Queste pagine nascono dalla volontà di "accompagnare" il Messaggio del Papa per la 51a Giornata delle Comunicazioni Sociali. Il tema - Comunicare speranza e fiducia nel nostro tempo - è approfondito a più voci, partendo da prospettive e sensibilità diverse. Completa il testo una proposta di strumenti per l'uso pastorale del messaggio, con schede operative per genitori ed educatori. Sommario: Papa Francesco, "Comunicare speranza e fiducia nel nostro tempo"; Ivan Maffeis, "Introduzione". Commenti: Pier Cesare Rivoltella, "Mediare i media"; Adriano Fabris, "Logica dello spettacolo e «logica della "buona notizia"»"; Francesco Occhetta, "Post-verità o post-coscienza? Le responsabilità del giornalista"; Salvatore Natoli, "Incredibilità della fede e praticabilità del cristianesimo"; Giuseppe Lupo, "Narrare per attendere l'alba".
Dopo l'età postmoderna siamo entrati nell'età postmediale? La domanda presuppone che i media siano morti: ed è esattamente ciò che questo saggio sostiene. I dispositivi otto e novecenteschi che siamo ancora soliti chiamare "media" si sono in realtà dissolti negli apparati di commercio, controllo, combattimento, gioco, viaggio e relazione propri della società contemporanea. La vita nella condizione postmediale implica una paziente ricostruzione del senso delle nostre pratiche quotidiane, attraverso tre grandi narrazioni epiche: la naturalizzazione della tecnologia, la soggettivazione dell'esperienza e la socializzazione del legame relazionale. Seguirne le tracce consente all'autore di tracciare un quadro problematico e articolato, in cui ritorna la domanda: quali spazi restano (o si aprono) per una progettazione dell'umano?
Nel mondo contemporaneo la pubblicità è ormai onnipresente. Ha imposto una sorta di dittatura, agevolata dall'affermarsi dell'iconic turn e delle nuove tecnologie, e occupato uno spazio sempre più significativo, a tratti ingombrante, nell'attuale panorama comunicativo. Emerge l'urgenza di una rinnovata riflessione sull'etica pubblicitaria attorno a tre aspetti, tra loro strettamente intrecciati. Il primo riguarda il senso della pubblicità in relazione alla sua evoluzione storica; il secondo concerne, più specificamente, i codici deontologici e l'approccio normativo; il terzo aspetto, più squisitamente etico, si interroga sul senso della pubblicità alla luce dell'epifania delle nuove tecnologie e del rinnovato iconismo elettronico. Numerose le proposte che emergono dai più recenti studi sulle conseguenze dell'attuale overdose pubblicitaria: dalla visione catastrofista, che dichiara la morte dell'advertising, ai movimenti contro-pubblicitari, fino a un possibile (e radicale) nuovo paradigma, basato sul rispetto del proprio interlocutore e sul rifiuto di inganni e ambiguità.
Da circa trent'anni Roger Odin elabora un modello di analisi dei media audiovisivi che egli stesso definisce "semiopragmatico", ovvero attento sia agli aspetti testuali che alle condizioni contestuali di fruizione. Questo volume riassume tale modello e lo aggiorna alla luce dei più recenti sviluppi della ricerca. Ne risulta un libro rigoroso, agile, ricco di esempi; una guida indispensabile per chiunque intenda affrontare con strumenti aggiornati l'analisi dei mezzi audiovisivi contemporanei.
A partire da una inchiesta europea, un'indagine contro corrente sull'esperienza dei nostri ragazzi in Internet. I pericoli ma anche le possibilità educative della Rete come nuovo spazio in cui crescono i nostri figli.
Giovanna Mascheroni, dottore di ricerca in Sociologia e Metodologia della Ricerca Sociale, è Ricercatrice in Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università Cattolica di Milano. È referente nazionale del progetto EU Kids Online (www.eukidsonline.net) finanziato dal Programma Safer Internet della Commissione Europea.
Cosa significa comunicare? A cosa serve? Come comunichiamo, in quali forme e con quali mezzi? Perché i tentativi di comunicare possono riuscire o andare incontro al fallimento? A queste domande fondamentali tentano di rispondere tutte le scienze della comunicazione. In particolare, il libro presenta e discute criticamente la prospettiva sociologica. Come illustrano gli autori, la sociologia studia la comunicazione in quanto relazione tra soggetti agenti che interpretano i propri rispettivi comportamenti comunicativi in quanto espressioni di intenzioni, volontà e scopi. L'approccio sociologico analizza questa relazione nelle sue dimensioni materiali, sociali, normative e di potere. Aggiornato agli esiti più recenti della ricerca sociologica internazionale, il volume non si limita a costituire una introduzione sistematica allo studio della comunicazione, ma offre anche una prospettiva innovativa sul suo rapporto con la cultura e la società.
L'analisi dell'opinione pubblica assume un ruolo sempre più significativo nelle società moderne perché ne determina le scelte politiche, istituzionali ed economiche. Il rischio, però, è che i sondaggi e le ricerche di mercato divengano mezzo di persuasione più che di spunto, che finiscano per "creare" quelle opinioni che avrebbero dovuto esclusivamente "misurare". Un volume per capire come sta cambiando la società italiana e come si intrecciano i rapporti tra opinione pubblica, mass media, Chiesa e politica.
Questo libro, come una guida rapida di semplice lettura, trattando un tema di forte attualità come il messaggio pubblicitario, diviene un pretesto per parlare dei problemi dell’educazione dei bambini di oggi.
Questo volume cerca di studiare le possibilità di interscambio tra media e formazione, sostenendo la tesi di un'educazione ai media intesa come nuova sfida di quell'educazione liberale che dovrebbe accomunare tutti i soggetti in crescita.