L'arrivo di un figlio è certamente uno degli eventi più forti e determinanti per la coppia. Il ruolo genitoriale, con nuove responsabilità e impegni, può metterne a dura prova l'equilibrio. Come tornare ad essere quelli che eravamo, come rientrare in possesso del nostro amore? È urgente fare i conti con questa nuova realtà, che ora ha un nome, un volto, bisogni ed esigenze da soddisfare. Le richieste dei figli, la necessità di uno spazio per la coppia, le aspettative, l'interferenza delle famiglie di origine e degli amici, il sonno rubato, sono solamente alcuni dei temi che gli autori propongono per favorire un momento di riflessione tra i due neo genitori. È il nuovo senso della nostra vita, e lo sarà per sempre. Dobbiamo riscoprire un altro modo di volerci bene, rinegoziare le nostre promesse, per assaggiare questo meraviglioso pezzetto di felicità.
Giovanni Battista de La Salle ha contribuito, in maniera determinante, a dare risposte alla carenza di educazione «per i figli degli artigiani e dei poveri» in Francia, tra la fine del ‘600 e l’inizio del ’700, acquisendo un posto indiscusso nella storia dell’educazione cristiana. La persona e l’opera del de La Salle possono rappresentare anche per gli educatori di oggi, spesso demotivati e scoraggiati, un punto di riferimento dal quale ripartire per una risposta orientata cristianamente, di fronte all’allarme educativo che si leva da più parti nella società contemporanea. Di qui la proposta “Opzione” de La Salle rivolta agli insegnanti e ai genitori del nostro tempo.
San Giovanni Battista de La Salle, dichiarato Patrono speciale degli educatori cristiani da Papa Pio XII il 15 maggio 1950, rappresenta per gli educatori del nostro tempo un orientamento sicuro.
L’educazione è relazione tra persone che tentano di trarre fuori il vero Sé dell’altro, la parte più autentica, la zona intima, il cuore del talento affettivo e attitudinale. Questo libro restituisce al loro più autentico significato le parole legate al processo educativo e applicabili a qualsiasi altro ambito relazionale. Educare è scegliere di vivere nel profondo, guardando gli altri non con un buonismo sentimentalista o con rigore accademico, ma per voler andare oltre e imbattersi nella «grande bellezza» di ciascuno di noi.
In queste pagine si affrontano i quesiti più scottanti che genitori, educatori e insegnanti si pongono nello svolgimento della loro opera educativa. L'ipotesi centrale si fonda sulla convinzione che ognuno di noi può continuamente sviluppare il proprio potenziale educativo sia per migliorare se stesso, sia per contribuire alla costruzione di un mondo migliore. Chi non coltiva la speranza e la fiducia nel rinnovamento di sé e della porzione di mondo che gli è stata affidata, rischia di rimanere inchiodato ai blocchi di partenza della propria vita. Il principio di educabilità, qui coniugato dalla teoria alla pratica, tocca vari ambiti: la costruzione di una personalità solida, l'educazione affettiva e sessuale, il progetto di vita, la figura paterna e l'educazione dei figli, la relazione tra docenti e studenti, l'educazione al bene comune e all'interculturalità. "L'educabilità non è un principio astratto, ma un dinamismo che entra a pieno titolo nella quotidianità dei nostri atti. Tutto ciò che noi compiamo può rivestirsi di valore educativo."
Essere maschi o essere femmine, ad ogni età, fa molta differenza. Non solo perché si hanno corpi diversi, ma soprattutto perché diversi sono i significati e i ruoli che fin dalla nascita vengono attribuiti a questi corpi: si vede nella cultura e nei giocattoli, nell’organizzazione familiare e nelle strutture sociali, nei programmi scolastici e nei palinsesti televisivi.
Tutto ciò condiziona – e a volte imprigiona – i bambini e le bambine ma anche le donne e gli uomini che si occupano di loro: genitori, insegnanti, educatrici e educatori.
Raccogliendo le voci di alcune classi della scuola Primaria e le riflessioni di maestre, mamme e papà, il libro propone un percorso per capire quali sono oggi questi messaggi, da dove vengono e dove stanno andando.
E mostra come anche l’educazione religiosa e la trasmissione della fede abbiano un ruolo attivo nella costruzione del maschile e del femminile.
Rita Torti
Laureata in Storia Contemporanea, da diversi anni si occupa di studi di genere e collabora con enti, scuole e associazioni interessate ad approfondire le tematiche del rapporto tra donne e uomini. Vive e lavora a Parma.
Quante volte ti sei scoraggiato di fronte alle insidie che vengono tese ai ragazzi, chiedendoti come contrastarle? Quante volte hai temuto che nella loro testa non ci fossero le necessarie risorse per crescere liberi? Quante volte, di fronte alle domande incalzanti degli adolescenti sul sesso, sulla rete e sulla libertà, non sei riuscito a trovare risposte adeguate? L'autore, in questo libro, intende aiutarti a comprendere il mondo dell'adolescenza, indicando una serie di valori e di suggerimenti da fornire ai ragazzi per aiutarli a crescere liberi. Nel DVD allegato si trovano contenuti video con approfondimenti al testo per facilitare la comunicazione fra adulti e ragazzi. Con questo libro puoi sperimentare la Realtà Aumentata!
Diversi percorsi di lettura che rintracciano temi e figure di Tolkien in altri libri per ragazzi.
Nato da un esperimento condotto tra il 1999 e il 2005 in varie baraccopoli dell'India, questo libro ripercorre le tappe fondamentali che hanno portato a far conoscere nel mondo un metodo alternativo di apprendimento dell'informatica da parte dei bambini, soprattutto nei paesi in cui le scuole non esistono o non funzionano adeguatamente. Il professor Sugata Mitra e i suoi collaboratori hanno infatti dimostrato che, mettendo dei computer nei luoghi pubblici a disposizione dei più giovani, questi ne imparano l'utilizzo in modo autonomo e veloce aiutandosi gli uni gli altri, scoprendo come navigare in Internet, giocare, scaricare file e usare alcune tra le applicazioni più diffuse.
Il metodo del'"apprendimento minimamente invasivo" si basa infatti sulla collaborazione tra i ragazzi, che apprendono e insegnano allo stesso tempo, indipendentemente dal luogo dove si trovano e dalla classe sociale da cui provengono. Per questo, i suoli esperimenti sono stati definiti "armi di istruzione di massa".
In questi ultimi anni si va diffondendo un senso di smarrimento di fronte a un mondo sempre più percepito come “ostile” e complicato, nel quale le relazioni appaiono spesso difficili e conflittuali e si respira un clima di aggressività latente. Allo stesso tempo, si avvertono il desiderio di rapporti sereni e appaganti nei diversi contesti di vita (famiglia, lavoro, vicinato...), l’esigenza di cogliere risorse e potenzialità del conflitto in ambito relazionale, la “nostalgia” di unità e comunione che paiono perdute o compromesse, la volontà sempre più diffusa di imparare a relazionarsi con gli altri, a gestire le proprie e altrui emozioni vivendo con empatia e con intelligenza emotiva. Il libro aiuta a imboccare e percorrere questa strada con successo!
Per scoprire che nel conflitto la diversità non è limite ma ricchezza, le ragioni dell’altro non sono alternative alle nostre ma complementari.
Fabio Bonafede (Catania 1972) vive a Trento dove lavora come docente di scuola secondaria di primo grado e come esperto in coaching sportivo (allenatore di pallavolo di terzo grado nazionale). Ha conseguito il master in «Mediazione dei Conflitti» presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia ed è vicepresidente dell’Associazione di Promozione Sociale «The Bridge» di Trento.
Marcello Soprani (Varese 1967) è vicepreside dell’Istituto Comprensivo di Viggiù (VA); coordinatore del Comitato Scientifico Nazionale AIART (Associazione Spettatori Onlus); cura e conduce la trasmissione Il Tesoro Nascosto presso La6, tv locale varesina. Ha conseguito il master in «Mediazione dei Conflitti» presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia ed è presidente dell’Associazione «The Bridge». Per Effatà Editrice ha pubblicato Il racconto della Pietra (2004) e Medi@nte. Percorsi di media education (2006).
Siamo in tempi di emergenza educativa. Il testo La pedagogia del quotidiano è una bella risposta a questa ricerca, al tentativo di passare dall’emergenza alla progettualità educativa, ed è basato sulla vita concreta di un educatore, Gianfranco La Rosa, che ha tessuto la sua esistenza di trame educative, di pazienza, di dialoghi, di speranze, di compagnia quotidiana, di azioni e riflessioni, di concretezza e di orizzonti ampi. La prima risposta quindi è esserci, incontrarsi, guardarsi negli occhi, farsi domande semplici, le domande del quotidiano.
Dalla Prefazione di S. E. Mons. Domenico Sigalini
Girolamo Monaco è nato a Catania nel 1962. Laureato in Pedagogia, dal 1992 è Educatore Coordinatore del Ministero della Giustizia – Dipartimento Giustizia Minorile, in servizio presso l’Istituto Penale per i Minorenni di Acireale (Catania). Ha pubblicato nel 1994 Don Pietro. Un racconto breve (Stampa alternativa, Roma), numerosi articoli sulla pedagogia della devianza. Padre di quattro figli, insieme alla moglie è membro della Comunità Papa Giovanni XXIII di don Oreste Benzi.
Marco Pappalardo è nato a Catania nel 1976. Pubblicista collaboratore di «Avvenire», del quotidiano «La Sicilia», del «Bollettino Salesiano», del settimanale regionale «Prospettive», dell’emittente televisiva Antenna Sicilia – Sicilia Channel, docente di Lettere presso il Liceo «Don Bosco» di Catania, collabora con il corso di laurea in Scienze della Comunicazione della Facoltà di Lettere e Filosofia di Catania. È membro dell’Ufficio per le Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi di Catania.