Le opere in greco di Euclide sono il fondamento della geometria occidentale, e pertanto l'elaborazione dei teoremi matematici qui proposta sta anche alla base dell'impresa scientifica dell'Europa. Questo corpus di colossale importanza nacque nell'ambiente filosofico dell'Accademia platonica, grazie a quei pensatori come Teeteto che, accogliendo e rilanciando le istanze del Pitagorismo antico, avevano posto l'aritmetica e la geometria al centro della conoscenza. Gli "Elementi", in particolare, costituirono il manuale di matematica dell'antichità classica e del Medioevo.
"Una storia del teatro che sia seria ed esauriente al tempo stesso è francamente impossibile, poiché nessuno può pretendere di coprire l'arco di conoscenze necessarie a narrare 2500 anni di vita, articolati in civiltà estremamente diverse, e in almeno venti lingue irrinunciabili. Questa Breve storia adotta un criterio diverso, e racconta il teatro quale noi lo conosciamo collegando sinteticamente quegli aspetti, quei momenti, quei movimenti e quei nomi che hanno contribuito a farne quello che è. Non tanto dunque una storia del teatro nella sua inabbracciabile estensione e sovrumana complessità, quanto la storia del "nostro" teatro come logico punto di arrivo del passato." (Luigi Lunari)
Nel corso del '900 la semiotica si è articolata in due direzioni. Da un lato si è consolidata la tradizione strutturale, che ha le sue origini nell' opera di Ferdinand de Saussure. Secondo la prospettiva strutturale la semiotica studia i sistemi e i processi della significazione, concentrandosi sui testi. Dall'altro si è sviluppata la tradizione interpretativa, che ha le sue origini nel pragmatismo di Charles Sanders Peirce e trova la sua formulazione più compiuta nella teoria semiotica di Umberto Eco. In questo volume, Traini evidenzia i fondamenti teorici e i nodi problematici di entrambe le tradizioni, per presentare poi i temi e le direzioni che caratterizzano la ricerca attuale: la sociosemiotica, il tema del corpo e dell'estesia.
Quando si parla di psicoterapia si allude sempre a una relazione: a un rapporto tra due individui che tentano, insieme, di comprendere il senso e il significato dell'accadere psichico. È una sorta di "alleanza" quella che viene a crearsi tra analista e paziente, nella quale ogni sforzo e ogni emozione sono indirizzati verso la comprensione del mondo interno del paziente innanzitutto. Tuttavia nel fare questo anche il terapeuta non può che mettere in gioco una parte della propria interiorità. L'intento comune è quello di utilizzare quanto avviene nel "qui ed ora" della relazione analitica per aprire uno squarcio di luce sulle dinamiche inconsce di chi ha richiesto l'aiuto.
La psicoterapia come relazione. Questo il tema di fondo del volume che ci permette di cogliere le riflessioni, gli interrogativi, i dubbi, i desideri che si celano dietro il rapporto terapeutico. E il mondo segreto di entrambi i compartecipi del processo analitico, paziente e terapeuta, che viene messo a fuoco nei suoi significati più intimi. La sofferenza e la spinta verso la conoscenza sono lo scenario in cui prende vita la domanda di analisi, ma queste sono anche lo sfondo sul quale nasce la decisione di abbracciare la professione analitica. E da questa compartecipazione si struttura un nuovo rapporto dove è possibile rivivere una dimensione in cui il vero fattore curativo si situa entro il rapporto stesso.
Il volume affronta il periodo più controverso della TV in Italia, quello che ha visto l'affermazione della televisione commerciale, la confusa sovrapposizione tra politica e televisione, la coabitazione Rai-Fininvest, l'arrivo della pay tv e del digitale. La vicenda complessiva della "neotelevisione" italiana è indagata nei suoi dati strutturali e nel rapporto con la società, il costume, il carattere degli italiani.
Nell'ambito della teoria della traduzione (Translation Studies) si sta facendo sempre più pressante l'esigenza di conoscere la storia di questa riflessione. Questo libro propone un panorama storico di alcuni dei saggi più importanti dedicati al problema del tradurre. Tutti i testi si occupano della traduzione letterario, o meglio della traduzione del testo artistico. Si va dalle prime affermazioni, espresse nella cultura europea dalla civiltà romana, fino a quelle del Ventesimo secolo, quando le riflessioni sparse si sono trasformate in vere e proprie teorie; si va, cioè, da Cicerone a Walter Benjamin. La lettura di questo testo evidenzia inoltre il ruolo centrale che proprio le traduzioni hanno occupato nella creazione e nell'evoluzione delle letterature.
Il "Protagora" è uno dei capolavori letterari di Platone, di rara bellezza formale e poetica; questa edizione intende mettere in rilievo anche la densità del contenuto filosofico del dialogo, spesso sottovalutata dalla critica.
La cooperazione interpretativa nei testi narrativi.