Il titolo è un ossimoro: lo stesso vissuto da don Tonino Bello tra appartenenza istituzionale alla Chiesa cattolica e desiderio di rinnovarla profondamente con slancio giovanile. Perché di questo si tratta: nominato monsignore a soli ventotto anni per aver partecipato al Concilio Vaticano II come consultore teologo del vescovo di Ugento, non si è mai adagiato sul titolo attribuitogli, né l'ha mai speso nella sua intensa missione, pago di servire "la gente, i poveri e Gesù Cristo" in letizia e semplicità. Secondo la Parola "sine glossa". Con freschezza sorgiva tipica di un ragazzino. Testimoniando una fede adamantina, ardimentosa, immersa nella storia. Il libro segue questa traccia: presenta il volto speranzoso ed esigente del "vescovo della strada", attingendo a pagine dal diario di un suo stretto collaboratore, e riflette sulla contiguità spirituale e pastorale con papa Francesco. Il Pontefice l'ha ribadita recandosi pellegrino nel luogo natale e d'impegno ministeriale del "vescovo ragazzino", per rileggere in chiave di attualità ecclesiale un portentoso evento dello Spirito nel contemporaneo.
Nella considerazione dell'autore e della comunità a cui è preposto in Gradisca d'Isonzo, la presenza di don Tonino Bello è costante. Ogni anno, in occasione del "dies natalis", la riflessione sulla sua persona ringiovanisce la fede dei cristiani lì riuniti. Le pagine documentano il fervore e l'intensità di questo appuntamento "primaverile". Dalla figura dell'amato Pastore sgorgano doni spirituali offerti ad ampie mani. È giovane, don Tonino. È vent'anni che ha vent'anni.
Nel corso dell’episcopato don Tonino Bello ha testimoniato Cristo morto e risorto: la dimensione patibolare e quella liberante della fede, legandole strettamente alla vita. In questa chiave ermeneutica va riletto anche lo stile pastorale e la sua caratterizzazione comunicativa, sintetizzabile in tre efficaci espressioni: Etica del volto, insieme, pedagogia dei gesti.
La persona e l'opera del Servo di Dio Antonio Bello sono caratterizzate da una dimensione costitutiva: il francescanesimo. Appartenente all'Ordine Francescano Secolare, don Tonino ha spesso citato gli scritti e i gesti di Francesco d'Assisi, e si è rifatto in modo esplicito all'esempio del santo, come nel memorabile viaggio di pace a Sarajevo. Questo libro è perciò dedicato a illuminare la componente francescana di una luminosa figura contemporanea di santità.
Carl Simonton – oncologo, radiologo e pioniere dell’attuale psiconcologia – già negli anni settanta, con il suo team, aveva scoperto la connessione tra fattori psicoemotivi e salute. Da allora egli ha messo a punto e proposto il suo metodo a migliaia di pazienti e ai loro familiari fino alla sua morte, nel 2009. Oggi il metodo Simonton viene utilizzato in alcuni dei più prestigiosi istituti di cura oncologici internazionali ed europei e si sta diffondendo ovunque, vista la sua efficacia nel diminuire lo stress e, quindi, nel rafforzare il sistema immunitario.
Cornelia Kaspar, stretta collaboratrice di Simonton, presenta qui questa pratica straordinaria e ne integra nuovi e recenti sviluppi.
I racconti di chi è passato attraverso l’esperienza della malattia e il metodo illustrato con ricchezza di consigli pratici, esercizi e visualizzazioni, aiutano chi è affetto da patologie gravi a mobilitare le capacità innate di guarigione del nostro corpo e a nutrire la speranza. Essi mostrano a familiari e amici dei malati come affrontare le loro stesse paure e dare il giusto sostegno ai loro cari; insegnano a tutti noi a percorrere la strada della salute prima che la malattia si presenti.
La duplice testimonianza di don Tonino Bello e di papa Francesco indica che l'annuncio cristiano è efficace quando è accompagnato dal vissuto. Entrambi testimoni di Cristo, c'è contiguità fra le due figure: nella semplicità delle manifestazioni di fede, nell'esperienza della povertà e del servizio, nel ricorso all'efficacia dei segni, nella lettura della sofferenza, nel modo d'intrepretare il ministero episcopale, nella mariologia...
Di radice francescana. Innamorato di Maria. Testimone di carità. Esperto in umanità. Valorizzatore del laicato. Attento ai giovani. Suscitatore di vocazioni. Educatore del clero. Operatore di pace. Comunicatore. Alcuni compagni di strada della Chiesa ugentina e molfettese, rendono testimonianza al Servo di Dio Tonino Bello, facendo luce sulle principali dimensioni della sua spiritualità e dell'impegno pastorale. Pagine dense, ricche di informazioni inedite e di approfondimenti esperienziali.
L'autore individua i temi dell'umanità nel magistero di don Tonino Bello: nel ministero, nelle relazioni, nella solitudine, nella malattia, nell'amicizia, nei sentimenti del Natale. Protagonisti sono i fatti, le piccole storie, a partire dalla grande storia di un uomo che credeva davvero in Dio, nella chiesa, nell'umanità. Emerge il testimone dal volto umano, vicino alla gente, innamorato del Signore e desideroso di comunicare al mondo il suo inestimabile patrimonio di fede e di speranza. Prefazione del card. Dionigi Tettamanzi.
Questa Via Crucis, don Tonino Bello l'ha offerta al Signore e alla Madre di Cristo nell'aprile 1993, a pochi giorni dalla sua morte. È la sua Via Crucis, proposta semplicemente a braccio nel momento supremo come preghiera spontanea. Un inedito, elargito dal fratello Marcello Bello, perché non vada smarrito e ritorni efficace
Briciole. Cioè una parte del tutto, che allude al tutto e lo contiene. Come un pezzo di pane. Come un frammento di particola consacrata. Come un colore dell’iride rispetto alla luce. Come un do musicale che ingloba tutte le note. Ecco un volume bello e prezioso. Lampi di verità. Sintesi che sorprendono, su cui vale la pena attardarci per la vastità a cui rinviano, per la pienezza di cui sono presagio. Semi che ambiscono a diventare gemme. Poche parole, insomma, che se accolte in radice valgono più di mille libri, generano più di mille vocazioni, colorano più di mille arcobaleni, mutano più di mille alfabeti. (Formato extra-large: cm 15x15, con 50 foto a colori di Don Tonino Bello)
Alle soglie del giubileo sacerdotale indetto da Benedetto XVI, il volume propone i principali scritti di don Tonino Bello sulle caratteristiche umane, ministeriali e profetiche del presbitero oggi. Non si tratta di una trattazione teorica ma di parole incarnate nell'esistenza e nell'impegno ecclesiale dello stesso don Tonino Bello, un testimone giunto dall'avvenire. Gli scritti, disposti in cinque sezioni, tratteggiano la figura sacerdotale nel mondo contemporaneo (Essere sacerdote oggi), propongono indicazioni di ruolo pastorale (Profili), offrono incoraggiamenti biblicamente fondati (Esortazioni), suggeriscono criteri interrogativi per l'esame di coscienza (Spine nel fianco), a prono alla contemplazione (Preghiere). Pagine quanto mai preziose, che rinviano ad altre pagine: in ogni riga è infatti leggibile la necessità, per il presbitero, di ridefinire la propria identità ritornando a Dio,alla sua Parola, al rapporto intimo con Cristo Signore nella preghiera.
"Le nostre chiese hanno bisogno di riscoprire la radicalità della missione. Per farlo non è sufficiente una raccolta. Così come non basta l'intensificarsi della preghiera e neppure l'invio di un fratello in terre lontane. Occorrono, eccome, ma non bastano! Dentro e oltre l"ottobre missionario", ciò che più serve è recuperare lo stile di Chiesa missionaria, inviata a proclamare al mondo Cristo morto e risorto. È snidare dalle nostre abitudini concettuali l'idea di Chiesa sedentaria, pacifica, autosufficiente. È entrare nella convinzione che sia la nostra famiglia è terra di missione. È tendere l'orecchio al concerto universale di tutta la terra: favorire l'iniziazione alla coscienza planetaria". Don Tonino ha le idee chiare in fatto di missione. Lo testimonia con trentuno riflessioni, una per ogni giorno del "mese".