: dimensione contemplativa e Parola...
Luca di Pietro, laureato in giurisprudenza, e frate Minore nel nord Italia. Ha portato a termine i suoi studi teologici con il Dottorato presso la Facoltà teologica del Triveneto sulla figura del cardinale Carlo Maria Martini. Impegnato in una piccola fraternità nella provincia di Cuneo, si occupa prevalentemente di accompagnamento familiare.
Quando diciamo Tu a Dio non decliniamo un pronome che implica il riferimento a soggettività diverse soltanto per grado. Dio è Abyssus insondabile perché infinita perfezione nell'attualità del suo essere Verità necessaria. L'uomo è Abyssus in senso contrario, poiché raggiunge tanto meglio la sua autenticità quanto più sperimenta il suo essere contingente. Ma ciò non è ragione di disperazione malinconica né ribelle: la distanza dell'uomo nei confronti di Dio non é anche la distanza di Dio nei confronti dell'uomo.
Tra i molteplici testimoni e maestri di antropologia cristiana che si sono succeduti lungo i secoli, ce n'è uno particolarmente capace di parlare al cuore e alla mente degli uomini e delle donne di oggi: si tratta di san Francesco d'Assisi
Non è tanto la sua dottrina a illustrare il mistero dell’uomo colto alla luce di Cristo: è soprattutto la sua vita e quindi, di riflesso, anche le sue parole.
Questo libro, partendo dagli Scritti e dall'esperienza spirituale di Francesco, fa emergere una visione antropologica coerente e originale, saldamente ancorata alla rivelazione biblica e, proprio per questo, profondamente attuale.
Con questo libro Domenico Paoletti, frate Minore Conventuale, offre un ulteriore approfondimento intorno ai valori fondativi dello “stile di Francesco”, riassunti in tre parole-chiave, che sono anche i titoli dei tre libri che compongono una piccola trilogia: minorità, prossimità e accoglienza.
L’autore trova nella cifra dell’accoglienza una sintesi del suo percorso, capace di tenere insieme in modo semplice tre fondamentali motivi ispiratori: la fede cristiana, riscoperta nella Parola di Dio e depurata da ogni chiuso paternalismo dottrinale; il carisma francescano, riconosciuto come radicale riscoperta del vangelo; l’attenzione alla qualità umana dell’accoglienza, che riguarda la condizione di ogni persona che viene sulla terra e si pone come appello al riconoscimento della uguale dignità di ogni essere umano.
Francesco d'Assisi continua ad esercitare anche oggi una particolare attrazione su tante persone, credenti e no, per la radicalità del suo impegno, per la capacità di portare sino alle estreme conseguenze le sue scelte. L'Autrice ci accompagna alla conoscenza dell'esperienza di Francesco attraverso un percorso illuminato dagli Scritti del santo, spesso poco conosciuti, e dalle intuizioni presenti nell'esortazione di papa Francesco Evangelii gaudium. In questo modo emergono l'intelligenza spirituale del santo e la sua finezza psicologica, preziose per chiunque anche oggi si scopra assetato di autenticità. Età di lettura: da 7 anni.
Il "nascondimento di Dio" è la molla che spinge i pensatori medievali a ricercarlo nella Scrittura, nel simbolismo della natura, nella forza speculativa della razionalità umana. L'autore, a partire dall'analisi di autori significativi (Tommaso d'Aquino, Bonaventura, Duns Scoto...) evidenzia come per l'elaborazione della teologia razionale del medioevo sia stato determinante il confronto critico con le categorie del pensiero filosofico greco, platonico e aristotelico. Il testo, uscito in prima edizione nel 1990, divenuto un classico come manuale di filosofia e teologia medievale, viene presentato in un'edizione completamente rivista e con una bibliografia aggiornata sino ai nostri giorni.
Il francescano padre Cherubino (Vincenzo) Bigi (T 2003) si dedicò assiduamente allo studio e all'insegnamento della teologia e della filosofia; con particolare attenzione fu studioso attento di san Bonaventura, secondo il quale lo studio è non solo lecito, ma anche doveroso per i frati, a patto che sia motivato non da una curiositas mondana (il sapere come mezzo di potere sugli altri), ma da quella studiositas che è pienamente conforme allo spirito evangelico di servizio, che anche san Francesco d'Assisi si è sforzato di vivere e insegnare. In questo volume è possibile accostare alcune importanti traduzioni di opere di san Bonaventura (Collationes e Sermones) che padre Cherubino curò con grande scrupolo, oltre alla trascrizione di una serie di conferenze su tematiche filosofico-esistenziali tenute per una emittente radiofonica negli anni '80-'90 del secolo scorso.
Pensiero cristologico di Chiara d'Assisi. Quale personale elaborazione del mistero di Cristo ha permesso l'esperienza travolgente e beatificante che Chiara d'Assisi ha vissuto? Chi era Cristo per lei? In che modo lo percepiva come salvezza? Per scoprire questo abbiamo interrogato i suoi scritti, ma non solo. Si e rivelato spesso illuminante quanto su di lei e stato scritto. Facendo attenzione al particolare taglio delle antiche testimonianze abbiamo potuto cogliere alcuni elementi biografici adatti a rilevare il pensiero di Chiara su Colui che aveva conquistato il suo cuore e la sua vita. Quello che soprattutto vorremmo aver fatto e semplice e arduo al tempo stesso: una lettura oggettiva a partire dalla documentazione che abbiamo, sul pensiero cristologico di Chiara d'Assisi.
Attraverso un rinnovato esame della tradizione manoscritta, gli Autori decifrano i vaticinii, circoscrivono la genesi della raccolta agli anni 1328-1330 e ne riportano la produzione in ambienti di spirituali francescani della Francia Meridionale.
L'esame dei principali scritti del teologo francescano Giovanni Duns Scoto (1265-1308) mostra che in ognuno di essi e nel loro succedersi si registra una tensione tra le scelte di Dio e le scelte dell'uomo.
Sei contributi sulla figura dottrinale del grande maestro francescano, dedicati sia ad approfondirne il pensiero teologico e filosofico, sia a presentare le principali riletture della sua opera compiute nel Novecento europeo.