Vincitore nel 2005 del premio per le pubblicazioni nell'ambito della psicologia e delle scienze cognitive indetto dall'Association of American Publishers,"Sweet Dreams" è il testo in cui Dennett mostra come la filosofia finisca spesso per ostacolare lo sviluppo di una scienza della coscienza. Con l'ironia che lo contraddistingue, l'autore passa in rassegna molti dei più noti argomenti filosofici, smontandoli passo dopo passo sulla scorta sia delle conquiste delle scienze cognitive sia della sua capacità di sfruttare gli esempi, che possono riguardare trucchi di carte o dollari fittizi, per convincerci che la coscienza non è un "mistero" da sacralizzare ma un oggetto da indagare scientificamente.
Il volume raccoglie i contributi originali dei principali studiosi italiani nel campo della ricerca in psicoterapia. La comunità di ricercatori italiani si dà un appuntamento unitario e dialoga con i principali modelli di ricerca internazionali. Gli argomenti trattati: aspetti generali della ricerca in psicoterapia, principali costrutti e strumenti di misurazione, modelli di intervento clinico, e una bibliografia di oltre 2000 voci fanno di questo volume un testo completo e aggiornato sull'argomento e lo candidano a essere un riferimento per clinici e ricercatori.
L'infinito si è rivelato una delle nozioni più stimolanti del pensiero umano: matematica, logica, fisica ma anche religione e arte. Per un poeta che si compiace di naufragare in quell'immenso mare, centinaia di rigorosi scienziati si sono battuti per eliminare l'infinito dal contesto della conoscenza. Ma, come mostra l'attuale dibattito circa il nostro Universo, la questione "finito o infinito" non è stata ancora risolta e le varie risposte possono condurre a esiti davvero imprevedibili.
La filosofia è oggi chiamata a un compito antico: quello di affiancarsi alle terapie del disagio diffuso, anzi di precederle in una relazione non medicalizzata e dunque non terapeutica. Ma cosa potrà significare in questo caso "cura" e ci sarà davvero uno spazio sociale per una simile pratica filosofica? Questo libro analizza luci e ombre del fenomeno: non si tratta di rifiutare la consulenza filosofica ma di evitare il rischio di una banalizzazione della filosofia stessa, producendo invece uno sprone verso l'esercizio pratico e la concretezza, il che non è certo poco.
Vittorio Benussi, esponente di spicco della scuola psicologica di Graz e fondatore della scuola di psicologia di Padova, è stato uno psicologo sperimentale. Questo volume presenta i principali lavori italiani di Benussi, composti dopo il suo trasferimento a Padova nel 1918: le ricerche di "analisi psichica reale" sulle allucinazioni, sui sogni, sul "sonno base" tutti esempi di un approccio sperimentale a una concezione dinamica della vita psichica di tipo freudiano. Proporre oggi un'edizione critica degli scritti di Benussi significa invitare al confronto con uno psicologo geniale, la cui modernità può essere finalmente riconosciuta.
Vengono presentati in questo volume i saggi, pubblicati da Mary Ainsworth dal 1962 al 1991, che hanno rivoluzionato il modo in cui gli psicologi concepiscono l'attaccamento del bambino ai suoi caregiver e le relazioni affettive profonde caratteristiche di ogni età. Come filo conduttore emerge la classificazione dei modelli di attaccamento del bambino in base alle risposte mostrate a casa e nella "Strange Situation", una procedura sperimentale oggi diffusamente utilizzata nella valutazione dell'attaccamento.
Da "La psicologia dal 1850 al 1950" a "Archeologia di una passione", questa selezione di testi, interviste e conferenze di Michel Foucault, un maestro del pensiero del Novecento, restituisce al lettore italiano uno dei grandi assi della sua riflessione: l'interrogazione sull'enigma della follia e sui meccanismi di definizione del potere psichiatrico. In oltre trent'anni di ricerche appassionate e di lavoro febbrile, al centro delle preoccupazioni teoriche e politiche di Foucault è stata l'indagine su quell"'Homo psychologicus" che altre epoche e altre culture non avevano mai conosciuto e in cui noi oggi riconosciamo la nostra verità.
Pubblicazioni da rotocalco ci propongono grammatiche del benessere e della salute e dicono di attingere dall'antica sapienza dell'Oriente. Non è così. La filosofia del vivere della saggezza cinese, che l'autore promuove, svela gli elementi di una forma diversa di comprensione della realtà, che non ha bisogno di indicare come scopo la felicità. La formula che ricorre nel pensiero della Cina antica dice che si deve nutrire la vita: il Saggio nutre il suo soffio-energia in modo che si conservi il potenziale vitale, cioè la disponibilità agli incitamenti che non cessano di provenire dal mondo, senza illusioni di eternità e senza dover cercare un Senso e un Fine, i grandi fantasmi che ossessionano l'immaginario dell'Occidente.
La figura e l'opera di Lessing consentono ad Hannah Arendt di delineare una teoria delle emozioni, in particolare dell'amicizia, e di proporre un'interpretazione dell'idea di "umanità in tempi bui" ancora fortemente attuale. Questo saggio uscirà nell'anno del centenario della nascita di Hannah Arendt e costituisce un'introduzione ai temi e alle esperienze fondamentali della grande pensatrice.
Il Rinascimento, presentato abitualmente come l'età dell'emergere del sapere scientifico, è anche "tempo di maghi" un tempo che proietta la sua ombra persino su quest'epoca, così razionale e disincantata, ma che pure conosce miracoli e oroscopi, fatture e filtri d'amore. Paolo Rossi, storico della scienza italiano, mostra come l'impresa scientifica abbia liberato la tecnica da ogni ipoteca magico-prodigiosa, anche se la tentazione del magico è ancora oggi in agguato.
Michael Dummett, filosofo analitico, presenta qui le sue idee più recenti sui temi metafisici del realismo e della filosofia del linguaggio. Dummett è ben noto per essere un sostenitore dell'antirealismo, che caratterizza approssimativamente la verità come ciò che si è in grado di conoscere. Gli eventi del passato e gli asserti su di essi sono test cruciali della posizione antirealista. Questi saggi proseguono e incrementano il lavoro di Dummett.
Può capitare di non riconoscersi allo specchio o di sentirsi come se si stessero guardando le sequenze del film della propria vita. Sono alcuni dei sintomi della dissociazione, uno stato di coscienza frammentato che implica amnesia, senso di irrealtà e la sensazione di essere distaccati da se stessi o dal proprio ambiente. Grazie alla SCID-D, l'intervista del DSM per i sintomi dissociativi di cui la Steinberg è l'autrice, questo libro propone un metodo per riconoscere i sintomi di una condizione che è diventata l'epidemia segreta di questo tempo.