Il coaching è qualcosa che tutti i manager dovrebbero saper fare: per migliorare le loro performance nel lavoro (e nella vita). I grandi manager fanno molto di più che coordinare i loro team: essi sono come dei coach, che allenano le loro squadre per ottenere risultati eccellenti. Lavorano perché ciascuno raggiunga i propri obiettivi nel migliore dei modi, spingono per accrescere la produttività del gruppo, innalzare la motivazione e condividere conoscenze ed esperienze. Coaching per manager non si rivolge ai coach ma ai manager. L'obiettivo è di aiutarvi ad aiutare la vostra squadra e voi stessi. Un coaching efficace può innalzare la performance di un team nel suo complesso e di tutti i suoi membri singolarmente. Con questo testo scoprirete come: ottenere il meglio dal vostro team, facendo sentire ogni collaboratore apprezzato, motivato e orientato al successo; ottenere il meglio da voi stessi facendo leva sui vostri punti di forza; risolvere i problemi quotidiani spronando le persone a cavarsela da sole; relazionarsi con tutti i "tipi" di persone, che siano vostri superiori, pari grado o collaboratori. Coaching per manager non è un compendio di teoria. È un testo chiaro, accessibile, che basa su esperienze reali di manager reali. Parla di quello che funziona in pratica e non di quello che potrebbe funzionare in teoria.
L'eccesso di pensiero è uno dei mali più insidiosi dell'umanità contemporanea ed il nemico principale del benessere psicofisico e delle relazioni. Le paure e i rimuginii di una mente agitata sottraggono preziose energie a tutto l'organismo. Questo corso con audioguida, in otto settimane vi permetterà di fare ordine tra i vostri pensieri, di renderli limpidi, di risvegliare i sensi e di allenare l'attenzione per cominciare ad esprimere al meglio il vostro potenziale cerebrale ed esistenziale. Il termine mindfulness definisce la capacità di orientare consapevolmente l'attenzione al proprio mondo interiore e di scoprire la ricchezza delle proprie risorse latenti. Esplorare quotidianamente ogni angolo o funzione del corpo è un'esperienza che innesca un dialogo con se stessi di utilità impareggiabile per chi vuole imparare a direzionare l'attività anarchica della mente e riprenderne il timone. Le meditazioni proposte aiutano ad accogliere la realtà e a lasciar andare la lotta contro le emozioni negative. La mente diventa efficiente, il pensare diventa saggio, il presente acquista maggiore importanza rispetto ai pensieri depressivi sul passato o ai pensieri ansiogeni sul futuro. Con 8 brani per la pratica da scaricare online.
La prima finalità di questo libro è presentare i 20 principi essenziali del branding: i concetti e le pratiche più utili per offrire una panoramica sintetica e precisa sui temi che tutti gli uomini di marketing e i brand strategist dovrebbero conoscere: brand asset; strategia di marca; brand portfolio; brand building. Il secondo obiettivo è guidare il lettore nell'elaborazione di un piano d'azione per creare, potenziare e sfruttare brand forti, descrivendo quali sono i passaggi necessari e le opzioni possibili per promuovere una marca e trasformarla in una vera e propria forza per l'azienda. In questa sua ultima fatica, il guru del branding David Aaker miscela teoria e pratica per dare ai marketing manager un'alternativa al predominio degli indicatori finanziari di breve termine. Le idee migliori, i concetti più importanti e vincenti - consolidati da anni di studio e di esperienze sul campo - non solo per chi voglia rinfrescare le proprie conoscenze, ma anche per chi desidera aggiornarsi in tempi brevi.
"Quelli che possono fanno scienza, gli altri blaterano di metodologia", "Chi sa fa, chi non sa insegna": la frase di un premio Nobel per l'economia e un diffuso modo di dire per introdurre un pericoloso comune sentire che investe le questioni di metodologia e di didattica, che sono indubbiamente due ambiti distinti, ma che subiscono entrambi il predominio della logica del risultato, del prodotto, della concretezza. Un pregiudizio che non risparmia certo la disciplina storica e che trova convinti sostenitori anche tra gli stessi 'disciplinaristi'. Tuttavia, la possibilità di difendere l'utilità della storia non può fare a meno di confrontarsi con domande 'banalmente' teoriche del tipo: a che serve la storia? Che senso hanno nell'agire storiografico temi come la verità, la soggettività, l'oggettività? Che cosa è una fonte? Cos'è un documento? Cosa intendere per archivio? 'Cosa','come' e prima ancora 'perché' insegnare la storia a scuola? Cosa, come e perché è stata insegnata la storia a scuola? Cosa ci si aspetta a livello comune dalla storia insegnata a scuola? È questo l'orizzonte investigativo che costituisce il tessuto connettivo dei saggi raccolti in questo volume.
Gli eventi sono uno strumento sempre più utilizzato da imprese e Istituzioni e stanno diventando una componente fondamentale di molti piani di marketing. La moltiplicazione dei format e il sempre più diffuso ricorso alle tecnologie digitali per la loro realizzazione richiedono non solo capacità organizzative, ma anche competenze di comunicazione e di progettazione. Oltre a richiamare i concetti teorici utili per interpretare lo scenario di riferimento e adottare le opportune strategie per la realizzazione dell'evento, il testo individua e illustra i principi operativi necessari per programmarlo e gestirlo in modo efficace ed efficiente, fornendo una panoramica completa delle fasi e delle attività che ne contraddistinguono la progettazione e la realizzazione. Analizza poi i criteri validi per disegnarne la struttura, gli strumenti indispensabili per una sua corretta pianificazione e gestione e lo sviluppo del manuale operativo, utile anche per garantire il corretto passaggio delle informazioni tra il personale coinvolto. Pensato per i professionisti della comunicazione d'azienda e del settore eventi, oltre che per gli studenti, il volume propone molte case history a supporto delle spiegazioni, con numerosi rimandi a video e immagini da visualizzare sul sito dedicato www.eventguidelines.com, che rendono interattiva la lettura anche per il lettore più curioso.
Sullo sfondo dell'Italia del 1978, con le sue agitazioni sociali, l'allarme terrorismo e un'agenda politica piegata all'emergenza, il medium più giovane, la televisione, si ritrova improvvisamente a giocare un ruolo determinante in una sfida traumatica che investe l'intero Paese e che la coglie quasi del tutto impreparata: il caso Moro.
Nell'immaginario collettivo, televisivamente parlando, la memoria si muove tra il servizio di Paolo Frajese in onda nell'edizione straordinaria del Tg1 la mattina del 16 marzo, con la scena dell'agguato di via Fani, e le immagini del corpo di Moro in via Caetani riprese da Valerio Leccese, unica testimonianza filmata esistente che la Rai fu costretta a comprare da una piccola emittente romana, la Gbr.
Immediatamente emerge il legame forte che unisce l'evento all'immagine, influenzandone la percezione e dilatandone senso e significato: un senso di cui, a distanza di quasi quarant'anni, si è ancora in cerca, come dimostrano le inchieste tuttora in corso della nuova Commissione parlamentare.
In un continuo scambio tra piano storico e piano mediologico, intrecciando fonti storiografiche, istituzionali, giudiziarie, ricerche d'archivio e dati inediti emersi dai servizi televisivi, il volume ripropone la cronaca dei 55 giorni mettendo in luce anche gli aspetti sociologici e semiotici di narrazione e rappresentazione del fatto-notizia, nonché le conseguenze sul piano della ricostruzione sociale della realtà che l'uso del mezzo televisivo implica.
Ne emerge una ricostruzione del caso Moro secondo un'ottica diversa che, partendo dal fatto e passando per la sua trasformazione in racconto, arriva a smontare ed esaminare la struttura e le modalità compositive del messaggio mediatico costruito intorno, e oltre, l'evento.
Da un punto di vista psicodinamico, la realtà psichica è un oggetto di studio complesso che, per via delle sue caratteristiche di unicità, irripetibilità, trasformabilità, obbliga il clinico a dotarsi di un equipaggiamento del tutto speciale: un atteggiamento mentale mobile rivolto costantemente all'altro privilegiando la dimensione relazionale; la scelta di metodi e tecniche molteplici e rispettosi dell'unicità dell'altro; il riferirsi ad una teoria della mente che non si avvale di dati puramente empirici o pragmatici, che va oltre la separazione tra normalità e patologia, che riconosce le peculiarità del funzionamento psichico individuandone fragilità e punti di forza e che infine poggia sull'idea che il sapere sulla mente è incompiuto. Gli autori partono da questi assunti e propongono ai lettori (studenti di psicologia ma anche specialisti che desiderano un aggiornamento puntuale e rapido su metodiche e contesti valutativi particolarmente attuali) un manuale che, rifondando l'impianto epistemologico della psicodiagnostica, articola, la diagnosi con la psicopatologia mediante l'uso di tecniche su misura per le esigenze delle persone.