Il libro raccoglie scritti, pezzi di diario e articoli (micro-storie appunto) di giovani volontari italiani in servizio civile catapultati nel disagio della parte povera di Santiago de Cile. Ne esce una lettura della realtà cilena che rispecchia le contraddizioni del mondo. Dal libro emerge l'impegno di questi giovani ventenni che comunicano tramite le loro parole ed emozioni quanto accade in un paese civile dove c'è spazio per il dialogo, il recupero, la memoria. Per dieci mesi, dal novembre 2005 al settembre 2006, un gruppo di giovani ha vissuto a Santiago de Cile per svolgere il servizio civile secondo il progetto CASCHI BIANCHI sostenuto dall'Ass. Comunità Papa Giovanni XXIII, da Focsiv e da Gavci.
La giovane protagonista che vive e studia medicina in una grande città del nord, rientra nella sua terra natia, un piccolo paese della Puglia, dove l'attende la perdita imminente della nonna amata, Teresa, punto di riferimento esistenziale. Questo ritorno dà origine a spunti di riflessione su aspetti culturali, sociali ed economici di un mondo ormai scomparso: la civiltà contadina del sud d'Italia. Il romanzo invita a considerare quanto di prezioso è custodito nella nostra memoria storica e come può diventare nutrimento spirituale anche per le giovani generazioni. Una narrazione al femminile che vuole essere un contributo in più alla storia delle donne.
Lo smarrimento come luogo privilegiato per la ricerca di nuove soluzioni al disagio e all'incertezza che caratterizzano la vita sociale ed ecclesiale di molte persone.
Con la Prefazione del più importante liturgista italiano, padre RINALDO FALSINI, testimone del Concilio, il libro riporta il dibattito acceso dal motu proprio di papa Benedetto XVI sul ritorno della messa tridentina dentro i giusti binari: parlare di "ritorno alla Messa in latino" è fuorviante e ingannevole. Si tratta invece di qualcosa di più radicale: un'autentica rivoluzione al contrario nella prospettiva della Chiesa in chiave pre e anticonciliare. Il papa dice che si tratta di "due usi dell'unico rito romano" (art. 1), ma non è così perché a due messali con due teologie sottostanti diverse, inevitabilmente corrispondono due riti, due Chiese, due nozioni di liturgia, due prospettive del mondo. Qui è il cuore della questione: il concilio ha ancora posto e senso nella Chiesa di Benedetto XVI, è vincolante o è un optional? L'autore risponde in modo documentato a questi interrogativi con un testo scritto in pochissimi giorni.
Nell'Italia dei secoli X-XII la società stava esaltando e sfruttando al massimo le potenzialità della frammentazione del potere in ambiti localmente circoscritti. Al contrario, nel campo della vita religiosa si realizzavano forme di coordinamento di comunità più o meno distanti nello spazio ma vicine nelle norme e nelle pratiche quotidiane, negli usi liturgici. Il libro analizza i vari meccanismi istituzionali messi in atto dalle diverse reti monastiche e canonicali, mettendo in rilievo, in particolare, come il progetto istituzionale riusciva a perpetuare l'ispirazione profonda dei fondatori. Gli autori: Cosimo Damiano Fonseca, Giancarlo Antenna, Vittorio Carrara, Mariano Dell'Omo, Glauco Maria Cantarella, Nicolangelo D'Acunto, Stefania Zucchini, Pierluigi Licciardello, Francesco Salvestrini, Cristina Antenna, Francesco Panarelli, Tommaso di Carpegna Falconieri, Guido Cariboni.
Il testo offre una nuova opportunità a quanti perseguono la ricerca spirituale e la meditazione. L'autore espone, in vari gradi, forme e possibilità della coscienza quale motore principe dell'uomo e rivaluta il sogno, inteso come potenzialità e seduzione dell'immaginario. "L'uomo ha bisogno per il suo equilibrio di questa percezione extrasensoriale che lo catapulta fra gli astri... Egli sa, in fondo, di appartenere a un cosmo di cui è forse una stella". Il volume è arricchito dalla postfazione di Paolo Aldo Rossi.
Il titolo prende spunto da un evento reale quando nel 2006, durante un'importante partita di Champions League in uno stadio inglese, un velocissimo scoiattolo grigio percorse il campo di gioco incurante degli altri 22 giocatori e di tutti gli spettatori. Il tema scelto dà diverse occasioni di riflessione, per l'educatore e per i bambini: il valore della diversità biologica sul piano scientifico (effettivamente lo scoiattolo grigio di provenienza britannica sta soppiantando l'italico Scoiattolo rosso); su quello figurato perché l'accoglienza del diverso è un problema di vita quotidiana. Infine il bosco come comunità sperimentale dove gli animali protagonisti veicolano importanti messaggi di valore etico: aiuto reciproco, armonia, saper vivere in una comunità. Per uso didattico nel libro sono stati evidenziati i termini che potranno arricchire il lessico dei bambini.
Pensato per quanti sono impegnati nell'accompagnamento pastorale dei malati e dei loro familiari, per affrontare al meglio questo particolare e delicato percorso.
Scritto secondo il metodo della lectio divina da una coppia di sposi, il libro presenta il tema portante di ogni liturgia festiva dell'anno liturgico A in tal modo: testo del brano evangelico, meditazione in cui sono posti in rilievo il rimando al mistero eucaristico, un'avvertita coscienza ecclesiale, l'attualizzazione della Parola, testo poetico finale per la preghiera. Per una piena comprensione del fatto cristiano vengono sempre messe in luce le radici ebraiche della Scrittura e della prassi di culto. Con una Prefazione di p. Antonio Gentili.
Nel mondo, in rapida trasformazione, la Chiesa è chiamata ad un ruolo permanente. Ciò significa che essa dovrà profondamente cambiare sé stessa se vorrà tenersi in contatto con il resto degli uomini. Oggi, pure la vita monastica è chiamata in causa, sebbene ultimamente la Chiesa stessa sembra aver perso la memoria di questo dono. Anche la vita monastica vive il travaglio di un tempo di rinnovamento, dall'esito ancora incerto. Essa tuttavia può fecondare il tempo presente con la sua esperienza evangelica, a condizione di rimanere fedele alla sua origine, che è posta nel dinamismo creatore dello Spirito.
Oggi l'esperienza monastica, diversamente dal monachesimo antico che prediligeva il deserto, è chiamata ad un più equilibrato rapporto con la terra, con la storia degli uomini e con la Chiesa, attraverso una riconsiderazione dell'importanza del lavoro, della partecipazione agli eventi e della comunione con tutte le realtà che costituiscono il popolo di Dio. Sollecitati da questa problematica, alcune comunità di monaci hanno voluto porsi in ascolto della Tradizione, avendo lo sguardo posto contemporaneamente nel passato e nel futuro e avendo come guida l'Evangelo. Interventi di: Suor Patrizia Bagni, Il monaco e la Parola; Mario Torcivia, Essere monaci nella Chiesa locale; Mons. Giancarlo Bregantini, Il vescovo e il monaco. Una testimonianza.
Da un noto autore di libri dedicati agli angeli, il testo propone un'ampia scelta di brani (meditazioni, preghiere, brevi saggi) riservati al mondo degli angeli custodi, nella fedeltà alle Scritture, alla Tradizione e alla vita dei Santi.