Quali sono i fattori che influenzano la percezione del rischio e dell'insicurezza urbana in diverse categorie di soggetti? Che ruolo svolgono i caratteri individuali, l'ambito relazionale, il livello di comunità? Che incidenza hanno la stampa quotidiana e gli altri mezzi di comunicazione di massa? Una ricerca condotta da unità operative attivate presso cinque università italiane presenta un quadro sulla percezione della sicurezza sociale da parte dei cittadini, un tema oggi assai rilevante a livello sociale e politico.
Quale ruolo ha svolto l'istituzione monarchica nella storia politica dell'Italia unita e quale contributo ha dato al formarsi della coscienza nazionale del Paese? La Casa Savoia si assunse il compito peculiare di rappresentare la continuità nel cambiamento, costituito dall'esperienza risorgimentale. Ad unificazione compiuta, il rapporto tra la monarchia sabauda e le istituzioni diventò quanto mai complesso e per certi versi anche ambiguo: mentre esercitava spregiudicatamente la propria influenza nella scelta e nell'attività dei governi il Re cercava di rappresentare simbolicamente un potere 'popolare' alternativo a quello incarnato dalle istituzioni.
Il volume ricapitola gli aspetti essenziali della vicenda di Troia: vicenda che non è solo quella di una città reale, ma anche di un potente mito letterario, che perdura attraverso i secoli fino a noi. Storia di una città antica e storia di un mito letterario e anche storia di un'avventura dell'archeologia moderna, a partire dalla discutibile e famosa spedizione di un dilettante come Heinrich Schliemann.
I celti godono di una popolarità che non si è mai interrotta, ma che è cresciuta nel tempo. Non è facile dare una spiegazione di questa fortuna. In questa introduzione si troverà quanto occorre sapere sul mondo dei celti: le origini, la società, l'organizzazione politica, la cultura, la religione e la mitologia di uno dei popoli più importanti della storia europea.
Lo scontro fra la superpotenza americana e il piccolo nord-Vietnam comunista fu un drammatico banco di prova per gli equilibri del mondo bipolare e per l'opinione pubblica statunitense e occidentale. Il volume ripercorre la storia della guerra in Vietnam dalle sue lontane origini negli anni Quaranta sino al disimpegno americano nel 1973 e alla conquista di Saigon nel 1975, concentrandosi non solo sugli avvenimenti militari ma sul contesto internazionale dell'intervento e sulle ripercussioni interne agli Stati Uniti dove l'opposizione alla guerra fu uno degli elementi forti che coagularono la rivolta giovanile.
Dopo aver fornito i dati biografici essenziali, il volume tratta delle ricerche e delle conoscenze che consentirono a Darwin di formulare la sua originale teoria dell'evoluzione, mostrando come egli combinasse concetti già in circolazione, come quelli di specie, adattamento ed evoluzione. Si occupa poi degli altri concetti centrali nella teoria darwiniana: la selezione naturale, la riproduzione sessuale, la variazione, l'ereditarietà, il perfezionamento e il progresso. Howard sostiene che la vera rilevanza di Darwin si misura nell'ambito che gli era proprio, cioè la biologia.
Entro il 2004 l'Unione europea si avvia a seguire una nuova direttrice verso Est e ad aprire le porte, oltre che a Cipro e a Malta, ai paesi dell'Europa centrale e orientale. Questo volume fa il punto su questo grande passo che vedrà l'Europa, e in particolare la Convenzione, alle prese con i difficili nodi istituzionali e politici connessi all'ingresso di paesi appartenenti ad aree geopolitiche così diverse e con caratteristiche economiche così differenti.
Avvicinandosi ai luoghi in cui il conflitto di genere è più violento, in particolare in relazione alla disponibilità del corpo e alla gestione della sfera pubblica, la differenza femminile risulta allo stesso tempo invisibile o viene confinata in un'alterità socialmente inesprimibile. E' questa la tesi del libro, che mette in luce la tensione non colmanta tra il racconto dell'integrazione delle donne nei diritti di tutti e le pratiche di differenziazione sociale nei loro confronti. Per dar conto della tesi il volume prende in considerazione casi che riguardano il lavoro, i contratti di genere, l'istruzione, la rappresentanza politica, la povertà, la salute.
È opinione diffusa che la globalizzazione faccia diventare più ricchi i paesi ricchi e più poveri quelli poveri. Se però proviamo a verificare tale tesi sul piano empirico e a scomporre il problema nei suoi diversi aspetti, essa ci appare perlomeno parziale. Come mostra questo volume tra i paesi poveri esiste ormai un gruppo di paesi emergenti (tra cui Cina, India, Vietnam), tre miliardi di persone in tutto, che sono già entrati nel circuito del mercato globale, con tassi di crescita assai superiori a quelli dei paesi ricchi e una forte e diffusa diminuzione della povertà. Accanto a questi nuovi paesi globalizzati ci sono altri che, rimasti per varie ragioni ai margini dell'economia mondiale, hanno visto aumentare la loro povertà.
Famiglia e società tengono insieme generi e generazioni diverse. Ciò che avviene nelle famiglie è nel contempo frutto di vicende plurigenerazionali specifiche (la storia familiare) e di uno scambio tra generazioni sociali. Il volume prende le mosse da due questioni fondamentali: quella dell'identità e quella del mutamento. Nella prima parte questi problemi sono discussi a livello storico-teorico; nella seconda parte si affrontano le tappe critiche che caratterizzano il percorso familiare; la terza parte è dedicata agli aspetti più applicativi.
Come annunciare il Dio cristiano in una società in cui l'Islam cresce, la new age affascina molti e le religioni orientali esercitano un forte richiamo? Come può un clero sempre meno numeroso e sempre più anziano proporre ai giovani i valori dello spirito? L'impegno nel campo della carità e nel volontariato non rischia di confinare la Chiesa nel ruolo di infermiera della storia? La parrocchia è davvero una formula ormai superata? Questi ed altri interrogativi sono stati rivolti a un campione rappresentativo di preti impegnati nell'azione religiosa di base, a contatto quotidiano con i bisogni e le domande della gente. Uno spaccato della società e della Chiesa italiana all'inizio del nuovo secolo.
L'Italia è stata per più di tre secoli meta prediletta per i viaggiatori europei, paradiso della cultura e dei sensi con le reliquie del suo passato, il suo clima, le sue bellezze paesaggistiche. In questo paradiso come venivano visti gli italiani? Al viaggiatore la loro presenza risulta quasi sempre fastidiosa e ingombrante; oppure essi sono visti attraverso le lenti dell'illusione, che determina quegli stereotipi che condizionano ancor oggi la percezione degli italiani e che questi ultimi contribuiscono spesso a perpetuare nel tempo. In questo libro Brilli mette a fuoco il graduale fissarsi dell'immagine degli italiani nei luoghi comuni dell'italianità.