Albino Luciani, papa con il nome di Giovanni Paolo I, è il quinto pontefice del XX secolo a salire agli onori degli altari. Ma chi era il patriarca di Venezia che fu papa per trentatré giorni (dal 26 agosto al 28 settembre 1978), suscitando interesse e simpatia non solo tra i cattolici? E cosa resta del suo pontificato? A rispondere sono sei autori, con scritti che tra l'altro indagano la presenza di Luciani (e di molti papi immaginari, ma non troppo) nella letteratura e nel cinema. I testi sono di quattro storici (Sylvie Barnay, Roberto Pertici, Gianpaolo Romanato e Giovanni Maria Vian), dello scrittore Juan Manuel de Prada e del critico cinematografico Emilio Ranzato.
Nella storiografia recente si è affacciata l'ipotesi che la lotta per le investiture sia la prima rivoluzione dell'Occidente: una forzatura dovuta all'ennesimo uso analogico o metaforico di un'espressione a effetto oppure davvero nel secolo XI si verificarono cambiamenti epocali e repentini tali da smentire l'idea che le rivoluzioni siano un prodotto solo della modernità? La lotta tra papi e imperatori per il controllo delle nomine ecclesiastiche fu solo uno dei molti conflitti che sconvolsero l'Occidente dopo l'anno Mille. Mentre il ruolo centrale del papato, nuove forme di vita religiosa e il celibato del clero ridisegnarono il volto della Chiesa, la desacralizzazione del potere politico sancì infatti la separazione tra spirituale e temporale e insieme con essa la nascita della specificità dell'Occidente. Fu una rivoluzione letteralmente inenarrabile per i suoi protagonisti, costretti a nasconderla sotto il velo del ritorno al passato, della riforma.
Il volume tratta di una figura tra le più importanti del mondo ebraico italiano ed europeo, Tranquillo Vita Corcos, rabbino e medico attivo a Roma tra fine Seicento e primi decenni del Settecento. Stranamente trascurato dalla storiografia sull’ebraismo, Corcos si muoveva abilmente tra le relazioni intrecciate con membri illustri della politica e della cultura romana e italiana – papi compresi –, e quelle con le comunità ebraiche europee, che si rivolgevano a lui come a una indiscutibile autorità. Il personaggio, la vita e le opere di Corcos rinviano a una serie di tematiche storiografiche che illumina il contesto storico-culturale, non solo ebraico, dell’Italia e dell’Europa tra XVII e XVIII secolo e chiarisce quale fu la natura, essenzialmente negoziale, dei rapporti tra ebrei e cristiani ma anche la loro trasformazione nel tempo. Quella esercitata indefessamente da Corcos, politico avveduto, intellettuale complesso, attratto dalla Kabbalah e dal sabbatianesimo, fu davvero un’“arte della mediazione” pur all’interno di una strenua difesa dell’identità ebraica. Siamo di fronte a un personaggio razionale e aperto e a uno sforzo di dialogo e di conciliazione che non impediva però il ricorso a più dure proteste e denunce rivolte agli stessi pontefici per difendere gli ebrei da preconcetti e accuse, come quella, temibilissima, di omicidio rituale.
Nel periodo tra le due guerre mondiali la Santa Sede ridisegna una sua nuova internazionalizzazione. Il neointransigentismo conservatore di Pio XI "sprovincializza" definitivamente i cattolicesimi nazionali e guarda oltre i confini europei. Le nuove vie diplomatiche, infatti, non si esauriscono nei complicati rapporti con il fascismo e il nazismo. Il pontificato di Pio XI colloca la dimensione internazionale del Vaticano in un intrinseco rapporto con le grandi mutazioni che seguono la Grande guerra, la Rivoluzione russa e il cosiddetto "americanismo". La Chiesa di Roma non si limita alla condanna religiosa del comunismo, ma parte da essa per valutarne la grande pericolosità anche sul piano della politica internazionale. I gesuiti sono gli ideologi e i tessitori della ferrea battaglia contro il comunismo ateo. Mentre gli Stati Uniti cominciano a diventare preziosi interlocutori del Vaticano, anche grazie alla sintonia della Dottrina sociale con le politiche sociali introdotte da Roosevelt. Le ricerche presenti nel volume, oltre a utilizzare diversificate fonti internazionali, valorizzano nel modo più proficuo il fondo dell'Archivio Segreto Vaticano relativo al pontificato di Pio XI.