Come funzionano un'indagine e un processo penale? Quando si deve fare una denuncia? Chi è il pubblico ufficiale? Domande frequenti, che non trovano in genere risposte esaurienti. Per chi opera oggi nell'area sanitaria è importante saper inquadrare con sufficiente chiarezza i confini, i significati e, soprattutto, gli effetti dell'indagine e dell'azione penale. Con l'obiettivo di "mediare" tra la sfera bio-medica e quella giuridica, questo manuale fornisce gli strumenti essenziali per comprendere i principi generali del diritto penale e del diritto processuale penale, focalizzando l'attenzione sui reati e sulle leggi di particolare interesse sanitario.
Papua Nuova Guinea, Manus, area Massim, Nuova Caledonia, Nuova Zelanda, Futuna: "Antropologia dell'Oceania" è il frutto di prolungate esperienze di antropologhe e antropologi che hanno svolto ricerche in quest'area remota. I temi classici dell'antropologia del Pacifico sono considerati in chiave contemporanea, insieme a nuovi campi d'indagine che oggi rientrano a pieno titolo nella letteratura antropologica sulla regione. Il testo è organizzato in due parti. La prima presenta due saggi a carattere introduttivo. La seconda si snoda attraverso dieci contributi etnografici che affrontano il dono, la leadership, i conflitti, i culti del cargo, le nuove forme di religiosità, i rituali maschili e le relazioni uomini-donne, il vestiario e l'imprenditorialità femminile, le espressioni della letteratura orale, la produzione artistica e le sue rappresentazioni museografiche. I temi dei differenti saggi aprono prospettive originali per avvicinarsi a questo continente rimasto a lungo invisibile.
"Benvenuti in questo viaggio nel cuore della nostra vita." Così Daniel Siegel ci invita a unirci a lui in un'esplorazione illuminante di ciò che significa vivere nel qui-e-ora, essere "consapevoli in modo mindful". La mindfulness non è affatto una pratica nuova. Antiche culture e religioni di tutto il mondo si basano su metodi differenti, dalla meditazione allo yoga al tai chi, per aiutare le persone a raggiungere il benessere sintonizzandosi con il presente. Siegel integra le scoperte di ricerche d'avanguardia con la saggezza delle pratiche di mindfulness per dimostrare come funzioni davvero questa capacità suscettibile di essere appresa e come il fatto di coltivarla possa arricchire la nostra vita. La consapevolezza dell'esperienza che si dispiega nel momento presente crea una sintonizzazione con noi stessi che attiva; specifici circuiti cerebrali, inducendo un'ampia gamma dì effetti benefici, dall'equilibrio emotivo al miglioramento del funzionamento cardiaco. Lo sviluppo di questi tratti ci consente di affrontare le sfide della vita con un senso nuovo di equilibrio e chiarezza.
Con una preliminare messa a fuoco sullo statuto della bioetica, sulla pluralità di prospettive presenti nel panorama attuale e sull'orizzonte laico entro il quale si inscrive il percorso d'analisi proposto, il volume affronta le implicazioni giuridiche, oltre che morali, degli interventi sulla vita resi attuabili dai progressi in ambito biomedico. Su queste basi, diviene possibile intraprendere una riflessione critica intorno alle questioni che animano il dibattito: i doveri del medico rispetto ai diritti del paziente, l'impatto della società multiculturaie sulla medicina, il consenso informato e il testamento biologico, i rischi derivanti dalle applicazioni della genetica, la procreazione medicalmente assistita e l'interruzione della gravidanza, nonché i temi bioetici di fine vita (stato vegetativo, eutanasia, cure di fine vita e dignità del morire). La sfida è individuare linee d'azione condivisibili e soluzioni applicabili, a livello normativo, nella deontologia e nel diritto, in una prospettiva orientata al rispetto delle differenze e alla valorizzazione dell'autonomia.
Celato nella nostra testa c'è uno straordinario marchingegno che ci allevia da molte fatiche ed è più potente dei computer di ultima generazione: il nostro cervello. Ogni giorno risolve gli innumerevoli problemi che un corpo (il nostro) gli crea muovendosi nel mondo che lo circonda, percependo oggetti e agendo su di essi, e lascia così la nostra mente libera di fare quello che più le piace: conoscere altre menti e stringere nuove amicizie. Tuttavia, come mostra Chris Frith in questo volume, anche le nostre menti sono invenzione dei nostri cervelli. Sensazioni bizzarre come quelle di un braccio di gomma, di un arto fantasma o di una mano anarchica; esperienze più consuete e rassicuranti come la vista di oggetti e di volti conosciuti; azioni, intenzioni, scelte, volontà: non c'è stato mentale, consapevole o meno, individuale o sociale, che non trovi nel cervello il proprio autore. Con buona pace di chi è ancora convinto che il mondo della propria mente non abbia nulla a che fare con quello del proprio corpo.
Adone il seduttore per eccesso di potenza sessuale è condannato all'impotenza. Marcel Detienne, storico e antropologo della Grecia antica, risale alla nascita del mitico personaggio dall'albero della mirra per delineare l'opposizione tra il bellissimo giovane e la terribile dea Demetra, tra gli aromi e il grano, tra quel che rappresentano gli uni e l'altro: eccitazione e norma, vanità e utilità. Adone è dotato di un'esuberante vitalità ma a lui si associano giardini sterili, fatti bruciare al sole della canicola, feste disordinate, che esaltano lo sfogo sfrenato della passione, provocato dai profumi al colmo dell'estate e pervertitore dell'istituzione matrimoniale. Così è tutto un ordine celeste e sociale che viene sconvolto. Come osserva Claude Lévi-Strauss,"la scrittura di insolita grazia" di Detienne non cessa di rivelare i legami del mito di Adone con altri miti apparentemente "primitivi", imperniati sulla seduzione erotica e le sue più varie manifestazioni, aprendo inedite prospettive alla ricerca antropologica.
Perché un adolescente può desiderare la morte? Gli autori indagano il rapporto tra suicidio e narcisismo nei "nuovi" adolescenti, insieme fragili e spavaldi, a partire da riflessioni che coinvolgono importanti mutamenti culturali dalle conseguenze ancora imprevedibili. Il testo si articola in due parti. Nella prima, la questione del desiderio di morte nei giovani viene affrontata nel contesto delle teorie psicoanalitiche evolutive: si individuano i fattori che facilitano l'ideazione suicidaria e si descrivono le dinamiche delle fantasie autodistruttive (fragilità narcisistica, mancata mentalizzazione del corpo, percezione di un ostacolo insormontabile, vendetta). Nella seconda parte si evidenzia come il modello di intervento proposto sia basato sul coinvolgimento, nella presa in carico, del contesto di vita degli adolescenti, in particolare del padre e della madre. Si analizzano le peculiarità del dialogo con chi ha deciso di darsi la morte e le questioni riguardanti il trattamento di preadolescenti o di adolescenti problematici; infine, si affronta il delicato tema dei colloqui con i parenti dei giovani suicidi. Un testo di grandissima utilità per i genitori, gli insegnanti, gli educatori e tutti i professionisti della salute mentale che si occupano di adolescenti.
Il disturbo di panico è una condizione psicologica invalidante, la cui diffusione crescente sollecita lo sviluppo di strategie d'intervento volte a coniugare rigore metodologico ed efficacia immediata. Il volume qui presentato arricchisce l'approccio metodologico cognitivo-comportamentale di strumenti operativi e teorici provenienti da altre tradizioni psicoterapeutiche, in primo luogo la psicoterapia cognitiva, la psicoterapia ipnotica e l'Eye Movement Desensitization and Reprocessing (EMDR), proponendo un modello d'intervento organico e coerente, nonché immediatamente applicabile. Come sottolinea Giovanni Liotti nella sua presentazione, fra gli aspetti originali del volume quello forse più interessante consiste proprio nella proposta di innestare nel solido tronco della tradizione terapeutica comportamentale e cognitiva una serie di approfondimenti capaci di integrare l'intervento di natura tecnica con l'esplorazione del mondo interno dei significati e della storia personale. L'analisi dei trascritti di veri dialoghi terapeutici, per la sua capacità di illustrare con minuziosa concretezza le procedure implicate, guida efficacemente il lettore nella comprensione delle dinamiche presenti nella terapia cognitiva e nell'espansione delle sue procedure di base.
Il rinnovato interesse per la medicina psicosomatica da parte della comunità scientifica è legato alla maggior frequenza di determinate malattie e alla diffusione dei disturbi di somatizzazione in diversi contesti clinici. Fondato sulla pluriennale esperienza dell'autore, il volume illustra i concetti salienti della psicologia clinica nel campo delle malattie somatiche, con particolare attenzione al dibattito contemporaneo sulla diagnosi e sugli aspetti terapeutici. I modelli e i metodi presentati sono tutti validati empiricamente, secondo gli standard della "medicina basata sulle evidenze".
Basato sul lavoro pionieristico di Mary Sheridan, questo volume è diventato una guida classica allo sviluppo infantile in età prescolare, uno strumento insostituibile per tutti i professionisti dell'infanzia e per i genitori. Tredici moduli scandiscono le tappe fondamentali nello sviluppo delle abilità motorie, percettive, comunicative, ludiche e sociali, seguendo il bambino nel suo percorso verso l'autonomia. Vengono fornite linee guida per una valutazione del bambino basata sull'osservazione e sull'interazione. Sono evidenziati i comportamenti che richiedono una consulenza specialistica. Le diverse sezioni sono aggiornate alla luce della ricerca più recente e sono corredate di oltre 120 illustrazioni. L'obiettivo è dotare tutti coloro che lavorano con i bambini di un nucleo di abilità e conoscenze utili a migliorarne la sensibilità rispetto alla presenza di problemi evolutivi e, di conseguenza, a potenziarne l'intervento.
Immagine oscura proiettata da un corpo opaco quando sia esposto alla luce, luogo delle tenebre, area in cui non è possibile gettare lo sguardo (le congiure si tramano nell'ombra): sono esempi dei molti significati cui si presta la metafora dell'ombra. La psicologia di Jung ha fatto dell'ombra una delle principali figure che abitano il nostro spazio interiore. In quella oscurità si nasconde ciò che non coincide con i valori cui la coscienza aderisce: ciò che è svalutato, negato, rimosso, o anche solo potenziale, non sviluppato. Non è possibile comprendere il pensiero junghiano senza affrontare il nodo centrale delle relazioni tra l'io e l'ombra e dunque il rapporto tra esistenza e negatività e tra esistenza e disvalore. In questa edizione arricchita di nuovi contributi, gli autori descrivono le problematiche connesse al concetto di ombra e ne illustrano le manifestazioni attraverso un vasto materiale clinico ed esempi letterari tratti da opere di Beckett, Brecht, Conrad, Hoffmann, Melville.
Il trauma come chiave d'accesso alla comprensione della sofferenza mentale o come leggenda scientifica da sfatare? Queste due posizioni si sono confrontate per quasi un secolo a partire dalla nascita della psichiatria moderna e della psicoterapia. Negli ultimi trent'anni i progressi delle neuroscienze, della psicologia dello sviluppo, dell'epidemiologia psichiatrica e della psicoanalisi hanno proposto una visione più disincantata, ma scientificamente più sostenibile, degli effetti delle esperienze avverse sullo sviluppo della personalità. Grazie alla convergenza di queste prospettive cllniche e di ricerca oggi è possibile definire con maggiore precisione cosa si intende per trauma psichico e identificare la specificità dei suoi effetti sulla crescita e sul benessere individuali. In particolare è stato messo in luce come gli eventi stressanti esercitino un'influenza duratura e pervasiva, disarticolando la trama di sentimenti di intimità, fiducia, appartenenza e padronanza della propria esperienza che a partire dalle prime relazioni significative sostiene il senso di vitalità interiore e l'identità per tutto il corso dell'esistenza.