Descrizione dell'opera
Nella vasta produzione di Mazzolari, La Via crucis del povero - apparsa nel 1939 e ripubblicata, con alcune integrazioni, nel 1953 - occupa un posto particolare perché da una parte riflette la prolungata meditazione del parroco di Bozzolo sulla Passione, dall'altra pone al centro della sua visione del cristianesimo il problema del povero e della povertà. Una celebrazione «tradizionale», per non dire un po' logorata dall'abitudine, viene riproposta in una prospettiva rinnovata, quella del povero, che è insieme Cristo e, dopo di lui, ogni uomo che viene in questo mondo. Don Primo riesce così a dare un senso nuovo a un'antica devozione popolare e a trasformare la celebrazione liturgica della Via crucis in un sofferto esame di coscienza di una comunità cristiana salutarmente inquietata dal dramma del Venerdì Santo.
Pochi testi, come queste belle e letterariamente suggestive pagine di Mazzolari, possono aiutare il credente a confrontarsi con il problema della povertà in tutte le sue forme, spirituali e materiali.
Sommario
Introduzione (G. Campanini). Nota editoriale. I. IL POVERO. Il povero di fronte agli uomini. Il povero di fronte a Cristo. Il povero di fronte ai cristiani. La sbarra. II. LA VIA CRUCIS DEL POVERO. Pio esercizio. Le stazioni. Stazione I. Gesù giudicato e condannato. Stazione II. Gesù caricato della croce. Stazione III. La caduta. Stazione IV. L'incontro. Stazione V. Il Cireneo. Stazione VI. La Veronica. Stazione VII. La seconda caduta. Stazione VIII. Il pianto delle donne. Stazione IX. La terza caduta. Stazione X. La spogliazione. Stazione XI. La crocifissione. Stazione XII. Il morente. Stazione XIII. La deposizione. Stazione XIV. La sepoltura. Statio novissima et jucunda.
Note sull'autore
PRIMO MAZZOLARI (1890-1959), prete dal 1912, dopo essere stato cappellano militare al tempo della prima guerra mondiale, trascorse la sua vita come parroco di piccoli paesi di campagna. I suoi scritti e le sue predicazioni lo imposero all'attenzione pubblica, ma attirarono su di lui anche molte misure disciplinari della gerarchia. Don Primo si sforzò di vivere e di proporre il vangelo nella sua integralità, anticipando molte acquisizioni del concilio Vaticano II. Di grande rilievo furono le sue riflessioni sulla parrocchia, sui «lontani» e sui poveri, sulla pace e la giustizia sociale.
Note sul curatore
GIORGIO CAMPANINI, già professore di storia delle dottrine politiche all'Università di Parma, ha successivamente svolto una serie di corsi presso la Pontificia Università Lateranense e la Facoltà teologica di Lugano. È considerato fra i più qualificati studiosi del pensiero politico cattolico dell'Ottocento e del Novecento. Ha approfondito in particolare le tematiche etiche e il rapporto fra pensiero cristiano e modernità. In questo suo percorso si è più volte incontrato con Mazzolari, cui ha dedicato varie ricerche e da ultimo Don Primo Mazzolari. Un uomo nella Chiesa, Morcelliana, Brescia 2011. Presso le EDB ha pubblicato numerosi studi, fra i quali: Il laico nella Chiesa e nel mondo (1999, II ed. aggiornata e ampliata 2004), La dottrina sociale della Chiesa: le acquisizioni e le nuove sfide (22009), La spiritualità familiare nell'Italia del '900. Percorsi profili prospettive (2011); e ha curato: G. Fregni, L'amore di Dio nella casa degli uomini. Scritti di spiritualità familiare (2009) e Benedetto XVI, Caritas in veritate. Linee guida per la lettura (2009).
L'attesa del popolo di Dio attorno alla celebrazione di un funerale è grande. Si tratta di un momento importante, in cui talora è difficile saper trovare parole capaci di comunicare conforto e consolazione. È ormai anche una delle rare occasioni in cui è possibile entrare in contatto con coloro che non frequentano abitualmente la comunità cristiana, il che rende la circostanza ancora più delicata sotto il profilo pastorale.
Dedicato a chi guida la meditazione o la celebrazione, il volume propone riflessioni e suggerimenti utili alla preparazione di un commento personale per ogni lettura indicata dal Rito delle esequie e per altri brani della Bibbia particolarmente adatti a momenti di preghiera accanto ai defunti. Ogni capitolo è strutturato in modo identico: contesto, struttura del testo, spunti di meditazione, uso del testo, suggerimenti per la celebrazione.
Descrizione
Attraverso una rilettura semplice e profonda del brano di Emmaus (Luca 24,13-35), l’autore accompagna a comprendere come la messa sia la strada per incontrare, passo dopo passo, il Cristo risorto.
Sommario
Introduzione. Il brano evangelico (Lc 24,13-35). 1. Due amici in cammino. 2. Un altro si avvicina. 3. Si entra in dialogo. 4. La narrazione di un’esperienza. 5. La spiegazione. 6. Il possibile distacco. 7. La supplica. 8. La tavola. 9. L’apertura degli occhi. 10. La rilettura del passato. 11. Il cammino a ritroso. 12. La condivisione dell’esperienza dell’incontro. 13. Conclusione. Appendice: La terza edizione del Messale Romano.
Note sull'autore
Alberto Zironi, parroco di Nonantola, Redù e Rubbiara (Modena), è docente di Teologia dei Sacramenti e di Introduzione alla liturgia presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose dell’Emilia in Modena. Per EDB ha scritto La Messa: capisci cosa fai? (2006).
Perché cantare? Perché stare in piedi o seduti, inchinarsi o inginocchiarsi? Perché confessarsi prima e perché arrivare per tempo? Dove trovare la forza di perdonare, di mettersi in discussione e di spendersi per gli altri?
Queste pagine non sono una risposta accademica o teorica, ma una testimonianza di come, domenica dopo domenica, grazie alla messa si possa ritrovare il “bandolo della matassa”.
Sommario
Prefazione (G. Bassetti). Introduzione. I. «Sine dominico non possumus»: dai martiri di Abitene fino a noi. II. L’appuntamento: arrivare per tempo e preparati. III. Mettersi in discussione, sempre: Kyrie, eleison! IV. Quel bisogno prepotente di cantare il Gloria, l’Alleluia e il Santo. V. C’è colletta e colletta: dalle preghiere al cestino. VI. La mensa della Parola e quel foglietto da portarsi a casa. VII. L’omelia: croce o delizia? VIII. Pane e vino, sangue e sudore: la presentazione dei doni. IX. «Fate questo in memoria di me»: la consacrazione. X. Cuore a cuore, per uscire nuovo: dal segno della pace alla comunione. Postilla: «Ite, missa est!».
Note sull'autore
Stefano Proietti è sposato e ha tre figli. Vive e lavora a Roma, dove si è laureato in Filosofia morale e ha conseguito il baccalaureato in Filosofia e in Teologia. Con un passato da seminarista e religioso (salesiano) di voti temporanei, dal 2003 è giornalista professionista e, dopo aver trascorso otto anni nella redazione di Tv 2000, dal 2009 lavora presso l’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali della CEI. Con Mimep Docete ha pubblicato In “stato” di missione. Il Vangelo su Whatsapp (2018); con EDB 50 grani di cielo. Riscoprire il Rosario (2019).
La liturgia è un tema poco sondato nella vita di don Primo Mazzolari, solitamente più conosciuto per le sue posizioni sulla pace, la giustizia sociale e la politica. Questo libro raccoglie alcune riflessioni del parroco di Bozzolo, a partire da quella offerta nel 1941 alla Settimana liturgica nazionale, e mette a disposizione i testi più significativi sull’omelia, sul rapporto tra il prete e la comunità cristiana, sul senso della liturgia cristiana, sul valore dell’eucaristia nella vita del cristiano, sul senso delle devozioni e della preghiera. Non manca un affondo provocatorio sul tema del denaro e delle offerte durante le celebrazioni liturgiche, in modo da non trascurare la profezia con cui don Primo ha spinto la Chiesa al rinnovamento e alla fedeltà evangelica.
Sommario
Introduzione. I. «Mi piacciono le chiese vive». 1. I discepoli di Emmaus. 2. Liturgia del tempo di guerra. 3. La Messa parrocchiale. 4. L’edificazione della Chiesa nel sacrificio di Cristo. 5. L’edificazione della Chiesa nel sacrificio della Chiesa. 6. La predicazione. 7. Delle nostre impreparazioni all’apostolato. 8. Le tariffe nella liturgia.
Note sull'autore
Don Primo Mazzolari (1890-1959), prete dal 1912, fu cappellano militare al tempo della prima guerra mondiale e trascorse la sua vita come parroco di piccoli paesi di campagna a due passi dal Po, prima Cicognara e poi Bozzolo, in provincia di Mantova. l suoi scritti e le sue predicazioni lo imposero all'attenzione pubblica, ma attirarono su di lui anche molte misure disciplinari della gerarchia ecclesiastica. EDB ha in catalogo l'opera completa di don Mazzolari.
Bruno Bignami e Umberto Zanaboni sono rispettivamente postulatore e vice postulatore della causa di beatificazione di don Primo Mazzolari.
Una riflessione incisiva e sapiente sulla messa e sulle ragioni che motivano il credente a partecipare e a vivere ciò che costituisce il centro e la fonte della vita cristiana.
Sommario
Presentazione. 1. Partecipanti alla messa festiva. 2. Accolti da Dio e dalla Chiesa. 3. Perdonati da Dio e dalla Chiesa. 4. Alla scuola della Parola di Dio. 5. Liturgia offertoriale: scambio di doni. 6. Rito e mistero liturgico. 7. Liturgia di lode e di amore. 8. Liturgia misterica: memoriale. 9. Liturgia misterica: transustanziazione. 10. I figli si rivolgano al Padre celeste. 11. Comunione eucaristica. 12. Riti di congedo. 13. La messa continua.
Note sull'autore
Nardo Masetti è sacerdote della diocesi di Modena. Ha pubblicato testi di teologia, di pastorale e di spiritualità, con l’intento di sostenere la formazione delle comunità e delle parrocchie sui grandi temi della vita cristiana. Collabora con il settimanale Nostro tempo.
Se il consolidarsi delle strutture ecclesiastiche e il definirsi della dottrina rappresentano spesso le angolature privilegiate negli studi sul cristianesimo antico, l'opera di McGowan riconsidera sotto una nuova luce la centralità degli aspetti celebrativi e rituali per la genesi della stessa identità cristiana. L'autore esamina il pasto, la parola, la musica (canto e danza), l'iniziazione e la purificazione, la preghiera, l'organizzazione del calendario e la nascita delle principali festività come gli ambiti in cui le prime comunità cristiane seppero celebrare e trasmettere la loro fede. Lo stile scorrevole e accattivante dell'esposizione non va a scapito della vasta documentazione, esaminata e presentata secondo un approccio rigoroso. Questa edizione del volume è stata ulteriormente arricchita nelle fonti patristiche e nella bibliografia; nuova è l'Appendice iconografica. L'opera è corredata da numerosi indici.
Il volume ripercorre, in ottica storico-teologica ed ermeneutica, il dibattito sulla «crisi del sacro» in età contemporanea in rapporto al processo di evangelizzazione. Il lavoro di ricerca si propone di verificare l'ipotesi che tra liturgia, crisi del sacro e secolarizzazione esista realmente un rapporto sul piano dei fatti storici, oltre che sul piano dialettico e teologico-pastorale. Il sondaggio non si sofferma solo sull'analisi dei provvedimenti di riforma della Chiesa cattolica in epoca postconciliare, ma scandaglia in modo analitico le fonti a disposizione, soprattutto quelle a stampa e, in particolare, le riviste, autentici cantieri di informazioni capaci di restituire la freschezza del dibattito. Presentazione di Andrea Milano.
La cornice liturgica, il culto della verità e la cultura materna sono le tre dimensioni dell'omelia prese in considerazione in questo libro. Esse sono collegate da un filo rosso - la storia della salvezza - che riconduce la predica durante la messa a un'esperienza pasquale analoga a quella del Risorto con i discepoli di Emmaus. L'omelia, infatti, ha lo scopo di far sì che la proclamazione della Parola di Dio diventi, insieme con la Liturgia eucaristica, «quasi un annunzio delle mirabili opere di Dio nella storia della salvezza, ossia nel mistero di Cristo».
Nell'Oriente ortodosso il primo tentativo di sistematizzazione dei sacramenti della Chiesa è stato il trattato di Dionigi Areopagita sulla gerarchia celeste, ma solo nel XVII secolo la dottrina entra dapprima nei «libri simbolici» e poi nei manuali di teologia in uso nei seminari. Solo alla fine del XIX e nel XX secolo la teologia ortodossa comincia a liberarsi dalla concezione del mondo latino medioevale e riconduce la riflessione sui sacramenti nell'alveo del pensiero dei Padri. Le azioni sacre in cui il fedele riceve la grazia dello Spirito Santo schiudono davanti alla persona la realtà di un altro mondo e contribuiscono alla sua rinascita spirituale. Come ha scritto Nicola Cabasilas, «attraverso i santi misteri, quasi finestre, il sole di giustizia entra in questo mondo tenebroso, mette a morte la vita secondo il mondo, e fa sorgere la vita sovramondana».Questo volume si sofferma su: battesimo, cresima e consacrazione del crisma; eucaristia; penitenza (confessione); ordinazione ai ministeri sacri (vescovo, sacerdote, diacono) e consacrazione per i servizi liturgici (lettore, suddiacono); estrema unzione; matrimonio; professione monastica; sepoltura (funerale) e altre forme di commemorazione dei defunti; consacrazione del tempio; benedizione dell'acqua; funzioni di supplica per varie necessità.
Presepi e fontane meravigliose, reliquie della Passione ed ex voto, enigmi sacri e rogazioni, sacri monti e «parole turchine» sono i protagonisti del libro, che recupera una materia trascurata: le forme più elementari, modeste, spesso ingenue di devozione. Pur nella loro semplicità, riti, usi, preghiere e leggende hanno attraversato i secoli consentendo una lettura spirituale del mondo e una considerazione dell'ordine naturale come un codice da comprendere. Tutta l'antica tradizione ha studiato, interpretato, elevato a metafora, esempio, simbolo ciò che miracolosamente appare nel ciclo naturale, nell'ordine celeste, nelle figure della realtà. La liturgia ha costruito un'azione drammatica in cui l'uomo ripercorre tutte le tappe del suo pellegrinaggio vitale mediante le feste, le ricorrenze, le celebrazioni, i riti, le usanze disseminati nel ciclo dei giorni, delle stagioni, dei fenomeni astronomici, integrando e saldando la vita umana individuale e collettiva al coro della creazione divina.
Sommario
La sacralità naturale: una terra di nessuno tra fede e smarrimento. I. I LUOGHI. Il presepio compendio e icona del mondo. Il centro del mondo e la sede dell’anima. Il paradiso terrestre dramma e sogno dell’umanità. I segreti della foresta. Le fontane meravigliose. II. I MITI MINORI. Il mistero del santo Graal. Le reliquie della passione. La corona di spine. Il mistero della santa Croce. Il culto di Gesù bambino. III. LE COSE. La campana, voce che prorompe dal buio della materia santificata. La meridiana digitus paternae dexterae. I tabernacoli. Gli ex voto. IV. GLI EVENTI. Le manifestazioni del mondo animale e la globalizzazione. Il terremoto della morte di Cristo. L’arcobaleno e la porta del paradiso. Credenze sommerse e gesti rituali arcaici sopravvissuti nel vivere quotidiano. V. I RITI. L’antica e perduta tradizione del Ceppo. Il mito del serpente, terribile detentore del segreto della vita. Gli enigmi sacri. Le parate: reliquie di matrimoni tribali. Forme di culto sommerso. VI. I SOGNI E LE CHIMERE. Un miraggio luciferino: gli automi e i replicanti. L’antico mito della lingua degli uccelli. Le parole turchine: parlare senza dire per dire di più. Le sorgenti naturali del meraviglioso: visioni e suoni del mondo soprasensibile.
Note sull'autore
Carlo Lapucci, studioso di tradizioni popolari, ha realizzato per Radiodue le serie «I verdi giardini della memoria» (1981) e «Cose dell'altro mondo» (1982). Ha diretto la rivista Le lingue del mondo e collaborato con Il Sole 24 Ore, La Nazione e Toscana oggi. Tra le sue numerose pubblicazioni, il Canzoniere dell’amore coniugale (1974), La Bibbia dei poveri (1985) e il Dizionario dei proverbi italiani (2007).
Attraverso brevi e semplici riflessioni, il testo vuole offrire qualche spunto per comprendere e vivere attivamente la celebrazione eucaristica. Passa in rassegna i vari momenti della messa per accompagnare i fedeli a mettersi alla presenza del Signore, chiedere perdono del proprio peccato, mettersi in ascolto della parola di Dio, chiedere con insistenza offrendo se stessi e a rendere grazie. Le riflessioni sono arricchite dalle illustrazioni di Valeria Balboni.