Il volume fornisce gli strumenti utili ai negoziatori o ai soggetti coinvolti in dispute per giungere a soluzioni soddisfacenti. Dopo aver proposto i concetti necessari per delineare le arene negoziali, si discute il ruolo delle differenze individuali, di genere e di stile caratterizzanti i partner al tavolo negoziale. Vengono analizzate le strategie comunicative per promuovere risposte emotive conciliative e per esplorare nuove soluzioni. Sono anche messe a fuoco le trappole cognitive e proposti suggerimenti per limitarne gli effetti e si evidenzia come nelle negoziazioni in arene internazionali sia importante cogliere gli schemi culturali dei partner. Infine, un aiuto alla negoziazione è offerto da una originale e innovativa applicazione della "teoria del nudge".
Con il rapido aumento delle aspettative di vita, la quantità di persone che vivono abbastanza a lungo da essere affette da Alzheimer e da altre forme di demenza è cresciuta in maniera significativa. Questo comporta che un numero sempre maggiore di figli adulti si occupi di genitori che stanno perdendo la memoria e la capacità di rapportarsi con il mondo. Questo libro si concentra sulla dimensione onnipervasiva della malattia nelle persone che cercano di gestire un parente affetto da demenza. È stato concepito per aiutare ad affrontare la nuova situazione in cui si trova la famiglia, con l'obiettivo di riconsiderare il ruolo di chi si prende cura, in modo da ridurre lo stress e fornire un aiuto migliore al paziente, cercando al tempo stesso di non compromettere la qualità della vita di tutto il nucleo familiare. Con competenza e precisione gli autori hanno scritto un libro utile sia ai familiari e ai caregiver di persone con demenza sia agli operatori specialisti del settore.
Storia e critica dell'opinione pubblica ("Mutamento di struttura della sfera pubblica", nel titolo originario), uscita nel 1962, è stata la prima importante opera di Jürgen Habermas, divenuta ormai un classico, che permette di comprendere la genesi e le trasformazioni della sfera pubblica politica dall'epoca borghese sino alla crisi del suo carattere emancipatorio nel corso del Novecento. Seppur il concetto di sfera pubblica - inteso in senso normativo, critico e applicativo - sia rimasto il filo rosso che accompagna l'intera sua opera, Habermas ritorna oggi a interrogarsi sul radicale mutamento strutturale prodotto da Internet e dai social network, così come sulle tendenze della comunicazione pubblica nel contesto del nuovo ecosistema mediale, ibrido, decentrato e reticolare.
Le crisi globali mettono in discussione il futuro dell'umanità. Pandemie, catastrofi climatiche, guerra, crisi energetica, ci rivelano che viviamo in un mondo interdipendente. Se avremo un futuro, sarà un futuro planetario. Preparare questo futuro chiede un radicale cambiamento di prospettiva, che prenda congedo dal paradigma della semplificazione, e muova verso un pensiero delle connessioni e delle relazioni, verso un pensiero della complessità: l'unico adeguato ad abitare un mondo in cui tutto è connesso. Senza tale cambiamento di paradigma, continueremo a entrare nel nuovo secolo indietreggiando e tarderemo a divenire ciò che siamo: una comunità di destino planetaria.
Quello dell'amicizia è un tema fondamentale: riguarda ciascuno di noi. L'amicizia è infatti un vitale rapporto con il prossimo, capace di innescare un dialogo che ci trasforma reciprocamente. È una miracolosa fonte di gioia ma anche un equilibrio fragile, da tutelare. La relazione non esclude la solitudine, che anzi si trova al cuore dell'amicizia. I rapporti amicali non sono poi tutti uguali: mutano nel tempo, a seconda delle diverse età della vita, del genere, dei caratteri, delle condizioni esterne, familiari, sociali e storiche. L'amicizia, non ultimo, ha risonanze in psichiatria, tanto più in una situazione post-pandemica, ed è alla base della cura. Grandi pensatori, poeti e scrittori accompagnano Eugenio Borgna in questa riflessione a tutto campo sul sentimento di amicizia: Friedrich Nietzsche, Emily Dickinson, Rainer Maria Rilke, Thomas Mann e Antonia Pozzi, fra gli altri, prestano le loro parole per coglierne meglio il senso e il valore.
In "Diversi" il primatologo di fama mondiale Frans de Waal trae spunto da anni di osservazioni sul comportamento degli esseri umani e degli altri animali per dimostrare che, nonostante esista un collegamento tra genere e sesso biologico, la biologia non avalla automaticamente i tradizionali ruoli di genere presenti nelle società umane. Avvalorando le sue tesi con riferimenti agli scimpanzé e ai bonobo, de Waal mette in dubbio le convinzioni ampiamente diffuse su mascolinità e femminilità e le opinioni comuni su autorità, leadership, legami filiali e comportamenti sessuali. Nelle comunità di scimpanzé il maschio è dominante e violento, mentre tra i bonobo è la femmina a prevalere e la società è relativamente pacifica. Nelle due specie il potere non è limitato a un genere ed entrambi i sessi mostrano vere capacità di leadership. Con umorismo, chiarezza e sensibilità, il libro amplia la discussione sulle dinamiche di genere nelle società umane, promuovendo un modello inclusivo capace di abbracciare le differenze, invece di cercare di negarle.
Razzismo, sessismo, eterosessismo e altre forme sottili di oppressione rimangono relativamente invisibili e sono potenzialmente dannose per l'autostima e la qualità della vita dei membri dei gruppi emarginati della società. Il testo presenta un'introduzione al concetto di microaggressioni, ne classifica le tipologie e offre soluzioni per porre fine alle microaggressioni a livello individuale, di gruppo e di comunità. Gli autori, noti esperti dell'argomento, ne esplorano le conseguenze psicologiche sia sui microaggressori sia sui bersagli. Gli autori discutono argomenti come la ricerca e l'esplorazione delle microaggressioni nel campo dell'educazione, l'individuazione delle migliori pratiche di insegnamento dell'argomento e la loro comprensione nei contesti della consulenza. Ogni capitolo si conclude con una sezione chiamata "direzioni future" che fornisce linee guida, e interventi progettati per contribuire a rendere la nostra società libera dalle microaggressioni.
Da sempre abbiamo cercato di avere più cibo, più indumenti, più strumenti. Poi il mondo è diventato ricco e complesso. Inizia il tempo delle sottrazioni in filosofia, nelle scienze cognitive, nelle arti e nell'architettura, nell'economia. Ma il lungo passato continua a pesare ed è difficile adottare uno stile sottrattivo. Paolo Legrenzi evidenzia qui la storia dell'affermarsi delle sottrazioni buone, cioè razionali, convenienti e produttive, e i pericoli insiti nelle sottrazioni cattive, cioè semplicistiche, ingannevoli, fuorvianti. Si esaminano poi le buone pratiche della sottrazione, quando il meno diventa più, per esempio nell'educazione, dove spesso si tratta di eliminare atteggiamenti spontanei che ci portano fuori strada. La sottrazione può essere ostacolata da emozioni come il senso di perdita ma si rivela benefica nella soluzione di un gran numero di problemi.
Dal gennaio del 2020, una nuova peste ha attraversato il mondo, negando sicurezze che sembravano acquisite da tempo, e per sempre. All'improvviso, ci siamo trovati in balia di un nemico sconosciuto, esposti alla minaccia di un "niente" inafferrabile. E siamo stati colti da paure ormai dimenticate. A queste paure torna Roberto Escobar, ritrovandole e rielaborandole nelle cronache, nelle testimonianze e nelle opere letterarie e filosofi che di chi delle pesti ha sofferto secoli e millenni prima di noi. E riscoprendo in esse i nostri stessi sentimenti, i nostri autoinganni, la nostra speranza. La lettura di Far fronte all'ombra è un cammino attraverso parole e immagini del passato che possono orientarci nel presente: un viaggio verso la consapevolezza che al "niente" delle pesti possiamo contrapporre il "tutto" del nostro coraggio quotidiano e della nostra solidarietà.
La bicicletta è un invito alla lentezza, alla noncuranza, al sentire che si è vivi. Pedalando ci si immerge negli odori, nei paesaggi, nei suoni circostanti: il tempo e lo spazio ritrovano il proprio fascino. Da secoli la bicicletta accompagna i movimenti sociali. L'entusiasmo dei primi decenni si è protratto fi no agli anni Cinquanta, quando ha avuto inizio un'eclissi della bicicletta, in seguito alla saturazione di città e strade a causa della circolazione automobilistica. Oggi, la passione per le due ruote accomuna classi sociali e tipi umani differenti. Intrecciando spunti sociologici con storie di ciclismo e dei suoi miti, Le Breton mostra come la bicicletta sia divenuta un emblema dell'ecologia politica, mentre si rafforza la consapevolezza dell'impatto distruttivo delle automobili sul paesaggio urbano.
Otto Kernberg è il più famoso psicoterapeuta del mondo. Per la prima volta fa qui il bilancio della sua vita e spiega, arricchendo il dialogo con avvincenti storie di pazienti, cosa sono le malattie psichiche e come le si cura. Parla poi di princìpi, di Dio e della vita eterna. Ancora, la sua avventurosa fuga da Vienna, dai nazisti e infine la sua carriera negli Stati Uniti. A poche centinaia di metri dalla Trump Tower, a New York, il più rinomato esperto di narcisismo si esprime anche su Donald Trump. Con le parole di Manfred Lütz: "Kernberg poteva attingere dai suoi oltre 65 anni di esperienza come psicoterapeuta. Cosa ha davvero senso e cosa ne è privo nella psicoterapia, queste sono domande a cui difficilmente qualcuno potrebbe rispondere in maniera più competente di Otto Kernberg".
Qualunque cosa possiate pensare, il progresso dell'umanità sta rallentando sin dall'inizio degli anni Settanta. I tassi di natalità e produttività sono scesi durante le ultime generazioni, e con essi, fatto sorprendente, anche il ritmo dell'innovazione tecnologica. Ma è davvero un problema? Danny Dorling, mentre sostiene che i rapidi passi in avanti del recente passato hanno portato alla guerra su ampia scala e a una mostruosa disuguaglianza, accoglie con favore l'attuale rallentamento in quanto periodo pieno di promesse e avanzamento verso la stabilità. Nel suo nuovo saggio, Dorling ci mostra come la nuova era della decelerazione ci regali l'occasione di stabilizzare l'economia, aumentare l'uguaglianza e imporre uno stop a ulteriori danni ambientali. Non stiamo andando verso l'utopia, sostiene l'autore, però potremmo finire per vivere una vita migliore.