Cogliere la sfida dell'incontro con l'altro e con Dio è il filo conduttore delle pagine del volume, che propongono un'ipotesi pastorale articolata in riflessioni e indicazioni operative interdisciplinari, elaborate con "il futuro negli occhi e il passato nel cuore", perché il Vangelo è futuro e il futuro non si può costruire senza essere ben radicati nel passato. Questa scelta comporta anche la maturazione di una visione della Chiesa e di una pastorale missionaria, samaritana, segnata dalla tenerezza e dalla misericordia, capace di lasciarsi ospitare dall'altro, chiunque esso sia, qualunque storia abbia. Il metodo di lavoro è quello della Teologia pastorale, che comporta tre fasi distinte, ma interdipendenti: l'analisi critica della situazione, l'elaborazione di criteri teologici nel contesto odierno e l'offerta di elementi per progettare la pastorale. Pertanto, il testo si divide in tre parti. La prima offre al lettore un tentativo di comprendere il contesto odierno, ponendosi sia sul versante culturale che su quello della presenza e dell'azione della Chiesa italiana; la seconda mette a fuoco l'obiettivo del volume indicando che cosa comporti la cultura dell'incontro o dell'inclusione; la terza, infine, traccia una possibile strada per comunicare il messaggio favorendo la cultura dell'incontro con Dio e con l'altro segnata da orientamenti e operazioni, per un cambio di prospettiva pastorale. La riflessione si propone di accompagnare il cammino di ministri ordinati...
Come analizzare e giudicare la mafia dal punto di vista teologico-pastorale? Quale Gesù annunciare e testimoniare in contesti dominati dalla criminalità organizzata? Se l evangelizzazione non è soltanto ciò che si dice, ma anche ciò che si fa, quale ministero è necessario praticare per liberare i territori e le comunità da un potere soffocante e crudele?
Dopo il gesto profetico di papa Francesco, che con la scomunica ai mafiosi ha indicato una direzione per il cammino della Chiesa, un prete palermitano che ha guidato la parrocchia di Brancaccio prima di don Giuseppe Puglisi ucciso da Cosa Nostra nel 1993 riflette su una ferita aperta e si interroga su alcune questioni pastorali non sempre chiare nel rapporto tra comunità ecclesiale e mentalità mafiosa.
Sommario
Premessa. ; Capitolo primo. Il Vangelo dal punto di vista delle vittime. ; Capitolo secondo. La Chiesa e il «peccato strutturale della mafia». ; Capitolo terzo. Imparare dalla vicenda storica di Gesù di Nazaret. ; Capitolo quarto. Conversione e perdono dei mafiosi. ; Capitolo quinto. I nostri linguaggi di fronte alle mafie. ; Capitolo sesto. La conversione del ministero pastorale. ; ;
Note sull'autore
Rosario Giuè, prete palermitano, laurea in Scienze politiche all Università di Palermo e dottorato in Teologia alla Pontificia Università Gregoriana, è stato parroco a Brancaccio. Collabora con La Repubblica e con le riviste Mosaico di Pace e Segno. Tra le sue pubblicazioni recenti: Il costo della memoria. Don Peppe Diana il prete ucciso dalla camorra (Paoline, 2007); Ernesto Balducci. La parola di Dio nella storia (Paoline, 2012); Chiesa e liberazione. Linee essenziali della teologia della liberazione (Tau, 2013).
Una benedizione per ogni famiglia. Può farla un prete oppure anche il capofamiglia, o la persona più anziana della casa o chi in casa ha una più marcata sensibilità religiosa.
Gli interventi raccolti nel volume si propongono di offrire una visione coerente e ampia della questione educativa in un'ottica teologico-pastorale. L'intento è mostrare la stretta implicazione tra educazione cristiana ed educazione tout court, e soprattutto la connessione tra educazione e questione antropologica, assumendo come sfondo gli orientamenti pastorali decennali dell'episcopato italiano. La riflessione si articola in tre parti. La prima approfondisce i temi connessi all'educazione dal punto di vista sociale, pastorale, familiare e scolastico. La seconda raccoglie alcuni saggi che allargano il tema ad aspetti specifici della problematica educativa, come il ruolo della teologia in quanto sapere della fede. L'ultima parte raccoglie in un'intervista l'insieme delle tematiche affrontate, con una ripresa conclusiva per un sintetico e attuale sguardo d'insieme. Il volume si rivolge a coloro che hanno responsabilità nella comunità ecclesiale, e non soltanto di tipo strettamente pedagogico poiché l'educazione è oggi principalmente una questione di approccio all'umano e di visione della sua condizione attuale e del suo destino. Prefazione di mons. Nunzio Galantino.
La dottrina dell'indissolubilità del matrimonio, la possibilità per i divorziati risposati di accedere ai sacramenti, la posizione della Chiesa nei confronti degli omosessuali sono alcuni dei punti caldi affrontati dall'Assemblea straordinaria del Sinodo dei vescovi sulla famiglia.
I documenti di questo appuntamento ecclesiale, che si e segnalato all'opinione pubblica anche per le novità di metodo e la franchezza del dibattito, riflettono i testi del magistero, ma anche la sensibilità di Papa Francesco, fiducioso che la Chi~sa sia in grado di superare lo «sguardo severo e legalista» sui problemi del mondo.
Una carità senza confini, che si apre al mondo, che condivide le sue (poche) risorse, incontra ed entra in contatto con Chiese locali, spesso giovani e in difficoltà. Nell'affrontare le povertà, le emergenze, i focolai di conflitto in molti Paesi del mondo, ci si scopre così «accompagnatori», «fratelli maggiori», «tutor».
La sorpresa è però un'altra. Accompagnare moltiplica spesso i risultati e da accompagnatori ci si ritrova accompagnati, cioè impegnati a camminare su un sentiero comune. Il risultato è un mutuo arricchimento, un «dividere per moltiplicare», un crescere insieme nel servizio, in primo luogo ai poveri.
questo «vademecum» nasce dopo una lunga riflessione maturata soprattutto dall'esperienza di operatori all'estero. È un sussidio pratico che fornisce indicazioni e «tracce» per procedere nell'accompagnamento e rispondere a due domande: che cosa suggerisce l'esperienza dei volontari e delle Chiese sorelle affinché la solidarietà diventi veramente carità di popolo? Quali sono gli strumenti e le attenzioni perché l'«accompagnamento» sia crescita condivisa, reciproca, dei due partner?
Il volume raccoglie gli Atti del convegno del Dipartimento di Teologia dell'evangelizzazione della Facoltà Teologica dell'Emilia-Romagna, appuntamento nato dal duplice desiderio di fare un bilancio sull'oltre trentennale attività della Scuola teologica bolognese e di riqualificare la riflessione e la ricerca sullo statuto epistemologico della disciplina. L'intento è mettersi in dialogo con le altre scuole teologiche che si occupano della stessa materia, con l'obiettivo di superare la frammentarietà in cui vive la teologia contemporanea.
C'è spazio per la verità della fede in un tempo di relativismo? Quali sfide provengono dalla cultura scientista e tecnocratica? Come educare di fronte alla frantumazione dell'umano? Su questi temi si articolano le tre parti del volume, che raccoglie i testi del seminario di studio su fede, cultura ed educazione svoltosi nell'ottobre 2013 per iniziativa della Commissione episcopale per la cultura e le comunicazioni sociali della CEI. Facendo tesoro delle riflessioni maturate nella prospettiva dell'Anno della fede, ma allungando lo sguardo al Convegno ecclesiale di metà decennio sul tema "In Gesù Cristo il nuovo umanesimo" (Firenze, 9-13 novembre 2015), le riflessioni proposte hanno una rilevante ricaduta pastorale e toccano questioni centrali per il cammino decennale della Chiesa italiana. In particolare, vengono focalizzate questioni decisive per chi intende educare alla vita buona del Vangelo: il modo in cui va comunicata la verità cristiana in una "società liquida", che soffre di isolamento e di solitudine, e il modo in cui l'educazione alla fede e della fede è in grado di propiziare l'incontro della verità cristiana con l'accresciuta sensibilità per la libertà in tutti gli ambiti dell'esistenza. Introduzione di mons. Claudio Giuliodori. Proposte teologico-pastorali di mons. Antonio Staglianò.
Descrizione dell'opera
Una delle gioie più grandi riservate alla Chiesa contemporanea è quella della riscoperta del valore dell'amore coniugale. Nello stesso tempo, una delle sofferenze più gravi per la coscienza dei cristiani di oggi è la condizione di chi vive un matrimonio finito.
Mentre la Chiesa ortodossa e le Chiese che provengono dalla riforma, pur predicando l'indissolubilità del matrimonio, concedono la possibilità di un nuovo inizio, la Chiesa cattolica lo ammette solo in alcuni casi.
Nel volume - pubblicato per la prima volta nel 1971 e riproposto con una nuova introduzione - l'autore sostiene la necessità di affrontare il tema in una prospettiva non solo giuridica e sostiene che, a certe condizioni, anche la Chiesa di Roma potrebbe concedere «una nuova partenza» nel tentativo di vivere una vita cristiana.
Sommario
Introduzione alla nuova edizione. Premessa dell'autore all'edizione del 1971. Prefazione all'edizione del 1971. I. L'indissolubilità del matrimonio nella rivelazione e nella legge naturale. 1. La rivelazione divina sul matrimonio nell'Antico Testamento. 2. Il messaggio di Gesù: «L'uomo non divida quello che Dio ha congiunto». 3. La tensione verso la monogamia nella legge naturale alla luce della riflessione personalistica e delle conclusioni delle diverse scienze antropologiche. 4. Amore coniugale e matrimonio: il problema della forma di celebrazione. II. La misericordia per i matrimoni falliti. 5. Legge e misericordia nel Nuovo Testamento. 6. La testimonianza dei padri della Chiesa: rottura del matrimonio per adulterio (della donna) e disciplina penitenziale. 7. Matrimonio e divorzio nel diritto romano classico e nella legislazione degli imperatori cristiani. 8. L'indissolubilità del matrimonio nella Chiesa tra il V e l'XI secolo. 9. L'indissolubilità del matrimonio nella Chiesa d'Occidente dall'XI secolo ad oggi. 10. La prassi attuale della Chiesa cattolica per la dichiarazione di nullità e gli scioglimenti per dispensa. 11. Indissolubilità e oikonomia nella tradizione della Chiesa cristiana in Oriente. 12. Il pensiero e la prassi delle Chiese evangeliche. III. Tesi e riflessioni conclusive. 1. Un'epoca di trasformazioni nel mondo e di rinnovamento e riforma nella Chiesa. 2. Il disegno di Dio è la monogamia assoluta. 3. L'esigenza di Cristo circa l'indissolubilità: un fatto di grazia e un imperativo morale, non una norma giuridica. 4. Distrutto dal peccato il segno sacramentale, non sembra che possa sopravvivere il sacramento del matrimonio. 5. Le strutture tradizionali mediante le quali la Chiesa esercita la misericordia nel settore matrimoniale appaiono inadeguate alla situazione della comunità cristiana contemporanea. 6. Il riconoscimento della legislazione e della giurisdizione degli Stati introno al matrimonio e il problema del divorzio civile. 7. Per una rinnovata pastorale del matrimonio e della famiglia all'interno della comunità ecclesiale. 8. L'esercizio della misericordia da parte della Chiesa nei confronti dei matrimoni falliti: la trasformazione dell'attuale sistema dei tribunali matrimoniali. 9. Per la restaurazione di una disciplina penitenziale. 10. L'amore cristiano testimonianza all'Amore eterno. Indici.
Note sull'autore
Giovanni Cereti, sacerdote, dottore in Teologia dogmatica alla Pontificia Università Gregoriana, è stato docente di Ecumenismo e di Dialogo interreligioso in diversi atenei e istituti teologici, fra i quali l'Istituto di Studi Ecumenici di Venezia e la Facoltà Teologica Marianum di Roma. Nel 1976 ha iniziato il cammino della Fraternità degli Anawim e nel 1980 ha fondato la sezione italiana della World Conference of Religions for Peace.Per EDB ha pubblicatoLe Chiese cristiane di fronte al papato. Il ministero petrino del vescovo di Roma nei documenti del dialogo ecumenico (2006) e Per un'ecclesiologia ecumenica (22003); inoltre ha curato con Sever J. Voicu gli Enchiridion Oecumenicum 1 (32004) e 2 (22000) e con James F. Puglisi gli Enchiridion Oecumenicum 3 (22004), 4 (21999), 7 (2006), 8 (2007) e 10 (2010).
Il volume affronta il rapporto tra fede e sacramento del matrimonio dal punto di vista teologico-pastorale. Il tema viene indagato partendo da due dati macroscopicamente in contraddizione tra loro: da un lato, la coscienza diffusa tra le persone, cattoliche o no, che per «sposarsi in Chiesa» bisogna credere - e dunque aver fede - in ciò che la comunità dei credenti professa; dall'altro, l'attuale normativa e prassi ecclesiastica che non considerano la fede un elemento indispensabile alla valida celebrazione del matrimonio.
Il volume, ispirato a criteri di chiarezza sia nei contenuti che nello stile, propone una riflessione provocatoria sul sacramento del matrimonio in cui anche i non «addetti ai lavori» possono ritrovarsi.
Sommario
A lezione di teologia in treno. I. Due mondi separati. II. Al cuore del problema. III. Ripartire dal Concilio. IV. Dal punto di vista di Dio e del mondo. V. L'amore al tempo del nichilismo. A lezione di teologia in treno (Epilogo).
Note sull'autore
NICOLA REALI è professore di Teologia pastorale dei sacramenti al Pontificio Istituto Redemptor Hominis della Pontificia Università Lateranense. Tra le sue pubblicazioni: La ragione e la forma. Il sacramento nella teologia di H.U. von Balthasar (Pontificia Università Lateranense - Mursia 1999); Fino all'abbandono. L'Eucaristia nella fenomenologia di Jean-Luc Marion (Città Nuova 2001); Scegliere di essere scelti. Riflessioni sul sacramento del matrimonio (Cantagalli 2008).
La trama pastorale che il volume delinea è articolata attorno a quattro riferimenti fondamentali: la parola di Dio, come fonte e metro della vita del credente e della Chiesa; il mistero dell'incarnazione, come guida della prassi pastorale; la Chiesa, segno e strumento di Cristo per attuare il regno di Dio nel mondo; la spiritualità di comunione missionaria, come radice di pastorale integrata e d'insieme. La nuova edizione prevede due nuovi capitoli e una bibliografia aggiornata.
Il cimitero è un luogo fisico che conserva le spoglie dei defunti e ne perpetua la memoria, ma anche un luogo simbolico costruito per consentire ai viventi di esprimere il dolore e di coltivare la speranza. Oggi relegato quasi esclusivamente alla competenza civile e amministrativa, questo spazio richiede una particolare attenzione pastorale capace di rievocare la tomba vuota che si trova al principio della narrazione cristiana. Il libro delinea le caratteristiche del cimitero a partire dall'Antico e dal Nuovo Testamento, ripercorre le trasformazioni che ha subìto in epoca medievale e moderna, ricorda riti e preghiere, si sofferma sulla cremazione e la dispersione delle ceneri. Inoltre, esamina le concezioni del cimitero nelle grandi culture religiose e le tradizioni funerarie di alcune comunità europee emigrate negli Stati Uniti.