La figura del legionario romano, il fante cittadino che domina i campi di battaglia dell'antichità è strettamente legata ad una serie di valori che nascono da un profondo senso del dovere nei confronti dello Stato. A partire dagli archetipi omerici del guerriero e dall'analisi delle battaglie e degli armamenti oplitici, il libro segue l'evoluzione della figura del soldato, nel contesto degli ordinamenti militari greci, per poi concentrarsi sullo studio dell'esercito romano, cogliendo le trasformazioni di età monarchica, repubblicana e imperiale. Vengono descritte tattiche, armi ed equipaggiamenti dei legionari, nonché il loro universo culturale, politico e sociale, attraverso l'evoluzione storica degli eserciti nel mondo classico.
Tradizionalmente paese di emigrazione, l'Italia è divenuta di recente paese di immigrazione. Inoltre, specie tra gli anni Cinquanta e Sessanta, è stata interessata da un vasto movimento interno, orientato prevalentemente dal Sud al Nord, dalle zone povere a quelle ricche, dall'agricoltura all'industria. Questo dualismo territoriale si ripropone con la nuova immigrazione, concentrata al Nord, soprattutto nella sua componente più stabile. La vicenda dell'Italia tra migrazioni interne e migrazioni internazionali è dunque molto complessa e riflette le forti peculiarità e le profonde trasformazioni del Paese.
Giuseppina Speltini accompagna il lettore in un viaggio attraverso i fenomeni di gruppo: gruppi informali, imposti, sperimentali, ma soprattutto reali. Ce ne descrive le norme, i ruoli, ma anche le complesse dinamiche interne; dalla coesione al conflitto, dall'omologazione alla spaccatura. Stare insieme non è quindi un'abilità innata, ma una capacità che si costruisce con un'esperienza lenta e faticosa, con i suoi vantaggi ma anche i suoi costi. Per diventare esperti, dunque, occorre conoscere anche qualche antidoto, necessario per difendersi dagli inevitabili "effetti collaterali".
Brian Tierney colloca la nascita della riflessione sui diritti naturali nel pensiero medievale, a partire dall'XI secolo che segna per la scienza giuridica un'autentica rinascita, con la riscoperta del Digesto di Giustiniano e le prime scuole di glossatori. Tierney traccia una parabola attraverso il pensiero giuridico e teologico medievale, da quelle origini dell'XI secolo alle controversie del Tre-Quattrocento, al fiorire Cinquecentesco.
Quando si parla di immigrazione, la suggestione di opposte retoriche estremiste prevale spesso sull'analisi dei dati di realtà. Questo volume, primo di una serie curata dall'Istituto Cattaneo, rende disponibili i risultati di indagini empiriche su tale fenomeno. Dopo una rassegna critica della ricerca sulle migrazioni a livello internazionale, viene presentato uno studio sistematico, basato su dati mai utilizzati in precedenza, delle sanatorie e dei loro effetti. Segue una serie di ricerche, svolte in diverse aree del paese, che affrontano temi cruciali come le caratteristiche dell'immigrazione irregolare, l'insediamento dell'Islam, il ruolo delle politiche locali, gli atteggiamenti politici nei confronti degli stranieri.
Il cristianesimo vive fin dalle origini di una tensione interiore che nessuna forma storica riesce a spegnere o acquietare. Francesco d'Assisi esprimeva questa tensione nella polarità, per lui non dirompente anche se sofferta, tra la forma del vangelo e la forma della chiesa romana. La storia dimostra che non si tratta solo della chiesa "romana", ma della forma della chiesa in quanto tale. Questo libro si muove dentro questa polarità, senza voler escludere nessuno dei due termini, ma lo vuole fare senza illusioni. In primo luogo occorre quindi ravvisare la complessità di quella "cosa" che lungo i secoli viene chiamata "cristianesimo". Il termine cristianesimo infatti è ultimamente non un concetto, ma un nome con cui gli uomini hanno tentato di afferrare, con sottolineature ogni volta diverse, il movimento che trae origine dalla vicenda di Gesù di Nazareth. Ai nostri giorni il cristianesimo si trova poi ad essere confrontato con alcune grandi sfide: quella del movimento verso l'unità delle chiese che lungo i secoli si sono vicendevolmente separate; quella della solidarietà collettiva nella colpa, che rende pesante il respiro di un'umanità che vorrebbe raggiungere una fase più alta di fraternità; quella di una diversa configurazione storica della diversità dei mondi vitali, delle culture e delle religioni, dove la differenza stessa possa diventare motivo di incontro