La teologia sacramentaria è un territorio di intricati incroci disciplinari: liturgia, dogmatica, storia, filosofia. In questo volume si raccolgono più voci di specialisti che, nella pluralità degli approcci, indicano itinerari metodologici per orientarsi.
Il sacramento della penitenza appartiene al difficile sentiero del prendersi cura senza promettere ciò che non si può mantenere. Una celebrazione efficace, tuttavia, solo raramente trova strutturazioni organizzate che possano fungere da riferimento. Occorre invece prendere atto che la teologia, da sola, non può più dire oggi efficacemente che cosa sia un sacramento come la penitenza e quali implicazioni abbia nel vissuto delle persone limitandosi agli strumenti che impiegava in passato. Neppure si può desumere il significato di assunti teologici esclusivamente dall'antropologia, che era l'obiezione classica di fronte al metodo trascendentale. È necessario ripensare un metodo che sappia far dialogare discipline diverse, senza fonderle o assimilarle.
Atti della due giorni di studi sul Sacramento della Penitenza nel bicentenario della Ricostituzione della Compagnia nella Chiesa universale. Riflessioni su uno degli aspetti più intensi del ministero sacerdotale, con una particolare attenzione al versante antropologico del Sacramento della Riconciliazione tenendo sullo sfondo l'esperienza umana e spirituale vissuta da S. Ignazio e fissata negli Esercizi Spirituali. Pur indirizzandosi soprattutto all'area della spiritualità gesuitica, la ricerca interessa direttamente l'ambito pastorale e in particolare il ministero dei Confessori e dei Formatori.
Sinodo "approssimato" significa la coraggiosa pratica di un "pensiero incompleto e aperto". La Chiesa non solo "si approssima" alla storia dei soggetti legati da matrimonio, ma sa di dover intervenire "per approssimazione", con uno stile di vicinanza appassionata e di discernimento accurato. Le famiglie felici e quelle infelici hanno una storia, che deve essere riconosciuta e che non può essere retrodatata solo in chiesa. Ne deriva l'esigenza "pastorale" di traduzione e di trascrizione delle concezioni medioevali in un nuovo contesto.
L'inedita relecture che Braulik offre del rapporto tra il salterio ebraico e la liturgia cristiana ci fa ripensare non solo la liturgia delle ore, ma anche i motivi biblici della celebrazione eucaristica nonchè la sacramentalità dell'Antica Alleanza.
Bisogna distinguere, nel matrimonio cristiano, "ciò che non muore, e ciò che può morire". Per farlo occorre salvaguardare la tradizione con una coraggiosa riformulazione della dottrina della indissolubilità, che salvi la sostanza del depositum fidei, ma ne modifichi la disciplina. Papa Francesco ha dichiarato di volere una pastorale matrimoniale "intelligente, coraggiosa, piena d'amore". La relazione di W. Kasper al Concistoro ha impostato seriamente una risposta per l'accesso alla confessione e alla comunione dei fedeli divorziati risposati. Rimane la esigenza di un diverso riconoscimento delle nuove unioni, che non sia in contraddizione con la parola di Dio.
Atti del IV seminario specialistico in teologia sacramentaria. L'esperienza del corpo celebrante", corpo del Signore, del ministro, dell'assemblea, suggerisce una via di accesso al mistero ed alla sacramentaria, indicando nella fenomenologia una risorsa per il lavoro teologico. "
La tradizione greca ha sempre visto in alcuni passi del Vangelo di Matteo (5,32; 19,9) la prova che il Signore ha permesso le seconde nozze dopo il ripudio della moglie a motivo di «porneia» (adulterio). Tutta la prassi greca del divorzio, segnata dallo spirito dell'economia, nasce dalla convinzione che il matrimonio può essere distrutto nella sua realtà dall'agire dell'uomo, a cominciare dalla porneia. Ciò che Dio unisce non deve mai essere separato. Il peccato tuttavia può ferire questo comandamento del Signore determinando irreparabili situazioni di fallimento.
Il volume presenta le quattro lezioni tenute dal prof. Gerd Theissen il 26 Aprile 2012 presso la Specializzazione dogmatico-sacramentaria del Pontificio Ateneo S. Anselmo. Nel caleidoscopio di questi testi emerge al meglio la fruttuosità e la poliedricità dell'approccio theisseniano per la riflessione ecumenica sui sacramenti, muovendo dal dialogo aperto con il mondo secolare e con la scienza moderna, p.e. la semiotica e la scienza cognitiva della religione.
Questo Terebinto prende per mano e accompagna, passo dopo passo, alla scoperta del rito con il quale la Chiesa celebra il sacramento del Battesimo, introducendo alla piena comprensione del suo valore e significato. La liturgia offre la novità e la bellezza della vita cristiana che, nella celebrazione del Battesimo, ha il suo inizio. La riflessione prende spunto da svariati interventi di Benedetto XVI sul Battesimo che vengono ripresentati in modo semplice e sintetico. Può essere uno strumento utilissimo per genitori e padrini in occasione del Battesimo.
Mentre tutti parlano del simbolico, questo libro enfatizza, invece, la passione del tocco empatico e della prossimità immediata. Da una fondamentale rilettura affettiva della realtà sacramentale nasce così un ottimo vademecum iniziatico al pensiero sequeriano.
Il volume raccoglie gli Atti del Seminario specialistico in Teologia sacramentaria organizzato dall'Istituto Teologico di Ancona nel 2010.