Cosa accade nell’incontro con le vecchie e nuove povertà? Il racconto di esperienze concrete (e 'replicabili' anche in altri contesti) delinea percorsi possibili di condivisione, con un significativo intreccio di intelligenza e amore. A cinquant’anni dal Concilio Vaticano II e nel decennio dedicato dai vescovi italiani all’educare, si testimonia inoltre la valenza formativa di rapporti con i poveri che mettono al centro la relazione, delineando il volto di una Chiesa che fa proprie «gioie e dolori». La documentazione di criteri per l’ascolto e l’accoglienza e la scrittura di Patti educativi e sociali esemplifica quindi le possibili reti che rendono la città degli uomini più attenta e più fraterna.
Dove va la Chiesa oggi in Italia? Ma soprattutto: dove stiamo andando noi, che dentro a questa comunità credente ci sentiamo a casa? È nato da queste domande "Vino Nuovo", un blog collettivo abitato da giornalisti cattolici alla ricerca di uno spazio in cui condividere idee in libertà, fuori dagli schemi degli 'otri vecchi' - come quello che vede contrapporsi conservatori e progressisti - per vincere l'afasia dell'opinione pubblica nella chiesa. Da Vatileaks allo scandalo pedofilia, dalla politica alla piazza passando per i temi della vita ordinaria delle comunità cattoliche, il volume seleziona alcune voci di una riflessione corale attenta alla voce dei pastori ma non per questo costantemente a rimorchio; più impegnata a valorizzare i 'segni dei tempi' che a recriminare sulla società di oggi.
Le condizioni di natura sociale, politica ed economica che caratterizzano le strutture della nostra convivenza mondiale hanno in vario modo riproposto il tema del bene comune. Il testo propone una ricerca, organizzata dalla Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale, che attraverso la collaborazione di diversi studiosi e docenti, ha permesso di verificare il riferimento al bene comune e la sua implicazione etica all'interno della complessità pluralistica odierna. La teologia è strettamente legata alla sfida che il bene comune pone come centrale istanza di responsabilità. Essa non può non partecipare alla vita delle società in termini critici nei confronti di ogni riduzione privatistica e individualistica, mentre si occupa del tema nella prospettiva profetica dell'annuncio e del coinvolgimento delle coscienze nell'educazione e nella formazione.
Libertà - amore - responsabilità sono i tre plessi tematici che la Chiesa di Palermo sta affrontando in sintonia con gli orientamenti della Cei di questo decennio. Si tratta di temi antropologici di base che tracciano le coordinate fondamentali del diventare uomini. Questo sussidio diocesano, articolato attraverso una forte interconnessione tra temi antropologici e biblici (con accluse alcune schede di filma) e dalla proposta di alcune prospettive pastorali, è testimone di una volontà ecclesiale di fare pastorale dalla Parola di Dio, senza cedere a nessuna dimensione letterale-fondamentalistica. Ne viene fuori un respiro ampio, che permette alle riflessioni ivi contenute di poter essere lette sia da credenti sia da non-credenti. La tensione verso l'educativo e l'esistenziale è così confortata da solide basi antropologico-bibliche che rendono ragione delle scelte pratiche di ogni giorno.
Sono tanti i modi con cui può sorgere la coscienza sociale nelle persone. La Dottrina Sociale della Chiesa è uno strumento prezioso che aiuta ad unire la fede cristiana alla realtà umana, con particolare attenzione ai processi di giustizia e pace nel mondo. Oggi sono diverse le sfide poste alla Dottrina Sociale della Chiesa. Alcuni saggi qui pubblicati, di esperti, per lo più della Pontificia Università Gregoriana, tentano di analizzare i modi con cui formare una coscienza sociale e comprendere le sfide teoriche e pastorali che la realtà umana pone alle comunità cattoliche in questo particolare momento storico.
Il concilio Ecumenico Vaticano II, assumendo come prospettiva la pastorale e rinunciando alle definizioni dogmatiche e giuridiche, intende collocare la Chiesa in dialogo costruttivo con l'umanità e con il mondo contemporaneo, valorizzando il bene di cui ogni uomo è portatore e promuovendo la collaborazione e la solidarietà. L'evento conciliare è il punto d'arrivo di quanto i movimenti biblico, liturgico, catechetico ed ecumenico avevano iniziato ad elaborare e ad offrire per la ricerca teologica e per la prassi pastorale; ma è altresì il punto di partenza per una rinnovata missione in un mondo che cambia. Il Concilio è leggibile alla luce del contesto storico, culturale ed ecclesiale in cui viene accolto; soggetti della recezione sono le Chiese locali, che rappresentano i contesti vitali dove si va oltre l'osservanza formale delle norme. L'autore, a cinquant'anni dall'annuncio dell'indizione del Concilio, fa constatare che è un processo complesso e di lunga durata, anche se viviamo in un contesto socioculturale che ama tempi corti e che ha breve memoria. Quest'opera, rigorosa e documentata ermeneutica dell'evento e della congiuntura storica, mette a fuoco i nuovi paradigmi ecclesiali, nella logica della continuità, dentro il contesto italiano, ed in esso, nella realtà viva delle Chiese siciliane.