Wissenschaftsdeutsch Theologie, è un testo basato sul libro Böhmer/Tassinari Il Tedesco scientifico (Bulzoni 1997, nuova edizione 2015), dal quale si differenzia per la scelta dei testi che appartengono tutti all’ambito teologico, permettendo quindi un apprendimento più mirato e veloce per chi studia o lavora in questo settore.
L’introduzione alla lettura con il metodo qui seguito non presuppone nessuna preconoscenza del tedesco. La grammatica viene presentata in modo breve e semplice e si impara leggendo e applicando le strategie di lettura di volta in volta proposte. I testi sono corredati da esercizi di vario genere.
In 50-60 unità didattiche di 90 minuti, lo studente acquisisce una competenza di base che gli permette di leggere – e non solo di decifrare - autonomamente testi di media difficoltà.
Il volume contiene
• un corpus di testi di ambito teologico
• il lessico fondamentale del tedesco scientifico
• un lessico specifico di teologia
• tutta la grammatica necessaria per la lettura, con esercizi
• strategie di lettura
"L'immagine-movimento" e "L'immagine-tempo", i due volumi che il filosofo francese Gilles Deleuze ha dedicato al cinema, hanno radicalmente cambiato, all'inizio degli anni Ottanta, il modo di pensare l'arte cinematografica, la sua teoria e la sua storia. L'incontro originale fra filosofia e cinema ha dato vita ad un'opera concettualmente ricca e complessa, la cui influenza si è andata via via facendo sempre più grande fino ad imporsi come un punto di riferimento, fra i più significativi, nel dibattito teorico e critico contemporaneo. Il libro di Roberto De Gaetano prova a individuare e tracciare le direttrici fondamentali dell'opera di Deleuze, presentandone le istanze problematiche più rilevanti: movimento di accompagnamento, da un lato, e problematizzazione critica, dall'altro.
Dagli acrobati egizi al Cirque du Soleil, dai fenomeni di Barnum alle avanguardie, dalle tradizioni orientali alle grandi dinastie italiane. Il più grande spettacolo del mondo viene studiato per la prima volta in maniera organica seguendone il panorama internazionale, le tecniche, le influenze sociali e culturali, gli scambi con le altre forme artistiche. Grazie al lavoro rigoroso e affascinante di Raffaele De Ritis, si può finalmente ripercorrere la lunga avventura del circo. L’opera si avvale di una documentazione imponente, basata su fonti di prima mano raccolte negli archivi di tutto il mondo e sull’esperienza diretta dell’autore, testimone privilegiato dei più importanti eventi degli ultimi decenni. Partendo dal mondo antico, attraverso l’universo delle fiere tra Oriente e Occidente, si giunge ai pionieri settecenteschi dell’arte equestre, via via, fino ai circhi stabili delle metropoli ottocentesche e ai mitici tendoni americani, per approdare al circo sovietico e al nouveau cirque. Storia del circo è un viaggio straordinario che, attraverso lo spazio e il tempo, conduce il lettore alla scoperta di leggendari trapezisti, clown, domatori, giocolieri e cavallerizzi. Nel corso del libro sono rievocate la nascita e il formarsi delle tecniche circensi tra Oriente e Occidente, dalla giocoleria all’acrobazia, dal trapezio all’evoluzione dell’arte del clown. Le forme scenografiche nella loro evoluzione dagli edifici stabili alla forma itinerante. Il secolare rapporto con gli animali. Gli aspetti sociali, economici e manageriali. Il volume è corredato da centinaia di immagini a colori e in bianco e nero, spesso inedite, tratte dall’archivio personale dell’autore.
Indice
Dopo quasi un quarto di secolo
Premessa
Fondamenti e generazioni
Vecchi caratteri ereditari: Il retroterra della tradizione – L’epoca delle sovvenzioni e dell'attore funzionale – La regia equilibratrice – Tre modelli – Persona mascam versus
Parte prima. Guerra e dopoguerra della generazione dei registi
Prime «sincerità» dei giovanissimi
La scena di «Corrente» e il caso Joppolo – Il disordine coerente di Vito Pandolci – Lo spettacolo dei letterati – La polemica Grassi-Jacobbi – Demiurgia e disumanità. L'approdo di Strehler alla regia – Le ridicole imprese di uno straccione e due fratelli rivali – Il gruppo dell'Accademia – Guerrieri Pandolfi Flaiano e il manifesto «Per un teatro delpopolo» – La resistenza, una storia a parte
Quale regia
La regia italiana: tre tendenze e una anomalia – L’incontro con la critica – L’esperienza provvisoria dei teatrini – Masca eris
Per quale «aggiornamento»?
Il lutto si addice alla generazione. A proposito di Strehler e De Bosio L’io e il sé di Pandolfi – Squarzina dall'accademia in poi – La riconversione di Grassi, l'addio di Jacobbi e la nascita istituzionale del «Piccolo» – Il teatro di Strehler – Le scene dei comunisti da quattro a due – Teatranti e pifferai
Parte seconda. La regia critica
Lo schema del doppio percorso
L'ambito della regia critica – La congiuntura istituzionale – Dalla crisi alla critica – La novità registica – Callide masca eris
Parte terza. Eccessi personali e tagli deflazionistici
Strehler. Tra favola e angoscia: I, 303; IL 316; HI, 327; IV, 341; V, 351 – Il taglio delle fantasie divaganti. Nota su alcuni spettatori-letterati
L'eresia disarmata di Pandolci: 1,361; II, 372; III, 387 – Il taglio delle estreme: il teatro da camera e il teatro di massa...
De Bosio. La periferia come centro: I, 415; II, 429; III, 442 – Il taglio dei teatri di base. Con un’osservazione sui teatri stabili nati successivamente
Squarzina. Per un teatro di cultura: I, 473; II, 480; HI, 500; IV, 511
Poscritto
Gli altri anni cinquanta
Nuovi caratteri ereditari: Temporalità e perduranza culturale dei modi produttivi. Il caso della regia critica – Un’ipotesi sulla regia recente – Masca eris et ridebis semper
Indice dei nomi