La sfida della complessità nasce dall'irruzione dell'incertezza nelle nostre conoscenze, dallo sgretolarsi dei miti che per secoli hanno regolato il cammino della scienza moderna. Ma d'altra parte la fine della certezza, della completezza, dell'esaustività e dell'onniscienza non segnala soltanto la fine di un ordine, ma rende ineludibile una trasformazione delle domande e delle risposte su cui è basato il nostro sapere. Chiamati a raccolta da Gianluca Bocchi e Mauro Ceruti a metà degli anni ottanta, scienziati e pensatori come Ilya Prigogine e Francisco Varela, Stephen Jay Gould e Heinz von Foerster presentano e confrontano i loro itinerari nella "nuova scienza", in un'opera che ha mantenuto intatta la sua freschezza ed esemplarità.
Siamo soli nell'universo? Per rispondere a questo interrogativo dobbiamo partire dalla Terra, l'unico esempio di pianeta "vivente" che conosciamo, per capire come la vita, su di essa, abbia avuto inizio. Le "armi" che abbiamo a disposizione sono la biologia, la chimica, la fisiologia. Il secondo passo ci porta nel sistema solare, a caccia di forme di vita elementari. Per fare ciò possiamo contare anche sull'astronomia, l'astrofisica e l'astronautica. L'ultimo passo, infine, ci conduce più lontano, a valutare la sterminata distesa delle stelle e delle galassie. Questo libro vuole essere una guida oggettiva allo stato attuale delle conoscenze sull'argomento, che vengono raggruppate oggi in una nuova scienza multidisciplinare: l'esobiologia.
L'enorme ricchezza del Novecento spagnolo viene proposta in questo volume attraverso un quadro articolato dei movimenti estetici, delle opere e degli autori, con rimandi ai principali eventi storici. Il testo riscostruisce e illustra i gruppi generazionali che hanno scandito la vita letteraria della Spagna.
A più di vent'anni dalla prima pubblicazione, l'edizione aggiornata e ampliata di uno dei più importanti testi di riferimento della storia della semiotica, il "Dizionario ragionato della teoria del linguaggio" di Greimas e Courtès. Nato con l'intento "di contribuire all'elaborazione di un metalinguaggio concettuale rigoroso, preliminare necessario a ogni teoria del linguaggio", il "Dizionario" rappresenta il caposaldo della semiotica strutturale inaugurata da Greimas, concepita come disciplina in grado di far dialogare tra loro tutte le scienze. Completamente rivista e integrata con sessanta nuove definizioni tradotte per la prima volta, la nuova edizione italiana del "Dizionario" si propone di riattivare e attualizzare le nozioni e i concetti utili alla costruzione di una metodologia per lo studio delle scienze sociali.
Già dall'epoca di Cristoforo Colombo l'America è il continente dei malintesi, tanto che la visione che abbiamo dell'"altra America" raramente sfugge a un banale esotismo o a generalizzazioni superficiali. Lo stesso termine America "latina" induce al pensiero di una familiarità che è solo apparente e di un'omogeneità che si rivela presunta perché percepita attraverso il filtro del retaggio spagnolo o portoghese. In questo libro, l'approccio comparativo di Alain Rouquié offre un ritratto trasversale del subcontinente che, attraverso un'analisi storica, geografica, politica ed economica, coglie le linee esplicative che permettono di svelare la diversità dei paesi latinoamericani, senza dimenticare la loro unicità d'insieme. Non si tratta dunque di un collage di monografie nazionali: la prospettiva è molteplice e si avventura ai limiti di diverse discipline, alla ricerca di differenze che consentano di ricomporre il quadro complesso di un Estremo Occidente, di cui è impossibile ignorare l'importanza economica, il ruolo politico e l'apporto culturale.
La storia dice che, al di là della storia, gli uomini hanno sempre cercato il paradiso e che in questa ricerca gli uomini hanno visto un al di là anche della geografia. Da quando i primi cristiani hanno adottato la Bibbia degli ebrei, e con essa il racconto su Adamo ed Eva in paradiso, il giardino dell'Eden è diventato per loro l'idilliaco ambiente primordiale di tutta l'umanità. Con una narrazione allo stesso tempo coinvolgente e rigorosa, Alessandro Scafi accompagna il lettore in un viaggio intellettuale attraverso le mappe del paradiso compilate dalle origini del cristianesimo fino ai giorni nostri, esplorando le condizioni intellettuali che hanno reso possibile nel corso dei secoli la rappresentazione del giardino dell'Eden in una carta geografica. Il lettore può così apprezzare gli sforzi dei cartografi di ogni tempo per riuscire a rendere visibile un luogo geograficamente inaccessibile eppure pensato come reale - e distante nel tempo.
Il progresso delle neuroscienze, l'uso degli psicofarmaci, le terapie brevi centrate sulla correzione del sintomo sembrano decretare la morte della psicoanalisi. La cura deve comprimersi il più possibile. Contro questa deriva cinica un pamphlet che sintetizza perché vivere senza inconscio sarebbe una catastrofe interiore.
Il volume affronta una delle forme più attuali e inquietanti della psicopatologia dei cosiddetti disturbi del comportamento alimentare: l'anoressia-bulimia. Mettendo a frutto la propria esperienza clinica, Massimo Recalcati ne tratteggia i principi che la governano - la passione per il niente, l'appetito di morte, la domanda d'amore, la contemplazione estetica dell'immagine allo specchio, l'imperativo morale della rinuncia - mostrandone, attraverso una riflessione che muove da Freud e Lacan, una metapsicologia ancorata al sociale, una clinica del corpo irriducibile all'isteria e una strategia del trattamento che fa perno sulla relazione più che sul potere simbolico dell'interpretazione. Una scrittura a tratti poetica e concettualmente limpida accompagna il lettore nei labirinti di una delle forme più scabrose del disagio contemporaneo della civiltà.
Questo libro analizza la religione più diffusa in India, l'Induismo, proponendo un'indagine approfondita di tutti gli aspetti della vita indù, sia passata che presente. Le illustrazioni presenti nel volume contribuiscono a dare un'ampia panoramica della storia dell'Induismo, a presentare la sua mitologia, l'arte, l'architettura, la religione, le leggi e il folklore.
Un'acuta analisi dell'ostilità antiebraica dall'antichità a oggi: per individuarne i "momenti" più significativi, si è tenuto presente che le cause delle persecuzioni hanno avuto uno stretto rapporto con l'essere degli ebrei delle minoranze disperse all'interno di macrosocietà. Eppure non si è ritenuto storicamente corretto omologare l'ostilità antiebraica a quella rivolta contro altre minoranze, a causa del fondamentale ruolo della diversa identità ebraica; una diversità che, come sostiene il sociologo Zygmunt Bauman, non si adatta alle strutture del mondo predisposto da altri; una diversità, un essere altro, che spesso mina le certezze, le sicurezze degli altri. Oggi come ieri, i ceti politici e le oligarchie al potere in alcuni paesi islamici indirizzano le proteste popolari verso un nemico immaginario, ricadendo così nel cosiddetto "antisemitismo dei poveri", che distrae l'attenzione degli sfruttati dai loro interessi di classe e le rivolge verso un nemico immaginario.
Nel clima di slancio e di entusiasmo per la vittoria della Lega Santa a Vienna (1683), che arrestava l'espansione dell'impero ottomano, Tirso Gonzàlez de Santalla, cattedratico a Salamanca e futuro generale della Compagnia di Gesù, diede alle stampe un "Manuale per convertire i maomettani" in cui forniva ai missionari dettagliate istruzioni e consigli sulla predicazione agli islamici, in Europa e in terra di missione. Il "Manuale", ricco di esempi tratti dall'esperienza diretta del gesuita, ebbe numerose edizioni e traduzioni. Emanuele Colombo fornisce ampi intarsi di questo fortunato libro e dei carteggi di Gonzàlez: uomo colto e illuminato, il gesuita riferisce incontri e dialoghi che approdano alla conversione, ma anche, talvolta, alla conferma di diffidenze e incomprensioni.