È opinione largamente condivisa tra gli studiosi che il Vangelo di Giovanni vada letto su due piani storici: quello della vicenda originaria di Gesù, su cui apre una finestra, e quello della comunità giovannea, per cui il Quarto Vangelo è scritto e di cui è uno specchio. Le due storie sono fuse, ma non confuse, nell'incontro dei due orizzonti storici. La ricerca di Segalla si sofferma anzitutto su quella vicenda originaria per analizzare come attraverso la tradizione sia pervenuta a una redazione, in cui si riflette la comunità giovannea (cap. 1); esamina poi quali sono i garanti di questa storia (cap. 2), quali le coordinate spazio-temporali (cap. 3) e quali quelle culturali (cap. 4). Il volume costituisce la prima parte di un'ampia Introduzione al Vangelo secondo Giovanni, cui Giuseppe Segalla stava lavorando per le EDB e che la morte gli ha impedito di concludere. Viene pubblicato come titolo a parte per rispettare un'esplicita indicazione dell'autore. In Appendice il lettore trova l'intero impianto del progetto di ricerca, così come previsto dall'autore stesso.
La vita di Gesù appare come lo svolgimento di un grande dibattito, prima nelle strade e nelle piazze, dove egli ha insegnato e ha compiuto segni e prodigi, poi nelle aule di giustizia, con il processo vero e proprio, la cui sentenza è divenuta determinante nella storia della salvezza. Anche il Maestro viene di fatto giudicato per quello che ha detto, per ciò che è stato, per ciò che ha fatto. Il processo più famoso della storia ha come attore protagonista Gesù, e tutto ruota attorno alla sua persona. Ma c'è un altro attore, non protagonista, che diviene determinante: Pilato. La sua figura è in discussione da secoli. L'evangelista Giovanni gli dà uno spazio ampio, segno che ha qualcosa di importante da comunicare. Il libro offre al lettore uno studio completo sul processo. L'autore tiene conto degli studi disponibili sull'argomento, sia dal punto di vista storico che da quello giuridico, e li unisce sviluppando l'esegesi di Gv 18,28-19,16a. Il lettore potrà scoprire "chi è davvero Gesù" ed "entrare nella storia narrata": nell'incontro fra Gesù e Pilato potrà immedesimarsi e riconoscere forse tratti della propria personalità, nell'accettazione o nel rifiuto di lui.
A differenza dei sinottici, il Vangelo di Giovanni si concentra soltanto su alcuni momenti della vita di Gesù, ricostruendoli con molti dettagli. Quei momenti - con quelle parole e quei gesti - hanno infatti aperto gli occhi all'evangelista sulla verità del Figlio di Dio. Egli, «proprio grazie alla struttura narrativa del testo, ci invita a seguirlo, passo dopo passo, così da vedere ciò che lui ha visto e ascoltare ciò che lui ha ascoltato in modo che anche noi, come lui, diventiamo discepoli di Gesù, conosciamo la verità e questa ci renda liberi» (dall'Introduzione). È l'esperienza che Gesù propose ai suoi discepoli e che Giovanni chiama a compiere.
Le riflessioni contenute nel volume prendono sul serio l'invito del Maestro e declinano questi quattro passi: ascoltare la Parola, farsi discepoli, conoscere la verità e diventare uomini liberi. A tal fine l'autore segue il metodo della lectio divina. Ogni meditazione si avvia con la lettura attenta del testo (lectio), alla quale segue una riflessione su alcuni temi emersi (meditatio), per introdurre al momento del silenzio contemplativo (contemplatio).
Sommario
Introduzione. 1. La prima Parola. 2. La Parola tra le parole. 3. La sete della samaritana. 4. Gli occhi del cieco. 5. La verità del Figlio. 6. Gli uomini di fronte alla verità. 7. Schiavi del peccato. 8. La libertà di Gesù. 9. La comunità dei discepoli.
Note sull'autore
DAVIDE D'ALESSIO, nato a Melzo (MI) nel 1969, è stato ordinato sacerdote nel 1994. Dopo aver conseguito il dottorato in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana, dal 1999 insegna teologia fondamentale presso la sezione della Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale con sede nel seminario di Seveso (MB).
«La Passione, assieme all'Incarnazione, costituisce il vero centro teologico del Quarto Vangelo. Giovanni, nel suo racconto della vita di Gesù, attraverso la fede nei segni vuole condurre il lettore verso la fede anche senza i segni visibili, secondo quello che dice il Gesù giovanneo dopo la sua risurrezione a Tommaso: "Beati quelli che pur non avendo visto crederanno" (Gv 20,29)» (dall'Introduzione). La croce è il culmine della rivelazione iniziata fin dalla prima pagina del vangelo di Giovanni. Il discepolo-testimone non ha infatti bisogno, come Tommaso, di aspettare un'apparizione del Risorto per affermare la sua divinità. Già nella Passione egli riconosce il Signore in quanto Figlio di Dio, il Cristo, re universale e supremo.
L'autore affronta il racconto giovanneo servendosi dell'analisi retorica, un approccio esegetico che mette in luce l'architettura del testo biblico ai diversi livelli della sua organizzazione. La composizione apre la porta al senso e conduce il lettore a scoprire la ricchezza del racconto, non solo a livello di singole parole e frasi, ma anche nelle grandi sezioni dell'intero edificio letterario. Il volume è strutturato secondo la composizione del racconto e guida il lettore attraverso le tre grandi sequenze della passione di Gesù: l'arresto, il processo e l'esecuzione.
Sommario
Introduzione. Lessico dei termini tecnici. I. L'ARRESTO (Gv 18,1-28). A. Gesù tra i discepoli (Gv 18,1-12). B. La profezia di Caifa (Gv 18,13-14). C. Gesù tra i Giudei (Gv 18,15-28). D. L'arresto (Gv 18,1-28). II. IL PROCESSO (Gv 18,29-19,16). A. Gesù, il re dei Giudei (Gv 18,29-19,1). B. Il re dei Giudei incoronato (Gv 19,2-3). C. Gesù il re rivelato ai Giudei (Gv 19,4-16). D. Il processo (Gv 18,29-19,16). III. L'ESECUZIONE (Gv 19,17-42). A. Gesù vivo regna dalla Croce (Gv 19,17-24). B. «Tutto è compiuto» (Gv 19,25-30). C. Gesù morto sorgente della vita (Gv 19,31-42). D. L'esecuzione di Gesù (Gv 19,17-42). IV. LA PASSIONE DEL SIGNORE SECONDO GIOVANNI (Gv 18-19). Conclusione. Sigle e abbreviazioni. Bibliografia. Indici.
Note sull'autore
JACEK ONISZCZUK, nato in Polonia nel 1966, è entrato nella Compagnia di Gesù nel 1988. Ha conseguito la licenza (2001) e il dottorato (2006) in teologia biblica a Roma presso la Pontificia Università Gregoriana, dove dal 2006 insegna teologia biblica. Per le EDB ha pubblicato La Prima lettera di Giovanni (2009) e, insieme a Roland Meynet, Retorica biblica e semitica 1 (2009).
Descrizione dell'opera
L'autore, tra i più importanti studiosi viventi degli scritti giovannei, sviluppa la spiegazione delle tre Lettere di Giovanni su quattro livelli: 1) il testo viene presentato pericope per pericope in una traduzione propria; 2) le idee portanti e gli elementi letterari della pericope sono subito messi in evidenza; 3) l'indagine procede in maniera analitica versetto per versetto; 4) le implicazioni che il contenuto teologico della pericope ha per la fede e per la vita ecclesiale di oggi vengono opportunamente sottolineate.
La versione italiana del commentario, nato in lingua tedesca, è arricchita da un capitolo finale di bibliografia aggiornata, che include anche i titoli più recenti.
Sommario
Prefazione all'edizione tedesca. Prefazione all'edizione italiana. I. La Prima lettera di Giovanni. Introduzione. 1. Carattere letterario e unitarietà. 2. Struttura. 3. Rapporti col Vangelo di Giovanni. 4. Gli oppositori. 5. I destinatari. 6. Carattere teologico. 7. Autore. 8. Epoca e luogo di composizione. Traduzione e commento. L'introduzione della lettera: proposito e contenuto dello scritto (1,1-4). Excursus: il «noi» nel prologo della Prima lettera di Giovanni. 1. Prima serie di criteri per la comunione con Dio e per la vita (1,5-2,27). 2. Seconda serie di criteri per la comunione con Dio e per la vita (2,28-4,6). 3. Terza serie di criteri per la comunione con Dio e per la vita (4,7-5,13). La chiusura della lettera: esortazioni e riassunto finali (5,14-21). II. La Seconda lettera di Giovanni. Introduzione. 1. Carattere e forma letteraria. 2. Occasione e fine. 3. Attestazione e ricezione. Traduzione e commento. III. La Terza lettera di Giovanni. Introduzione. 1. Carattere e forma letteraria. 2. Occasione e fine. 3. Attestazione e ricezione. Traduzione e commento. Abbreviazioni e sigle dell'edizione italiana. Bibliografia. Indice dei passi. Indice dei nomi.
Note sull'autore
Johannes Beutlersj (Amburgo 1933), entrato nella Compagnia di Gesù nel 1954 e ordinato sacerdote nel 1963, è stato professore di esegesi del Nuovo Testamento al Pontificio Istituto Biblico (Roma), dopo aver insegnato all'Istituto di filosofia e teologia Sankt Georgen (Francoforte sul Meno) e alla Pontificia Università Gregoriana, di cui è stato vice rettore dal 1998 al 2000. Tra i massimi studiosi degli scritti giovannei, fra le sue pubblicazioni sull'argomento ricordiamo: Martyria (1972), Habt keine Angst - Gv 14 (1984), Studien zu den johanneischen Schriften (1998), L'ebraismo e gli ebrei nel Vangelo di Giovanni (2007).
Il fascicolo, in punto metallico, propone il testo del Vangelo di Giovanni secondo la nuova traduzione della CEI. La versione a caratteri grandi (formato 14x21) testimonia l'attenzione delle EDB per il pubblico degli ipovedenti. È disponibile anche la versione tascabile (cm 10,5x15), per rispondere a ogni esigenza di maneggevolezza e leggibilità.
L'analisi retorica considera l'organizzazione di un testo biblico come un dato oggettivo che diventa, in quanto tale, portatore del senso più profondo. La specificità dello studio consiste dunque nel porre un forte accento sulla composizione della Prima Lettera di Giovanni e, attraverso gli elementi interni ad essa, giungere a decodificarne il messaggio. Si parte dall'esame degli elementi formali del testo, per poter capire come è organizzato. Il commento prende in considerazione anche la critica testuale, l'analisi grammaticale, la ricerca lessicografica e del contesto biblico, per giungere a proporre un'interpretazione coerente e documentata.
Quale messaggio emerge quindi dalla composizione della Lettera? La sequenza centrale è incentrata sull'unico comandamento «di credere nel nome del Figlio di Dio, Gesù Cristo, e di amarci gli uni gli altri». Al suo interno, il «comandamento» corrisponde alla «giustizia» dei «figli di Dio», modellata sull'esempio di Cristo.
Così al centro del quadro sta la figura di Gesù Cristo - il giusto Figlio di Dio, che conferma la sua figliolanza donando la propria vita per i fratelli - messa a confronto con Caino - l'ingiusto figlio di Adamo, che nega la sua figliolanza provocando la morte del proprio fratello. Sullo sfondo si collocano tutti gli altri fratelli (inclusi i lettori), lasciati alla propria libertà di decidere quale «giustizia» scegliere.
Pur partendo dall'analisi minuziosa, il commento si apre ad ampie prospettive di sintesi sugli scritti giovannei, sul Nuovo Testamento e sull'Antico, e fornisce, soprattutto nei paragrafi dedicati al contesto biblico e all'interpretazione, ricche indicazioni di teologia biblica e sicuri elementi per comprendere il vissuto della comunità giovannea.
Sommario
Introduzione. I. La promessa della comunione con il Padre e con i fratelli. La sezione A (1Gv 1,1-10). 1. La certezza della testimonianza sulla Parola della vita. La sequenza A (1Gv 1,1-10). II. Credere nel Figlio e amare i fratelli. La sezione B (1Gv 2,1-5,12). 2. Il comportamento dei figli a imitazione di Gesù. La sequenza B1 (1Gv 2,1-17). 3. L'identità di Gesù Cristo e dei cristiani. La sequenza B2 (1Gv 2,18-3,1). 4. La giustizia dei figli. La sequenza B3 (1Gv 3,2-24). 5. L'origine di Gesù il Figlio di Dio e dei figli. La sequenza B4 (1Gv 4,1-10). 6. La fede dei figli nel Figlio. La sequenza B5 (1Gv 4,11-5,12). 7. Insieme della sezione 1Gv 2,1-5,12. III. Il compimento della comunione. La sezione C (1Gv 5,13-21). 8. La certezza del dono della vita eterna nel Figlio di Dio. La sequenza C (1Gv 5,13-21). IV. L'insieme del libro. 9. Composizione e interpretazione della Prima Lettera di Giovanni. Conclusione. Sigle e abbreviazioni. Bibliografia. Indici.
Note sull' autore
Jacek Oniszczuk, nato in Polonia il 6 luglio 1966, è entrato nella Compagnia di Gesù nel 1988. Ha conseguito la licenza (2001) e il dottorato (2006) in teologia biblica a Roma presso la Pontificia Università Gregoriana, dove dal 2006 insegna teologia biblica.
Il volume prosegue l’itinerario di spiritualità su testi biblici visti alla luce del messaggio di san Francesco e dell’attualità, avviato con la Genesi e proseguito con i libri sapienziali, gli scritti paolini, il profeta Isaia e il Vangelo di Luca. Ora l’attenzione è rivolta al Vangelo di Giovanni, il più teologico dei quattro, il più denso e affascinante.
Lo schema è quello collaudato: si parte dal testo biblico (la sezione Parola...), si passa poi a osservare come è stato recepito e vissuto nel francescanesimo (...e sandali), per arrivare infine alle sfide dell’oggi (...per strada). Il tutto «con brevità di sermone», come consigliava Francesco d’Assisi. È un modo semplice e chiaro di presentare una visione cristiana e francescana della vita.
I testi proposti hanno già subìto l’esame dei lettori su Messaggero Cappuccino, il bimestrale dei cappuccini bolognesi-romagnoli. L’apprezzamento ricevuto ha indotto la rivista a farne un libro.
Sommario
Introduzione. 1. Cerca, che Dio ti trova! 2. Ricerca di un DNA cristiano. 3. Un sentimento tiene alta la vita. 4. Il dolce essere servo di tutti. 5. Vieni, Spirito Consolatore. 6. Una cosa sola, ovunque siamo. 7. Il tempo di ricapitolare ogni cosa. 8. Ricerche di verità, di via e di vita.
Note sul curatore
Dino Dozzi (Montese - MO, 1944) è frate cappuccino e dottore in scienze bibliche. È stato rettore del Collegio internazionale San Lorenzo da Brindisi e ministro provinciale dei frati minori cappuccini di Bologna. Ha insegnato presso il Pontificio ateneo Antonianum di Roma; attualmente è docente di Sacra Scrittura a Modena, a Ravenna e presso lo Studio teologico Sant’Antonio di Bologna. Ha pubblicato: Haec est vita Evangelii Jesu Christi. Il vangelo nella Regola non bollata di Francesco d’Assisi, Roma 1989; Chiara. Francescanesimo al femminile (I ed. Roma 1992; II ed., EDB, Bologna 2004), curato con D. Covi; «Così dice il Signore», EDB, Bologna 2000. Nella collana La Bibbia di San Francesco, ha curato per le EDB i volumi: Genesi: cantico della creazione cantico della creatura, 2002; Sapienza: l’insegnamento della vita quotidiana, 2003; Paolo: le prime parole su Gesù, 2006; Isaia: il mistero di Dio, 2006; Luca: il Vangelo della misericordia, 2006.
Descrizione dell'opera
Chi è Giovanni? Ce ne sono più d’uno? È lui il discepolo che Gesù amava? «Mi piace immaginare la questione giovannea come un mosaico con molte tessere fuori posto. Mi sembra di essere riuscita a mettere a punto più di una tessera»: lo studio di Rigato insegue questo enigma passando dapprima in ricognizione le testimonianze delle origini cristiane e indagando poi nelle pieghe degli scritti giovannei, nei temi teologici che ruotano attorno al culto, alle feste, al Tempio. Il volume apporta un originale contributo a una questione che anche papa Benedetto XVI ha riconosciuto meritevole di studio da parte degli esegeti, in occasione dell’udienza generale del 5.7.2006.
Sommario
Introduzione. Abbreviazioni e sigle. Prima parte. L’identità dell’evangelista: ottavo Presbitero - Apostolo - Profeta - Testimone. 1. Le opinioni su Giovanni evangelista. 2. Anonimia apparente: Giovanni evangelista si presenta… Giuseppe Flavio e Giovanni: due leviti sacerdoti a confronto. 3. Giovanni apostolo, ma non dei Dodici. 4. Papia e la questione dei «presbiteri». «Apostolo» in Eusebio. 5. Giovanni apostolo, evangelista, teologo. Ignazio – Giustino – Ireneo. 6. La testimonianza di Policrate. 7. Tertulliano per primo (?) identifica il Giovanni ‘romano’ con quello ‘efesino’. Seconda parte. L’immaginario del Tempio e la cristologia. 8. Riscontri dell’identità di sacerdote Levita in Giovanni. 9. Gesù «l’agnello Di Dio», «l’agnellino» dell’Apocalisse. «Colui che toglie il peccato del mondo». Gesù muore il 13 Nisan durante il «Tamid» del pomeriggio. 10. Gesù si rivela alla donna samaritana. 11. La festa delle settimane - Pentecoste. 12. L’infermo trentottenne presso «la Riserva»/Bet-saida. 13. Il cieco nato diventa vedente alla vasca «dell’Inviato». 14. Maria sorella di Marta e Lazzaro. 15. Altri riscontri sacerdotali da valorizzare: il Litostroto e la deposizione regale e provvisoria di Gesù. 16. Maria la Maddalena. 17. Nostalgia del Tempio perduto. Conclusione. Bibliografia selezionata. Indici.
Note sull'autrice
Maria-Luisa Rigato (Breslau 1934) ha conseguito a Roma: il magistero in scienze religiose al Pontificio Istituto «Regina Mundi» con la tesi pubblicata, Le figure femminili nel Vangelo secondo Giovanni; la licenza in teologia biblica alla Pontificia Università S. Tommaso; la licenza in scienze bibliche al Pontificio Istituto Biblico; il dottorato di ricerca in teologia biblica alla Pontificia Università Gregoriana con il volume Il Titolo Della Croce Di Gesù. Confronto tra i Vangeli e la Tavoletta-reliquia della Basilica Eleniana a Roma, PUG, Roma 20052. È la prima studentessa immatricolata alla facoltà biblica del Pontificio Istituto Biblico (12.10.1965). Per 26 anni insegnante di religione nella scuola superiore, è stata docente incaricato nella facoltà di teologia della Pontificia Università Gregoriana, per dirigere seminari di esegesi del Nuovo Testamento (1984-2004). Dal 2001 prosegue tale attività presso la cattedra «Donna e Cristianesimo», annessa alla Pontificia Facoltà teologica «Marianum». È consulente e membro del “Comitato scientifico per le Reliquie” della Basilica di Santa Croce in Gerusalemme a Roma. Oltre ai volumi citati, ha pubblicato una sessantina di articoli e saggi biblici.
Descrizione dell'opera
Tra le diverse modalità in cui è possibile accostare il Vangelo di Giovanni, l’autore ritiene che l’approccio alla figura di Gesù attraverso la mediazione dei personaggi entrati a vario titolo in contatto con lui, a lungo o fugacemente, possa offrire una via d’accesso feconda per la lettura. In questo modo è infatti possibile scoprire, come in uno specchio, l’effetto della rivelazione di Cristo sulle persone che lo incrociano, l’accompagnano, talvolta lo tradiscono, raramente lo seguono fino all’appuntamento della croce e assistere così allo svelamento progressivo della sua figura.
«Il viaggio è organizzato prendendo come guida alcuni personaggi. Essi sono come alberi dispersi attorno a una radura, dove troneggia il grande Albero, verso cui, lo si accetti o lo si rifiuti, tutti questi personaggi ci conducono [...]. Nel Vangelo di Giovanni, i discepoli sono condotti progressivamente a riconoscere che questo Albero ha la forma di una croce di legno. Per accettarlo veramente, sarà necessaria la luce della Risurrezione» (dall’Introduzione).
L’autore presenta tre tipologie di personaggi: soggetti collettivi difficili da analizzare, come i Giudei e i discepoli, attori senza nome, con identità e caratteristiche assai diverse, figure di cui viene chiaramente esplicitata l’identità.
Sommario
Introduzione. 1. Giovanni, il testimone fedele. 2. Maria, la mediatrice. 3. Simon Pietro, la fedeltà difficile. 4. Gesù e Nicodemo, l’incontro di notte. 5. La donna di Samaria di fronte a Gesù: Gv 4,1-42. 6. Un cieco, discepolo illuminato: Gv 9. 7. Lazzaro, Marta e Maria, la famiglia che Gesù amava. 8. Maria di Magdala. Dalla tomba vuota al giardino abitato. 9. Tommaso, il discepolo degli estremi. 10. Gesù, Pilato, i Giudei: la regalità inattesa. 11. L’enigma del discepolo che Gesù amava. Aperture cristologiche. Allegato 1. Giuda, uomo programmato per tradire? Allegato 2. I Giudei: un attante bistrattato. Allegato 3. Dai discepoli al discepolo prediletto. Allegato 4. Pilato romanzato. Scelta bibliografica. Indci.
Note sull'autore
Alain Marchadour, agostiniano dell’Assunzione, dottore in teologia biblica, è stato a lungo docente all’Institut Catholique di Tolosa e dal 1999 prosegue le sue ricerche a Gerusalemme. Autore di numerosi articoli e saggi, ha anche diretto la pubblicazione di diverse opere. Il Vangelo di Giovanni costituisce da sempre l’oggetto privilegiato dei suoi studi.
˛ˇ P r o s e g u e n d o i l p e r c o r s o i n i z i a t o c o n l e p u b b l i c a z i o n i s u i V a n g e l i s i n o t t i c i e l o Z e n , e c o n i l p r e c e d e n t e v o l u m e i n t r o d u t t i v o a l V a n g e l o d i G i o v a n n i , l a u t o r e p r o p o n e u n a s e r i e d i m e d i t a z i o n i c h e h a n n o p e r o g g e t t o t u t t o i l t e s t o d e l Q u a r t o V a n g e l o s u d d i v i s o i n 5 4 b r a n i . O g n i m e d i t a z i o n e c o m p r e n d e u n t e s t o e v a n g e l i c o e , a s e g u i r e , u n a o d u e r i f l e s s i o n i . L a p r i m a Ë p r o p o s t a d a l l a u t o r e , l a s e c o n d a , l i m i t a t a a i 3 0 b r a n i l e t t i n e l l e m e s s e d o m e n i c a l i d e i v a r i a n n i l i t u r g i c i , Ë o f f e r t a d a J i s M F o r z a n i , m o n a c o z e n .
T r a t u t t i i V a n g e l i , q u e l l o d i G i o v a n n i m o s t r a i l m a g g i o r e g r a d o d i i n c u l t u r a z i o n e d e l m e s s a g g i o , r i v i s i t a t o c o n l a s e n s i b i l i t ‡ n u o v a c h e l i n c o n t r o c o n i l p e n s i e r o g r e c o g l i a v e v a i n f u s o . U g u a l m e n t e l o Z e n s i p r e s e n t a a n o i o c c i d e n t a l i n e l l a l e g a c o n i l T a o c i n e s e e l a s e n s i b i l i t ‡ s p i r i t u a l e g i a p p o n e s e . P u r r e s t a n d o d i f f e r e n t i e l o n t a n i t r a l o r o , n e l t e s t o V a n g e l o e Z e n s i r i c h i a m a n o e s i a t t i r a n o c o n t i n u a m e n t e .
I b r a n i d e l V a n g e l o d i G i o v a n n i s o n o p r e s e n t a t i s e c o n d o i l c r i t e r i o d e l l a l e t t u r a p r o g r e s s i v a , p a r t e n d o d a l l i n i z i o . I l m e t o d o d i l e t t u r a c o n s i g l i a t o Ë q u e l l o m e d i t a t i v o .
N o t e s u l l a u t o r e
L u c i a n o M a z z o c c h i ( 1 9 3 9 ) , m i s s i o n a r i o s a v e r i a n o p e r 1 9 a n n i i n G i a p p o n e , v i h a i n c o n t r a t o i l b u d d h i s m o . R i e n t r a t o i n I t a l i a n e l 1 9 8 2 h a a t t e s o a l l a f o r m a z i o n e d e g l i a s p i r a n t i m i s s i o n a r i . D i r e t t o r e d e l l a C a r i t a s a M a z a r a d e l V a l l o , s i Ë o c c u p a t o d e g l i i m m i g r a t i i s l a m i c i e , d a l 1 9 9 4 , i n s i e m e c o n i l m o n a c o Z e n J . F o r z a n i , d ‡ i n i z i o a l l a s s o c i a z i o n e L a s t e l l a d e l M a t t i n o , l a b o r a t o r i o d i r i c e r c a e m o v i m e n t o r e l i g i o s o a p e r t o a c h i u n q u e s e n t a i l V a n g e l o e l o Z e n d i a l o g a r e d e n t r o l a p r o p r i a v i t a e n e l l a n i m a d e l l a s t o r i a u m a n a . D e L a s t e l l a d e l M a t t i n o g u i d a i l c e n t r o c r i s t i a n o c o n s e d e i n G a l g a g n a n o ( L O ) , m e n t r e J . F o r z a n i , g u i d a q u e l l o Z e n c o n s e d e i n L o d i .
I n q u e s t a s t e s s a c o l l a n a h a g i ‡ p u b b l i c a t o c o n J . F o r z a n i e A . M . T a l l a r i c o I l V a n g e l o e l o Z e n . D i a l o g o c o m e c a m m i n o r e l i g i o s o , e c o n J . F o r z a n i I l V a n g e l o s e c o n d o M a t t e o e l o Z e n ( 1 9 9 5 ) , I l V a n g e l o s e c o n d o M a r c o e l o Z e n ( 1 9 9 6 ) ; I l V a n g e l o s e c o n d o L u c a e l o Z e n ( 1 9 9 7 ) ; I l V a n g e l o s e c o n d o G i o v a n n i e l o Z e n , v o l . I ( 1 9 9 9 ) .
Il poderoso commento al Vangelo di Giovanni proposto da Simoens è il frutto di una quindicina d’anni di lavoro. Al centro dell’attenzione sta il testo, con le sue luci e le sue evidenze, con le sue difficoltà e i suoi interrogativi: la scelta è quella di "privilegiare una lettera la cui approfondita conoscenza porta a individuare un contenuto di Spirito, un contenuto teologico".
Note sull’autore
Yves Simoens è nato nel 1942 a Kinshasa (Repubblica democratica del Congo). Entrato nella Compagnia di Gesù nel noviziato di Arlon (Belgio) nel 1960, dopo la filosofia a Kimwenza (Congo) ha studiato filologia romanza all’Università di Kinshasa, potendosi così interessare sia della linguistica generale sia delle sue applicazioni alle lingue africana. Nel 1970 ha ottenuto il master in Lettere moderne all’Università di Aix-en-Provence. Diventato sacerdote a Lione nel 1973, ha conseguito la licenza e il dottorato in scienze bibliche presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma. Professore ordinario di esegesi biblica alla Facoltà teologica gesuita del Centro Sèvres (Parigi) e docente incaricato al Pontificio Istituto Biblico di Roma, i suoi studi vertono sul Nuovo Testamento in generale e il corpus giovanneo in particolare. Tiene corsi biblici ed esercizi ignaziani principalmente in Francia, Belgio e ad Haiti.