È possibile conoscere Dio e credere in Lui? È possibile distinguere il Dio vero dagli idoli che, sotto mille volti, si spacciano per Lui? È possibile riconoscere l’autenticità di un messaggio divino? E, se sì, come? E, infine, è possibile riconoscere il volto enigmatico, suadente e beffardo, dell’Anticristo?
Un salto indietro nel tempo, a metà del cinquecento, in una Roma fastosa e in espansione dove nobiltà e clero conducono i giochi di potere. La voce narrante, che ci descrive con dovizia di particolari le vicende storiche di quel periodo, è di Jago, un giovane figlio di contadini che viene affidato al vescovo Bartolomeo. L'alto prelato lo porta con sé a Roma nominandolo suo segretario personale. Le loro vite si intrecciano con la storia di Roma: il concilio di Trento, la movimentazione dell'obelisco vaticano, l'ultimazione della cupola di San Pietro, la costruzione del Palazzo Farrattini di Roma (oggi parte del palazzo di propaganda fide). Durante tutto il racconto aleggia un mistero che lega indissolubilmente queste diversissime personalità. Solamente nelle ultime pagine si svelerà il delicato "accordo" che li ha accompagnati per quasi 50 anni.
Chi è realmente Maria? Maria è la prescelta da Dio che ha guardato la purezza e l'umiltà di questa Donna per tener testa alle forze del male. È colei che ai piedi della Croce, soffriva le stesse pene, gli stessi e autentici dolori fisici e mentali del suo adorato Figlio agonizzante, e noi mortali siamo stati partoriti dal suo dolore e dalle sue lacrime amare, e siamo diventati a tutti gli effetti suoi figli. La Madonna, apparendo fisicamente e continuamente in tutti i luoghi della terra: Fatima, Lourdes, Roma, Medjugorje, ci porta dei messaggi da parte di suo figlio Gesù, e ci incoraggia alla preghiera, alla conversione del cuore, alla penitenza, alla fede, e all'allontanamento definitivo dalle suggestioni del male.
Il volume offre l'opportunità di trascorrere ogni giorno dell'anno con papa Benedetto XVI, grande Padre della Chiesa. È un'occasione per rinnovare il nostro amore e la nostra gratitudine a colui che ci è stato Maestro nella fede, nella speranza e nella carità. La parola del papa è essenzialmente quella delle Udienze generali del mercoledì, degli Angelus, delle Omelie, delle Esortazioni apostoliche e delle Lettere Encicliche. Il volume ha lo scopo di far conoscere i grandi temi della fede e della vita cristiana sui quali si è pronunciato il Santo Padre Benedetto XVI, una delle voci più alte e significative della teologia contemporanea, che con l'elezione al soglio pontificio ha acquisito un ulteriore, straordinario motivo di autorevolezza.
In questo libro l'autore affronta il percorso di fede legato al grande mistero che racchiude la SS.ma Trinità: Gesù Cristo, Figlio unigenito del Padre, in unione sostanziale con lo Spirito Santo. Prima di tornare alla casa del Padre, Gesù convocò i Dodici nel Cenacolo per l'Ultima Cena, e istituì con amore gratuito il Sacramento della Vita Eterna, la Santa Eucaristia, viatico per la guarigione del corpo e dello spirito. Infatti, disse: «Non vi lascerò soli, ma sarò con voi, fino alla fine dei tempi». In ogni sacrificio eucaristico, che noi celebriamo su tutti gli altari del mondo, rinnoviamo la passione, la morte e la resurrezione del Signore. La salvezza viene da Dio, ma dobbiamo essere noi a volerla.
Il male non dorme mai, è questo il forte messaggio che Mons. Micalef vuole dare con questo scritto, mettendo in guardia tutta l'umanità. Oggi viviamo in un periodo buio, e il buio è l'assenza di luce, e la luce è Dio. Lucifero, l'angelo più bello di tutto il creato, con orgoglio e presunzione si ribellò all'obbedienza verso Dio creando l'Inferno. Gesù disse ai suoi discepoli: «Io vidi Lucifero e i suoi angeli precipitare dal cielo come una folgore e formare una grande voragine». L'inferno, dunque, esiste questo non lo dice soltanto la Chiesa, ma i Santi, come: Santa Gemma Gargani, San Giovanni Bosco, Santa Faustina Kowalska, e i tre fanciulli di Fatima che lo videro con i loro stessi occhi...
A un anno dalla sua scomparsa, proponiamo uno degli ultimi lavori di Emanuele Severino, dedicato allo sviluppo della scienza e della filosofia nel XX secolo. La scienza oggi intende essere la forma autentica del sapere umano e quindi la pietra di paragone cui debbono commisurarsi tutte le altre forme di conoscenza e innanzitutto la filosofia. Benché la scienza si presenti come la guida più affidabile nelle decisioni che l'uomo deve prendere e come lo strumento più efficace per risolvere i problemi sempre più complessi della vita, la sua concezione come sapere esatto, certo e dimostrabile è decaduta da tempo. Essa non è epistème ma dòxa: funziona ed è indispensabile, ma non ci dice nulla circa la verità e della nostra relazione col senso ultimo dell'essere che la filosofia può ancora avere un futuro.
Emanuele Severino (1929-2020) è annoverato tra i più importanti pensatori italiani del '900 e da molti considerato come uno dei più grandi filosofi della nostra epoca. Laureatosi a Pavia con una tesi su "Heidegger e la metafisica" nel 1948, soltanto due anni pi+ tardi ottenne la libera docenza. Nel 1954 fu chiamato a insegnare all'Università Cattolica di Milano, dove nel 1962 divenne ordinario della cattedra di Filosofia morale. Dal 1970 al 2001 è stato professore ordinario di Filosofia teoretica all'Università degli Studi di Venezia, divenendone poi professore emerito, e a partire dal 2002 ha collaborato con la Facoltà di Filosofia dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, tenendo il corso di "ontologia fondamentale". E' scomparso il 17 gennaio del 2020 a Brescia, la stessa città in cui era nato.
Questo libro vuole portare all'attenzione quanto é stata "devastante" nei confronti del potere mafioso, l'opera di legalità portata avanti da Don Pino Puglisi e Don Peppe Diana.
Padre Giuseppe Puglisi "era divenuto, al pari di altri preti di frontiera impegnati nelle attività sociali, un sacerdote di trincea, trasformando la sua chiesa in una prima linea nella lotta alla mafia.
Il sacerdote da subito aveva cercato di trasformare il quartiere di Brancaccio, da un territorio caratterizzato dal potere mafioso esercitato dalla famiglia Graviano a baluardo delle legalità, combattendo, con la parola di Dio e con l'amore fraterno, ogni forma di violenza e prevaricazione, avviando, altresì, una intensa operazione di risanamento morale e religioso.
Don Peppe Diana, era un sacerdote che amava confondersi tra la gente, la sua "chiesa" doveva essere al servizio dei poveri, degli ultimi ed infatti diceva che "Dove c'è mancanza di regole, di diritto si affermano il non diritto e la sopraffazione. Bisogna risalire alle cause della Camorra per sanarne la radice che é marcia...dove regnano povertà, emarginazione, disoccupazione e disagio é facile che la mala pianta della Camorra nasca e si sviluppi". Entrambi saranno barbaramente uccisi.
Insegnare ai bambini a leggere l'arte, a goderne, a meravigliarsi li renderà persone educate al bello intellettuale, alla gentilezza, al rispetto. Età di lettura: da 9 anni.
Una storia vera, ambientata nella Sicilia dall'Unità d'Italia in poi, vede protagonista una nobildonna che si risveglia a poco a poco dal torpore in cui è cresciuta, nel rispetto delle regole. Il matrimonio combinato, la mancanza di un affetto vero, le letture ingannevolmente romantiche la portano a innamorarsi di un uomo che la corteggia e le dà l'illusione di quell'amore sempre sognato e mai avuto. Lo scandalo che ne consegue la metterà al bando, allontanandola dalla sua famiglia e dai suoi figli. "La malaeredità" è il racconto di una vicenda che si svolge nell'arco di settant'anni nei palazzi più belli della raffinata nobiltà siciliana tra Noto e Agira, nella terra del più fiorente barocco siciliano: una storia i cui protagonisti, ciascuno secondo la propria sorte, fanno i conti con l'eredità di un modo di essere che tenta invano di sopravvivere al cambiamento, pagando un prezzo altissimo per la loro stessa sopravvivenza.
Un manuale di «primo soccorso» per ragazzi e famiglie, utile per comunicare sempre meglio in rete, sviluppare la propria autonomia senza rinunciare a neanche un follower o un like, diventare più abili nel distinguere i fatti verificati dalle bufale, imparare a riconoscere ciò che più ci serve nella tv in streaming, nei giornali online, nei siti e nei più diversi link. A farci da guida un giornalista di lungo corso che racconta - con la sua esperienza un po' in tutti i media - i suoi punti di vista a proposito di rete e tv, radio e giornali, public speaking e social. E contemporaneamente suggerisce a giovani e genitori di non considerare i nuovi modi di comunicare solo passatempi o poco più, o semplici scorciatoie per fare incontri e amicizie, ma nuove, importanti opportunità di lavoro. Dall'influencer allo sviluppatore di app, grazie ai new media stanno nascendo di continuo nuovi mestieri: ne potrà approfittare chi comunica meglio, chi sa individuare e coltivare le proprie attitudini, puntando a migliorarsi sfruttando la stessa rete. È la scommessa (e l'augurio) che questo libro vi propone di accettare. Senza paure e con lucidità. Prefazione di Mario Morcellini.
Una vacanza estiva in Sardegna si rivela occasione per conoscere vite diverse, semplici e ricche insieme. Bernardo, proprietario della casa presa in affitto, una sera, davanti a un bicchierino di mirto congelato, narra a Giusi e Levio le vicende della sua vita. Racconta della piccola Giulia, la secondogenita, affetta da fibrosi cistica, vissuta solo pochi anni, ma per la quale l'intera famiglia si è trasferita dal bergamasco in Sardegna in cerca di un clima favorevole. Bernardo ha costruito da sé la casa, che negli anni ha visto le loro battaglie per il respiro di Giulia, impregnandosi di medicine vaporizzate in aerosol. Ma vengono la morte di Giulia, l'abbandono della Sardegna, il grave incidente stradale di Bernardo e il cambio di lavoro. Il richiamo della Casa di Giulia però è forte e Bernardo pensa a riutilizzarla, trasformandola in casa vacanza. Ora c'è vita, nella Casa di Giulia.