La Sezione Monografica propone un confronto fra storici, storici della pedagogia e storici della filosofia sul ruolo dei precettori nell'Europa moderna e sulla fase di transizione che tra Sette e Ottocento portò, dopo le sperimentazioni educative dell'Illuminismo e della Rivoluzione francese, all'istituzione di nuovi sistemi scolastici. Sono tre le linee principali di ricerca: la trasmissione e ricezione del sapere in antico regime; la formazione dei principi e delle élite aristocratiche e/o borghesi; la professionalizzazione degli educatori e degli insegnanti. Nella Miscellanea, un'analisi dei libri di italiano usati nelle scuole della Svizzera italiana dal 1915 al 1945 e una ricognizione sull'insegnamento della matematica nelle scuole superiori dalla nascita del Regno d'Italia alla riforma Gentile. Alla autobiografia educativa e religiosa di Étienne Fouilloux, uno dei maggiori storici cattolici viventi, è dedicata la sezione Memorie di scuola. Le Note e discussioni si occupano, tra l'altro, del genere autobiografico infantile - diari, "documenti dell'io" - con tre esempi storici, dall'età dei lumi al primo Novecento (la storia del piccolo Hans raccolta da Sigmund Freud).
La ricostruzione filologica e documentaria della figura di Giovanni Calò, studioso e docente universitario a Firenze e protagonista del dibattito pedagogico nel primo sessantennio del Novecento. Dalle sue opere, a più di quarant'anni dalla morte, emerge un pensiero originale ed "eclettico" (rispetto al neoidealismo che dominava il quadro nazionale) e un punto di vista inedito sulle grandi questioni della scuola e delle riforme ordinamentali, testimoniato anche dal dialogo con i protagonisti e le istituzioni della scena culturale italiana (memorabile il confronto-scontro con Giovanni Gentile) e della pedagogia cristiana.
Una lettura dell'innovazione scolastica, un ponte tra la riflessione pedagogico-didattica sui media e l'analisi degli spazi della scuola, per aprire un terreno di ricerca basato sul passaggio dal pensiero dei media come ambienti ai media negli ambienti formativi. Questa posizione è sostanziata da una ricerca svolta da studenti-insegnanti della Libera Università di Bolzano presso alcune scuole del Trentino-Alto Adige. Attraverso questionari e workshop si presentano dati interessanti che esprimono la voce degli insegnanti, la visione d'insieme dei dirigenti, le visioni dei bambini sulla scuola del futuro.
Il significato dell'educazione, il rapporto tra natura e cultura nella costituzione biologica e morale dei soggetti, il peso della differenza sessuale nella identità personale. Nella sua poderosa e visionaria prospettiva, il pensiero pedagogico di Rousseau sembra indicare una possibile alternativa all'omologazione dei comportamenti, all'alienazione e alla estraniazione dell'uomo e della donna: il principio della differenza, qui analizzato con saggi di Carla Xodo, Franco Cambi, Giuseppe Limone, Diega Orlando Cian, Luisa Santelli Beccegato, Mirca Benetton, Chiara Biasin, Melania Bortolotto, Andrea Porcarelli e Massimiliano Sandri. «Affermiamo quello che sostiene anche Rousseau nel V libro dell'Emilio. Uomo e donna sono diversi per sesso, ma uguali in tutto il resto. Essere diversi nell'eguaglianza, non nella dipendenza, implica semplicemente un'identità diversa, non edificare una nuova gerarchia (dove l'uomo occuperebbe la parte più alta)».
Greta la strega è un concentrato di magia, perché torna indietro nel tempo, racconta storie di fantasmi e doma le bacchette dispettose... E nella notte di Halloween porta allegria a tutti! Età di lettura: da 7 anni.