Attraverso le parole del cardinale Carlo Maria Martini e don Sergio Gianelli (per molti anni direttore della Fondazione diocesana per gli Oratori Milanesi), si delinea in questo volume l'affascinante percorso dell'oratorio. La «passione intelligente» di Martini e Gianelli può ancora oggi illuminare il cammino dell'oratorio presente e futuro, come testimoniano le loro stesse parole e le numerose interviste raccolte dal curatore del volume tra chi li ha conosciuti.
Papa Francesco, in questa lettera apostolica, si sofferma sulla esemplare figura di Francesco di Sales e sui suoi insegnamenti, a quattrocento anni dalla morte del santo vescovo. Dalle sue riflessioni sull'amore di Dio, il Papa trae spunto per sollecitare atteggiamenti di rinnovamento nella Chiesa e porre nuovi interrogativi, che l'arcivescovo Mario Delpini raccoglie nella sua Prefazione.
Scrive papa Francesco: «È quanto ci attende come compito essenziale anche per questo nostro passaggio d'epoca: una Chiesa non autoreferenziale, libera da ogni mondanità ma capace di abitare il mondo, di condividere la vita della gente, di camminare insieme, di ascoltare e accogliere. È quello che Francesco di Sales ha compiuto, leggendo, con l'aiuto della grazia, la sua epoca. Perciò egli ci invita a uscire da una preoccupazione eccessiva per noi stessi, per le strutture, per l'immagine sociale e a chiederci piuttosto quali sono i bisogni concreti e le attese spirituali del nostro popolo. È importante, dunque, anche per l'oggi, rileggere alcune sue scelte cruciali, per abitare il cambiamento con saggezza evangelica».
Nel presente volume sono pubblicate le cinque relazioni (riviste e ampliate) tenute il 30 maggio 2019 durante il Convegno organizzato dal Capitolo Metropolitano di Milano per onorare san Paolo VI in seguito alla canonizzazione del 14 ottobre 2018. In particolare sono stati volutamente messi a fuoco alcuni aspetti che hanno caratterizzato gli otto anni di episcopato milanese dell'arcivescovo Giovanni Battista Montini, dal 6 gennaio 1955, quando fece il suo ingresso solenne nella diocesi ambrosiana, fino al 21 giugno 1963, quando venne eletto papa. Troppo spesso, in maniera forse semplicistica, l'episcopato milanese di Montini è stato interpretato come una specie di apprendistato in vista del futuro ministero di Sommo Pontefice; in realtà furono anni nei quali l'arcivescovo Montini dispiegò e maturò doti non comuni dal punto di vista pastorale, dottrinale, organizzativo e culturale. I contributi qui raccolti mettono in evidenza alcuni aspetti di tale fecondo episcopato milanese: la grande Missione di Milano del 1957, con le sue intuizioni di carattere pastorale; il rapporto con il Duomo, la cattedrale, con i risvolti di carattere ecclesiologico che ne derivano; l'attenzione alla carità sociale in un momento storico di grandi cambiamenti; il rapporto con gli scrittori e con gli artisti, dove si manifestò la finezza culturale dell'Arcivescovo nel saper intrattenere e approfondire innovative relazioni con il mondo della letteratura e dell'arte.
Le pagine che seguono intendono offrire una trattazione sicuramente non esaustiva, ma non scevra di spunti originali, sugli sviluppi dei fenomeni religiosi focalizzati in senso spazio- temporale sull'Italia, un "insieme geografico, indicato con termine univoco dopo il XIII secolo", caratterizzato da una netta omogeneità cristiana , ma anche da una frammentazione ecclesiastica, dall'assenza di uniformità nel suo sviluppo storico, da originalità regionali molto marcate.
Paolo VI parla ancora oggi all’uomo, alla Chiesa e al mondo. La sua incisiva parola conserva inalterata la forza di interpellare le coscienze, consolare i cuori e illuminare il cammino dei discepoli di Gesù.
Alcuni sacerdoti Oblati diocesani riflettono sulla figura dell’Arcivescovo di Milano, diventato Pastore della Chiesa universale e ora associato alla comunità dei santi, mettendo in rilievo i tratti principali della sua testimonianza. Incontriamo così Montini come l’uomo ricco di doni di Dio e di virtù; l’innamorato di Cristo; l’orante che ci regala stupendi testi di preghiera; il pastore che ama appassionatamente la Chiesa e la serve con piena dedizione; il padre proteso all’incontro con i “lontani”, al dialogo ecumenico e alla promozione della pace; l’apostolo che sprona il popolo di Dio, e specialmente gli amati sacerdoti, a intraprendere nuove vie per la missione evangelizzatrice della Chiesa nel mondo.
Il volume offre una valida testimonianza circa gli sviluppi dei fenomeni religiosi focalizzati in senso spazio-temporale in Italia, un insieme geografico indicato con un termine univoco dopo il XIII secolo.
Una terra caratterizzata da una netta omogeneitaÃÄ cristiana, ma anche da una frammentazione ecclesiastica, dall ºassenza di uniformitaÃÄ nel suo sviluppo storico, da originalitaÃÄ regionali molto marcate.
"La formazione della donna negli scritti e insegnamenti di Elena da Persico Una raccolta inedita di scritti di Elena da Persico (1868-1948), giornalista, scrittrice e politica italiana, promotrice di opere sociali a favore delle donne e fondatrice dell'istituto secolare le Figlie della Regina degli Apostoli. Dichiarata Venerabile dalla Chiesa. Il volume è suddiviso in due parti: nella prima Carmela Tascone riporta e commenta brani tratti dalla rivista “L?Azione Muliebre”, che la da Persico diresse dal 1904 al 1948, affrontando varie tematiche, perlopiù incentrate sull’importanza della formazione della donna; nella seconda Dora Castenetto propone una selezione di scritti rimasti fino a oggi inediti e destinati alla formazione delle Figlie della Regina degli Apostoli. Chiude il volume una breve nota biografica."
Un viaggio dentro un sogno che si va realizzando, anche oltre le aspettative di chi lo aveva concepito. Il racconto di oltre sessant’anni di vita della Fondazione Don Carlo Gnocchi con lo sviluppo delle sue molteplici attività. Un’opera poderosa, a servizio delle persone più fragili di ogni età, “sognato” dallo stesso don Gnocchi nella gelida steppa russa, nel sacrificio innocente dei suoi amici alpini e nel ricordo degli affetti lontani. L’ampiezza e la qualità dei risultati raggiunti fanno della Fondazione uno dei maggiori protagonisti del mondo del non-profit, punto di riferimento di un nuovo welfare e bussola di riferimento per la costruzione dell’umana convivenza.