Dopo quarant’anni, la profonda trasformazione che ha cambiato il volto della liturgia cattolica a seguito del Vaticano II sta vivendo una stagione di ripensamenti: secondo alcuni occorre abbandonare finalmente gli ultimi indugi e portare alle estreme conseguenze la spinta innovativa del cambiamento; secondo altri, all’opposto, occorre ritornare decisamente al passato. Il presente volume condivide pienamente la necessità di una revisione, ma la pensa sulla linea della ‘riforma della riforma’ così come ormai da decenni la propone J. Ratzinger, oggi Benedetto XVI, e ne mostra la fondatezza storica, teologica e liturgica. Questo lavoro si dirige a chi, esperto o profano, abbia a cuore la liturgia e voglia sottrarsi alle gabbie ideologiche di ‘destra’ e di ‘sinistra’, per mettersi alla scuola del più grande Maestro di liturgia del nostro tempo: J. Ratzinger.
Don Claudio Crescimanno è nato a Modena il 25 agosto 1967. Ha studiato filosofia e teologia a Tortona (Al) e a Roma, e ha frequentato i corsi di licenza in sacra teologia preso lo Studio Teologico Accademico Bolognese dei padri Domenicani. È stato ordinato sacerdote nel 1994. Ha collaborato alla stesura dei volumi: ‘Olocausto: chi ha paura della verità?’, Lux Veritatis, 2002; ‘Risorgimento: chi ha paura della verità?’, Lux Veritatis, 2003; ‘Eucaristia. La verità della dottrina cattolica’, I Quaderni del Timone, 2006, 2 ed.; ‘La credibilità storica dei Vangeli’, I Quaderni del Timone, 2009.
Recensione
Chi fu san Francesco d’Assisi? Fu davvero quel bislacco personaggio “buonista”, pacifista, ecumenico, filoislamico, ecologista, “animalista”, rivoluzionario e anarcoide, propagandato da molti suoi biografi (compresi quelli francescani) e diffuso fra le masse da libri, giornali, romanzi, fumetti, musical, commedie, film e telefilm? O piuttosto questa è una grossolana e interessata falsificazione che ha prevalso solo perché non è stata adeguatamente contrastata? Restituendo la parola al santo stesso, ai suoi primi biografi e alle fonti originarie, e appoggiandosi su alcuni probati auctores,l'autore qui confuta questa falsa immagine restituendoci la vera identità del Serafico: il quale fu un riformatore austero, intransigente, combattivo, nobile e generoso, insomma un santo tipicamente medioevale e provocatoriamente “antimoderno”. Proprio per questo, egli risulta di sconcertante e affascinante attualità e in particolare costituisce un modello, un monito e un incoraggiamento per gl’Italiani in crisi del nostro tempo, affinché ricuperino la loro missione religiosa e civile.
L'Autore
Guido Vignelli, nato a Roma nel 1954, è studioso di storia, etica e dottrina sociale della Chiesa. Come socio fondatore e poi vicepresidente del Centro Culturale Lepanto, ha collaborato a campagne in difesa della civiltà cristiana. Come direttore del progetto SOS Ragazzi, ha organizzato iniziative di protesta contro l’opera diseducativa svolta da certi mass-media. Dal 2001 al 2006 è stato membro della Commissione di Studio sulla Famiglia istituita dalla Vicepresidenza del Consiglio dei Ministri. Ha scritto libri, collaborato a riviste e tenuto corsi di formazione ed aggiornamento per gl’insegnanti.
Recensione
“La breve e intensa esperienza del Partito Popolare Italiano, rimane nella storia italiana come modello ideale, lucido e coerente, di una proposta politica di ispirazione cristiana, ma non confessionale e prettamente laica dal punto di vista dei suoi contenuti, e anche come memoria e ammonimento negli anni della rinascita democratica” (Pietro Scoppola).
L'Autore
Gerlando Lentini (1930), direttore della rivista culturale “La Via”, svolge da decenni un’intensa attività pubblicistica e letteraria. È autore di oltre sessanta pubblicazioni monografiche che spaziano dalla saggistica alle scienze bibliche, dall’agiografia alla formazione.
Due anni sono trascorsi da quando, il 19 giugno 2007, con il documento "Orientamenti per la Pastorale della strada" venivamo invitati a “passare dalla pastorale dell’attesa alla pastorale dell’incontro, dell’accoglienza, agendo con fantasia, creatività e coraggio, per raggiungere i ragazzi nei loro nuovi luoghi di aggregazione, nelle strade, nelle piazze, come pure – allargando la prospettiva – nei vari locali, nelle discoteche e nelle zone più «calde» delle nostre metropoli” (n. 133). Queste parole hanno dato conferma alla pastorale che per anni ci ha visti impegnati insieme agli artisti di strada dell’Assoc. “Camminare Insieme” nell’animazione e nella promozione umana e valoriale del nostro territorio. Le pagine di questo libro sono frutto dell’esperienza di strada che abbiamo condiviso insieme a tanti operatori che si spendono nella nostra isola da sempre vocata all’incontro e all’accoglienza ma al contempo ferita dalle logiche di potere e diseguaglianza. Le fenditure che vengono a solcare la nostra terra di Sicilia nelle torride giornate estive sembrano mostrare tutta la tempra di un popolo capace di affrontare la vita e di impegnarsi per il cambiamento di cui abbisogna come l’acqua che estingue l’arsura d’estate. È questa passione cha abbiamo condiviso scrivendo queste pagine frutto del confronto con tante testimonianze come quella degli operatori della Cooperativa “Insieme” da anni chiamati a rispondere al bisogno di tanti che, approdati nelle coste della nostra isola, hanno affidato la loro storia alla capacità di esser riconosciuti ed accolti dall’altro. In questi giorni in cui è tanta la sete di speranza e il desiderio di cambiamento, appare significativo che da Castelvetrano nascano trame di solidarietà e di incontro capaci di mostrare l’autentico volto della bella Sicilia.
La Messa Antica nelle intenzioni del Papa secondo le spiegazioni dei più importanti liturgisti. Tra il 16 e il 18 settembre 2008 si fece a Roma, a cento passi dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, un oscuro e sconosciuto convegno - organizzato dal gruppo Giovani e Tradizione" guidato dal domenicano P. Vincenzo Nuara - nella ricorrenza annuale del 'Motu Proprio Summorum Pontificum' che liberalizzava la Messa Tradizionale. Questo volume riporta gli interventi dei relatori a quel Convegno. "
I pericoli dell'eugenetica nel pensiero profetico di Chesterton in una versione scritta e teatrale. Con un contributo di Giuliano Ferrara. Per comprendere maggiormente il capolavoro di Chesterton 'Eugenetica e altri mali', si è ricostruita storicamente la letteratura scientifica e il clima culturale di quell'epoca, anche attraverso l'analisi di altre opere significative dello scrittore londinese. Per rimarcare l'attualità di quella corrosiva e ironica denuncia si è immaginato un confronto teatrale liberamente tratto da 'Eugenetica e altri mali' del 1922...
Recensione
Il 15 ottobre 2008 a Holland, nell’Ohio, un certo “Joe l’idraulico” ferma l’allora candidato alla presidenza degli Stati Uniti Barack Obama chiedendogli una spiegazione semplice della crisi economica che lo sta rovinando. Forse questo personaggio non si chiama Joe e non fa neppure l’idraulico: ma in America diventa l’icona nazionale di chi si pone domande di fronte a una crisi che non capisce. Che cos’hanno da dire a Joe l’idraulico, Benedetto XVI e la dottrina sociale della Chiesa? Questo testo – scritto a quattro mani da un sociologo e da un economista – vorrebbe rispondere in modo semplice a quesiti che spesso spaventano proprio per la loro complessità, e vorrebbe presentare in tutta la sua ricchezza l’insegnamento sull’economia di Benedetto XVI, la quale culmina nell’enciclica Caritas in veritate. Ne emerge un magistero forte, coerente, chiaro, dove il Papa propone la carità nella verità come l’unica soluzione a una crisi nata dalla cattiva politica, dalla cattiva economia ma soprattutto – e ultimamente – dal peccato originale. È il peccato – originale e attuale – che ha seminato il male nel cuore degli uomini, preparando gli errori e gli orrori delle ideologie e organizzando, oggi, l’ultima sinistra impostura: quella della tecnocrazia, dove una tecnica che si è proclamata indipendente dalla morale nega Dio e cerca di soggiogare l’uomo.
L'Autore
Massimo Introvigne, sociologo, è direttore del CESNUR (Centro Studi sulle Nuove Religioni) e reggente nazionale vicario di Alleanza Cattolica. È autore di quaranta volumi in tema di sociologia delle religioni, pluralismo religioso contemporaneo e dottrina sociale della Chiesa.
Piermarco Ferraresi, economista, insegna Economia Industriale ed Economia Pubblica nella sede di Biella dell’Università di Torino. Tra il 2003 e il 2004 è stato consulente della Banca Mondiale sulle politiche previdenziali. È anche presidente della Sace, la società che gestisce l’aeroporto di Biella, socio di Alleanza Cattolica e autore di numerose pubblicazioni in tema – in particolare – di economia della previdenza sociale.
L’assunto fondamentale di questa monumentale opera del Servo di Dio Padre Tomas Tyn, OP, è un approfondimento scientifico della nozione metafisica di persona, nei suoi tre gradi fondamentali (persona umana, persona angelica e persona divina), mediante l’uso delle categorie metafisiche della analogia e della partecipazione.
L’analisi di P.Tyn consente così di raggiungere un concetto unitario e nello stesso tempo plurificato di persona. In modo speciale è interessante la distinzione tra la persona umana, composta di anima e di corpo, e la persona puramente spirituale (angelica e divina). Inoltre è importante la distinzione tra persona finita (umana ed angelica), dove si dà la composizione reale di essenza-esistenza e di sostanza-accidenti, e la Persona divina, la quale è pura sostanza e nella quale l’essenza coincide con l’esistenza, ciò che S.Tommaso chiama l’ipsum esse per se subsistens.
La Persona divina in quest’opera non è considerata nel senso trinitario della fede cattolica, come “Relazione Sussistente”, ma in senso puramente metafisico, come quella che il Concilio Vaticano I chiama una singularis substantia spiritualis, ossia la natura divina.
La parte teoretica è preparata da una dotta e ricca disamina storica, nella quale l’Autore presenta, a partire dall’antica Grecia fino ai nostri giorni, l’evoluzione del concetto metafisico di persona posto in stretta relazione con le categorie fondamentali dell’ente, dell’essere, dell’essenza, della forma, dell’atto e della potenza.
La grande utilità che sorge da quest’opera di P.Tyn è data dal fatto che essa espone i fondamenti metafisici della morale e quindi fornisce un’illuminante indicazione su quelli che devono essere i criteri fondo per discernere nella complessa situazione di oggi ciò che serve alla persona umana e ciò che invece la distrugge.
Il teologo gesuita Karl Rahner (1900-1984), perito del Concilio Ecumenico Vaticano II, nell'immediato postconcilio si procurò la fama di uno dei più grandi teologi cattolici ed interpreti del Concilio. Sennonché però, altri teologi eminenti, come il Fabro, Lakebrink, il card. Parente, il Von Balthasar e il Card. Ratzinger segnalarono le gravi insidie contenute nel sistema rahneriano e la falsità della sua interpretazione modernistica del Concilio, non conforme a quella della Chiesa postconciliare. Un'interpretazione non di continuità ma di rottura, che forniva pretesti a reazioni ultratradizionaliste. Dalle segnalazioni di questi teologi, in un primo tempo inascoltate, sta sorgendo un movimento teologico internazionale, fedele alla Chiesa e al Papa, il quale si è impegnato a correggere le vedute rahneriane, le cui conseguenze si sono rivelate dannose in campo morale, come hanno segnalato alcuni moralisti, tra cui Don Dario Composta. Tale movimento si propone di contribuire alla vera interpretazione del Concilio, senza per questo misconoscere i meriti del teologo tedesco.
Il continuo insegnamento di Papa Benedetto XVI, straordinario e mai ripetitivo, è qui ripresentato e attualizzato nei temi fondamentali che toccano la situazione della Chiesa e del mondo nel nostro tempo. Le dottissime e puntuali spiegazioni di Mons. Oliosi sui temi esposti dal Papa teologo ci offrono un Magistero abbordabile che rivitalizza la Sacra Tradizione in quest’epoca di sbandamento dottrinale e di ignoranza religiosa endemica a tutti i livelli. Uno strumento per tornare alla fede di sempre dopo la sbornia postconciliare.
La Tradizione classica e cattolica e la rivoluzione dissolutoria contemporanea. Prefazione di Giovanni Zenone. Il progresso è il risultato della selezione e perfezionamento delle nozioni trasmesse dalle generazioni passate. L'Autore nel volume mostra l'essenza tenebrosa e dissolutoria delle pseudofilosofie di Cartesio, Kant, Hegel, Nietzsche, Heidegger, Simone Weil, Bataille, Kojève, Guénon, Evola e della Scuola di Francoforte. A questi oppone le luminose rivisitazioni del pensiero tomista, vichiano, rosminiano e kierkegaardiano operate nel Novecento da dei geni metafisici.
Vaticano II – Che cosa è andato storto? è uno dei testi fondamentali del dibattito che si è svolto negli Stati Uniti sulla crisi post-conciliare e sull’interpretazione del Concilio Ecumenico Vaticano II: una discussione sociologica, filosofica e teologica cui ha partecipato a suo tempo il cardinale Joseph Ratzinger e di cui l’eco è evidente nel magistero di Benedetto XVI. Scritto con uno stile agile e sereno da una delle più note personalità del mondo cattolico americano, il testo mostra come la crisi nasce nel 1968 con quel “Sessantotto nella Chiesa” che è il rifiuto organizzato dell’enciclica Humanae Vitae di Paolo VI da parte di centinaia di teologi: un rifiuto che va molto al di là delle questioni di morale sessuale e si pone come contestazione globale dell’autorità del Papa e del Magistero. I teologi del dissenso fanno appello al Vaticano II. Ma – risponde McInerny – nulla nei documenti del Concilio giustifica la loro posizione. Si tratta allora di distinguere fra i testi del Vaticano II e la loro interpretazione, fra insegnamenti del Concilio ed evento mediatico, fra lettera e presunto “spirito” dell’assise conciliare. La confusione fra questi elementi ha determinato per la Chiesa una delle più gravi crisi della sua storia. Per i cattolici fedeli, suggerisce McInerny, non si tratta oggi di rifiutare il Concilio ma di riprenderselo, in quella piena fedeltà al Papa e al Magistero che costituisce l’unica via per uscire dalla crisi.
L'Autore
Ralph McInerny, nato a Minneapolis nel 1929, ha insegnato filosofia per cinquant’anni all’Università Notre Dame nell’Indiana, la più grande università cattolica del mondo, ed è considerato da molti il più importante filosofo cattolico vivente. Gli studiosi di filosofia conoscono McInerny come eminente specialista di San Tommaso d’Aquino, autore di testi fondamentali sull’etica tomista e sui rapporti fra San Tommaso e Aristotele, fra fede e ragione, fra filosofia e teologia. Per i non filosofi McInerny è anche, se non soprattutto, noto come autore di una cinquantina di romanzi gialli diventati rapidamente best seller internazionali e che hanno fatto della figura del sacerdote detective padre Dowling – cui è stata dedicata una fortunata serie televisiva trasmessa anche in Italia – uno dei personaggi più amati da generazioni di lettori. Negli ultimi anni, di fronte alla crisi nella Chiesa, McInerny ha dedicato gran parte delle sue energie all’apologetica cattolica, animando iniziative e riviste e offrendo – come ha ricordato il cardinale William Levada, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, in un articolo su L’Osservatore Romano del 22 giugno 2008 – un importante contributo per fondare lo sforzo apologetico su una solida base filosofica di fronte alle sfide del secolarismo e del relativismo.