L'autore, mentre cammina con un gruppo di pellegrini, colleziona pensieri, informazioni storiche e bibliche, preghiere e racconti in un diario che diventa anche un pellegrinaggio del cuore e dello spirito interiore nella vita di tutti i giorni. Il viaggio nello spazio e nel tempo a sua volta si fa persona. Il "Sesto Vangelo" non è un reperto archeologico ma il "testo" che ogni persona scrive nella propria vita, illuminata dal Vangelo di Gesù. È anche il filo rosso che attraversa le pagine di questo viaggio nella Terra del Santo, sui luoghi che hanno conosciuto il passaggio del Messia.
52 percorsi per 52 fine settimana da vivere a contatto con l'arte, la spiritualità e le bellezze naturali del nostro Paese. «Nelle pagine di questo libro, sono state individuate una moltitudine di mete italiane, per viaggi brevi ma significativi, in cui si possono liberamente innestare divagazioni e ulteriori mete. Ciascun percorso coincide con uno scampolo territoriale di quel meraviglioso, incredibile e ben più esteso arazzo che è il nostro Paese; e a ogni scampolo corrisponde un'unità temporale - quei due o tre giorni, per fine settimana lunghi o brevi. La scelta dell'autrice è di coniugare spiritualità e cultura o, meglio, sensibilità laica e sensibilità religiosa, ove non di rado il confine è arduo da tracciare». Così Vittorio Robiati Bendaud, nella Prefazione a questo libro che è molto più di una classica "guida" turistica: il lettore vi troverà, infatti, una vera narrazione della bellezza italiana, declinata in 52 tappe, dove poter scegliere il nostro percorso più accessibile, alla ricerca di luoghi in cui la bellezza dello spazio esteriore si coniuga con quella dell'habitat intimo, personale e, perché no?, divino e celeste. Ogni weekend è incentrato su un luogo di riferimento; su una serie di proposte di visita nei dintorni; sulle possibilità di partecipare alle celebrazioni più significative.
Il libro parla della terra di Gesù (che papa Paolo VI definì "il quinto Vangelo") della terra di Maria, di Giuseppe, degli apostoli, dei primi discepoli del Signore, la terra dove si verificarono gli eventi decisivi della nostra salvezza. Il centro della nostra fede è Gesù Cristo fatto uomo, vissuto in un determinato contesto storico-geografico che ha influito certamente sulla sua personalità e sulla sua sensibilità umana. Conoscere quindi queste coordinate ci aiuta a conoscere meglio Gesù e a interpretare più adeguatamente il suo messaggio. Collocato in questo suo ambiente, egli acquista notevolmente in concretezza, in realismo e storicità. Non tutti, forse, possono permettersi di fare realmente un pellegrinaggio in Terrasanta. A ciò viene in aiuto questo libro: offrire un pellegrinaggio "virtuale" e spirituale, che permetta di conoscere i luoghi e percorrere le varie tappe del pellegrinaggio effettuato normalmente in aereo, bus e a piedi. Il libro si sofferma pertanto in particolare sui "luoghi santi", visitati dai pellegrini di tutto il mondo, richiamando il mistero lì ricordato e richiamato da un santuario o da un monumento notevole.
«Ho scritto il diario sul Camino per tutto il tempo in cui sono rimasto solo. Da Puente la Reina in avanti ho preso appunti. Tornato a casa, nel settembre '92, ho cominciato il lavoro di redazione. È stato semplice e difficile allo stesso tempo. Difficile perché la fedeltà della memoria esige, se non serenità d'animo, almeno equilibrio interiore mentre stai scrivendo (nei ritagli di tempo, dopo il lavoro). Semplice perché è stato come ritornare sul Camino. La stesura originale, nella sua mole, riporta traccia di questo: sistemando gli appunti ho ripercorso il Camino; era come se dovessi dare conto di ogni passo, ogni sentiero, ogni luce nell'aria, ogni persona incontrata, ogni pensiero pensato. Nel marzo '94 ho chiesto a un amico di leggerlo. Alla fine mi ha detto: "Hai fatto fare il Camino anche a me, sono arrivato a Santiago: sono sfinito!"» L'augurio è che ogni lettore di questo libro giunga a fare questo medesimo Camino qui narrato: col cuore, con l'anima e col sangue.
Il Cammino per Santiago è sempre una sfida: per alcuni una sfida lanciata a se stessi; per altri una sfida alla forza della natura per come si presenta sulla strada. Per don Paolo Asolan, esso è stato, vent'anni fa, il tentativo di rispondere a ciò che il destino gli aveva strappato, con la morte del padre e nella crisi di un ruolo di sacerdote che egli sentiva di vivere in maniera quasi inerte. Santiago aveva rivelato all'autore, come egli stesso dice, «che l'esistenza non si presenta più come un problema da risolvere con le nostre sole forze ma come una strada da percorrere». C'è sempre un pellegrinaggio da compiere, ci sono esperienze da attraversare, cammini più o meno originali, più o meno dolorosi, gioiosi, gloriosi o luminosi, in tutte le nostre vite. Questo libro non è un semplice racconto di viaggio, ma il diario di un'esperienza interiore. Poiché, se c'è gente che sul Cammino scopre il mondo, la natura, la lentezza, se stesso; gente che rinasce relazionalmente dopo esperienze affettive fallimentari; gente che ritrova l'essenziale della vita, perso in esperienze lavorative matte e disperatissime (tutte cose bellissime e importanti, forse anche necessarie per avere accesso al proprio sé profondo), c'è soprattutto la decisione sempre rinnovata di un bivio da prendere, di una freccia da seguire o da ignorare, dell'interpretazione, infine, del nostro stesso significato e della direzione in cui camminiamo. La domanda sulla fine - con l'ipotesi buona che vi sia davvero Qualcuno alla fine e all'origine delle cose: di me stesso innanzitutto e poi di tutto ciò che amo - è quella da cui ancora dipende tutto il resto, la ferita che mette inquietudine dentro, la domanda che pone in cammino. Ogni giorno. Prefazione di Gianfranco Ravasi. Postfazione di Davide Gandini.
«Abbiamo forse smarrito la ragione profonda per cui davvero ci interessiamo al patrimonio culturale e alla storia dell'arte: la forza di liberazione con cui apre i nostri occhi e il nostro cuore a una dimensione "altra".» Così scriveva Tomaso Montanari, e da qui prende le mosse questo libro, che rappresenta prima di tutto l'omaggio di un toscano alla bellezza della propria regione, una terra considerata l'«Italia dell'Italia». Una terra, potremmo dire, in cui tutto è un'espressione della fede cristiana del popolo: non solo i capolavori dei tanti artisti che vi sono nati o che nei secoli l'hanno amata, anche i muri delle città e perfino le vigne e i cipressi che ammiriamo nella sua inconfondibile campagna. Antonio Socci ci accompagna alla scoperta di un luogo magico abitato da mistici, poeti, pensatori, mercanti, artisti, banchieri, artigiani e contadini: quei «maledetti toscani» così rissosi, ma tutti, santi e peccatori, con la stessa fede (e lo stesso stupore) di fronte a Dio che si è fatto carne ed è «venuto ad abitare in mezzo a noi». E con la stessa tenerezza verso la Madre di Dio. Con una guida d'eccezione, passeggeremo fra le vie di Firenze, Pisa, Lucca e Siena, andando alla ricerca del lato più autentico della Grande Bellezza, troppo spesso trasformata in un immenso emporio delle meraviglie, in un luna park preso d'assalto da centinaia di turisti. Al contrario, nelle pagine di questo libro, che sono passi di un pellegrinaggio, ci sarà concesso il tempo di osservare, contemplare, ascoltare, toccare e assaporare, come si fa con un buon vino.
Un percorso narrativo e spirituale (con illustrazioni al tratto) che ripercorre il cammino ideale di ogni visitatore, viaggiatore e pellegrino in Terra Santa. Prendendo spunto dalla vita pubblica di Gesù, l'itinerario prende le mosse dal deserto attraverso la Galilea (Nazaret, Cafarnao e la regione del lago di Tiberiade) fino a Gerusalemme. L'approccio semplice e divulgativo aiuta il lettore a riscoprire passo dopo passo il messaggio dei quattro Vangeli.
In questo libro il Card. Tarcisio Bertone ha scelto alcune tra le numerose omelie e meditazioni proposte ai fedeli, riguardanti soprattutto quei Santuari di varia natura, storia e spiritualità, dove è stato invitato a interpretare e trasmettere la Parola di Dio, perché i fedeli possano attingere spunti di conversione, di santificazione, e sostenere così un percorso di vita conforme al Vangelo. Prefazione di Suor Yvonne Reungoat, Superiora Generale F.M.A. Postfazione di fr. François-Marie Léthel O.C.D.
La presente guida della Terra Santa si distingue dalle comuni guide turistiche per il suo scopo prevalentemente biblico senza trascurare che per parecchi secoli questa terra fu anche la sede di ferventi popolazioni cristiane e di fiorenti comunità monastiche. Così pure, a servizio dell'ecumenismo, essa si preoccupa di informare sulle attuali minoranze cristiane, sull'ebraismo, in continuità con l'Antico Testamento, e sull'islamismo. Lo scopo biblico appare fin dall'inizio nella indispensabile Introduzione dove la storia della salvezza è anche, necessariamente, una geografia della salvezza. A chi, senza conoscere la Bibbia, percorre la Terra Santa, ne rimangono sconosciuti i valori più suggestivi. Perciò questo libro è non solo un sicuro compagno di viaggio, ricco dell'esperienza di numerose escursioni e del frutto di studi severi, ma anche come un continuo invito a leggere la Bibbia con frequenti riferimenti ai passi biblici e specialmente i numerosi passi biblici riferiti per esteso, sia nelle località minori toccate dagli itinerari, sia per le località maggiori descritte in modo esauriente e collocate in ordine alfabetico nella terza parte. Questa guida rende quindi più immediato l'ascolto della Parola di Dio durante le escursioni. (Mons. Enrico Galbiati)
Non vi era necessità di un'altra Guida di Terra Santa. Ma questa è nata così, semplicemente, mettendo insieme ricordi, sensazioni, emozioni, in una parola ciò che il cuore ha conservato dopo decine e decine di viaggi. Una Guida dove trovano casa i commenti ad alcuni passi del Vangelo che puntellano, come solida luce, il lento incedere su questa terra antica e sempre nuova, immersi in un'atmosfera così densa e pesante perché carica di preghiere. Una Guida per potersi perdere, magari tra isuq dei quartieri arabi, il modo migliore per conoscere cose nuove e infine per ritrovarsi. Una Guida da leggere anche senza dover partire, o magari quando si è tornati e si sono lasciati decantare gli occhi e il cuore. Perché l'autentico pellegrinaggio in Terra Santa comincia quando si è rientrati a casa.
Queste pagine sono una vera e propria guida perché il pellegrino, che si metterà sui passi fisici di santa Bernadette Soubirous per giungere a Lourdes dinanzi alla Grotta di Massabielle, possa vivere un itinerario spirituale. A rendere ricca la proposta: una serie di testi di meditazione, itinerari di cammino nei luoghi di pellegrinaggio a Lourdes, una riflessione sui segni specifici di Lourdes e una serie di celebrazioni da vivere nel santuario in forma personale o di gruppo. La particolarità: questa guida è quasi uno scritto di Bernadette; accompagna il pellegrino alla scoperta dei suoi luoghi e soprattutto dei messaggi delle apparizioni di "Notre Dame".
Il volume curato da don Paolo Gessaga accompagna i passi del pellegrino lungo i percorsi del Cammino francescano della Marca, fornendo informazioni indispensabili sulle varie tappe, intrecciandole a episodi della vita del santo, ma soprattutto aiutando il lettore a entrare nella spiritualità dei luoghi attraversati, per viverli in pienezza e gustarli con la giusta calma. Perché anch'egli possa camminare danzando, sull'esempio di san Francesco d'Assisi e di tutti i santi pellegrini. «Sono molti i santi che sono stati pellegrini e che sono oggi punto di riferimento di itinerari che permettono di approfondire la spiritualità di ciascuno di essi. Tra tutti, però, si distingue in modo inequivocabile san Francesco d'Assisi. Egli non fu un semplice santo pellegrino, ma un uomo che trasformò il cammino in una danza.» (don Samuele Marelli)