Quanto conta la speranza nella vita morale del cristiano? Si può affermare che essa, nella sua fenomenologia, sia il costitutivo della Chiesa, che la mattina di Pasqua canta surrexit Christus spes mea? La stessa Chiesa che due giorni prima l'aveva visto morire sulla croce e il giorno appresso chiudere nel sepolcro ha sperato contro ogni speranza, ha visto l'invisibile e ha vinto sulla sempre ed incombente tentazione della disperazione.
Una fiaba classica dove metrica e musicalità sono il tessuto principale del suo componimento. La narrazione sviluppa temi e concetti unicamente legati all'ambiente, avvalendosi dei suoi personaggi molto caratterizzati, celebrando la natura ed il legame profondo e sacro, che ogni essere umano dovrebbe avere. Un fantasy dedicato a tutti, piccoli e grandi. Una sorta di musical virtuale, grazie a 17 QRcode dotati di musica e canzoni, che integrano la narrazione, per un intrattenimento famigliare ricco di emozioni, in un'esperienza evocativa e immaginifica unica. Musica e arrangiamenti musicali: Fabrizio Voghera. Voci e interpreti: Fabrizio Voghera e Ilaria Deangelis.
Età di lettura: da 3 anni.
Il presente volume vuole essere una guida per orientarsi nel Magistero della Chiesa universale in materia di educazione. Prendendo le mosse dal Concilio Vaticano II arriva fino ai giorni nostri con una sintesi ragionata dei pronunciamenti dei Pontefici e dei principali documenti delle Congregazioni vaticane.
Quantunque redatto in Italia, il libro vuole proporsi a un pubblico quanto meno attento a uno scenario internazionale e globale, per offrire un solido riferimento teorico a tutte le situazioni particolari che si possono creare nei singoli Stati.
Il volume si articola in una introduzione seguita da cinque capitoli: il primo tratta le motivazioni teoriche che giustificano l’azione educativa della Chiesa; il secondo prende in esame tutte le caratteristiche delle scuole cattoliche; il terzo è dedicato all’insegnamento scolastico della religione cattolica; il quarto presenta la realtà delle università cattoliche e delle istituzioni accademiche ecclesiastiche; il quinto descrive le conseguenze pastorali che possono derivare da tutta l’articolazione del settore.
«Da seminarista, volevo diventare un buon prete e basta: ero parecchio conformista. Da cappellano, mi sono accorto di quanto è vivace una parrocchia. Mi sono stupito di quali dialoghi profondi siano possibili proprio con quei giovani che, altrimenti, in chiesa non si vedono. Nella formazione degli adulti mi si è rivelata la grande differenza tra religione e fede, tra religiosità magica e fede mistica. Da parroco, ho osato dire la mia sulla situazione critica della chiesa. Da alcuni anni sono animato da un profondo desiderio di spiritualità, di esperienza personale di Dio e di silenzio». Ecco il percorso di crescita personale di Stefan Jürgens, rispecchiato in questo libro. Egli si chiede quali siano le cause profonde che mantengono tanta gente in uno stadio infantile della fede. Mostra quale identità si sviluppa camminando invece verso una fede adulta - quella fede che, anziché esigere, incoraggia: e conduce, da ultimo, alla libertà personale.
Il volume è frutto della prima giornata di studi dedicata al Magistero di Giovanni Paolo I sulla base dell'acquisizione delle fonti promossa dalla Fondazione Vaticana Giovanni Paolo I in collaborazione con il Dipartimento di Teologia dogmatica della Pontificia Università Gregoriana. In questa occasione sono state approfondite le linee maestre del Magistero di Giovanni Paolo I in una prospettiva sostanzialmente nuova data dal recupero e dal riordino delle carte dell'archivio privato di Albino Luciani e dall'edizione critica integrale dei testi e degli interventi del Pontificato. I contributi offrono un riferimento per un'attenta analisi teologico-pastorale, ecumenica, storica ed ecclesiale del Magistero di Giovanni Paolo I, che in tempo breve ha concorso a rafforzare il disegno di una Chiesa conciliare e rimane punto di riferimento nella Chiesa universale.
Il cambiamento d'epoca che attraversiamo, coinvolge pienamente il vissuto e il pensiero morale, in primis ecclesiale, sia per le persistenti sfide che l'insorgenza di nuovi problemi e connessi orizzonti pone, sia per l'acuta urgenza di nuove forme riflessive anche teologico-morali. Un momento delicato di questa transizione è l'intenso e decisivo dialogo intercorso nel postconcilio tra il Magistero e la teologia morale, che qui si cerca di seguire nel rispetto puntuale delle differenziate valenze e nel marcato sviluppo delle rispettive posizioni. È questo un locus per le prospettive identitarie future sia della disciplina teologica come dell'autentico insegnamento ecclesiale, oltre che per la presenza coerente e locutoria nella contemporaneità della fede cristiana. Il testo cerca di delineare una fruttuosa visitazione di questa complessità, senza fallaci semplificazioni, per muovere da un'impasse improduttiva, ben oltre una sommaria teologia del Magistero.
Nella piccola città Lillibella, tra casette colorate e stradine molto ordinate, un giorno nella fontana in mezzo ai giardinetti qualcosa di speciale brillò... E Lalla, incuriosita, si avvicinò! Cosa brillava così intensamente? Cosa stava per succedere?
Fiaba è la narrazione di fatti meravigliosi: fate, maghi, animali che parlano, uomini come animali, streghe, nani e orchi. Il gusto dell’abnorme e del difforme, il senso del mistero, il superamento dello spazio e del tempo, l’ abbandono ai sogni e agli incantesimi racchiusi nelle tenebre della notte, la natura come rappresentazione simbolica di stati d’ animo, tutto questo è presente ne “Le Novelle della Nonna” di Emma Perodi con una carica innovativa assolutamente originale. Ognuna diversa dalle altre, si svolgono prevalentemente tra il ‘200 e il ‘400 in Casentino, vallata attraversata dall’Arno ricca di paesi antichi e di castelli. Erano queste contrade frequentate da Dante e furono scenario di scontri fra guelfi e ghibellini che culminarono nella famosa battaglia di Campaldino nella pianura sotto Poppi (Ar). Queste storie fanno pensare a certi antichi affreschi dove spiccano in un tripudio di linee e di colori figure di santi, fraticelli e diavoli, condottieri e feudatari, dame e giullari di corte, menestrelli, cavalli “balzani” e cani sapienti. Il mondo immaginario popolare della Perodi è immensamente ricco di elementi gotici, fantasy, storici e noir e può reggere il confronto con le più celebri fiabe dei Paesi germanici, nordici e slavi considerati origine della fiaba in occidente.
Nel bosco incantato vivono tanti piccoli amici. Giocano, corrono, vanno in bicicletta e anche a scuola. Parlano molto e usano spesso le paroline magiche. E la prima parola che vogliono regalarti è BENVENUTO! Ora tuffati nelle loro avventure.
Un libro illustrato per insegnare ai bambini le parole della gentilezza: Benvenuto, Scusa, Per piacere, Buon appetito…
Piccolo dente è uno scoiattolino che vive all'interno di una quercia in una valle incantata Riceve in dono da un gufo pittore un pennello magico che ha il potere di dare vita a tutto ciò che dipinge. Oltre a tante cose belle, fiori frutti e farfalle, un giorno dà vita anche ad un drago che però inizia a distruggere tutto quello che gli sta intorno. Solo un nuovo intervento dell'amico gufo salverà Piccolo dente e tutto il suo mondo dal disastro. Età di lettura: da 5 anni.