Jean-Jacques Rousseau è stato uno dei "padri" della pedagogia moderna. Nel 2012 si sono celebrati - non solo in Europa, ma nel mondo - due anniversari che lo riguardano: i 300 anni dalla nascita e i 250 dalla pubblicazione delle sue tre opere più significative (Giulia o la nuova Eloisa, Il contratto sociale e l'Emilio ). Ricorrenze che in Italia, purtroppo, e in particolare in ambito pedagogico, non hanno avuto l'attenzione che meritavano, anche per gli insegnamenti attuali che un "classico" come Rousseau continua a dispensare. Questo volume contiene una parte delle relazioni lette nelle tre giornate di studi dedicate alla sua figura organizzate dal Dipartimento di scienze umane e sociali dell'Università di Bergamo in collaborazione con il Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia, Psicologia applicata dell'Università di Padova e rappresenta una delle poche iniziative che, in modo organico, ha tentato di confrontarsi con un autore che ha interrogato in profondità, come pochi altri, i legami che devono esistere tra i temi etici, politici ed educativi in ogni società impegnata a diventare sempre più umana.
Occuparsi di qualità, nell'ambito dei servizi educativi alla prima infanzia, si configura non semplicemente come una priorità pedagogica, quanto piuttosto come una responsabilità professionale ed etica che, in un processo partecipativo e dinamico, sappia diventare reale espressione della cura che gli adulti rivolgono ai bambini e alle loro famiglie. Il libro, nel pieno rispetto delle indicazioni nazionali e dei suggerimenti proposti dalla letteratura internazionale sull'argomento, si propone dunque come un supporto efficace, in grado di migliorare i processi di progettazione/valutazione e di offrire quegli strumenti pratici utili alla realizzazione di concreti percorsi di ricerca-intervento nei nidi e nelle scuole dell'infanzia. Il testo si sviluppa in tre parti: la prima, di ordine metodologico, è finalizzata a illustrare la ricerca; la seconda, di carattere culturale, è volta a individuare gli snodi più fecondi connessi al tema della qualità (qualità come cura, spazio estetico, ambiente naturale o di apprendimento); la terza, di ordine istituzionale, contiene il documento di sintesi del progetto, nonché le schede di ricerca e il glossario.
Dietro ogni scuola cattolica e ogni centro di formazione professionale di ispirazione cristiana c'è sempre un gestore, che ne consente il funzionamento concreto e ha responsabilità non solo amministrative, ma anche e soprattutto educative, essendo il garante e il custode del progetto educativo della scuola, o del centro. Il XV Rapporto del Centro Studi per la Scuola Cattolica ne analizza la figura, offrendo spunti interessanti per definirne gli aspetti giuridici, organizzativi, economici, pedagogici ed ecclesiali, affiancando gli interventi di numerosi esperti del settore con i risultati di un'indagine condotta per la prima volta a livello nazionale. Completa il volume la consueta raccolta di dati statistici sul sistema italiano di scuola cattolica nell'anno scolastico 2012-13.
Una denuncia attualissima e inquietante della pesante offensiva in atto negli Stati Uniti contro l'idea pubblica e democratica di educazione e contro il lavoro degli insegnanti. Dietro questo attacco, il progetto di smantellamento delle scuole pubbliche a favore di un modello di educazione privatizzato guidato dal mercato. Nell'era della globalizzazione, con la crisi dello stato sociale, anche i sistemi educativi vivono profonde trasformazioni, ma Giroux ribadisce l'importanza di una cultura formativa dell'apprendimento che difenda l'educazione pubblica, bene generale e requisito necessario per l'esercizio della cittadinanza critica in una società democratica.