“Ogni volta che scocca l’esperienza di un avvento, è segno che la Chiesa s’accinge a rifiorire, e comincia a sognare un Vangelo nuovo senza che essa rifiuti quello antico” (M. Pomilio). È l’esperienza sorprendente che oggi si verifica nella Chiesa quando si legge la Bibbia nello Spirito. Il concilio Vaticano II ha fatto prendere coscienza al popolo di Dio che possiede un bisogno vitale, un diritto congenito ed inalienabile alla parola di Dio. È tempo di rimettere il Vangelo al primo posto e al centro della vita cristiana e non le dottrine, le regole, i precetti: è il Vangelo di Gesù Cristo che va annunciato, celebrato, vissuto e testimoniato dalla Chiesa. Riscoprire Cristo e il suo Vangelo porterà al rinnovamento radicale delle strutture religiose del nostro tempo e della vita pastorale delle comunità cristiane. È una grande occasione da non perdere, evento di grazia, in risposta alle attese della Chiesa e alle urgenze dell’uomo d’oggi. È necessario rinnovare l’ascolto della parola di Dio nella liturgia, nella catechesi e nella pastorale con la pratica della lectio divina, promossa in tutta la Chiesa come lettura ecclesiale ed orante della Parola.
“La monografia, nata da una matura esperienza di vita e da uno studio qualificato della teologia biblica, riveste una particolare attualità, perché può rappresentare una risposta di ampio respiro a visioni della parola di Dio. Infatti, la Parola non è solo o semplicemente la forza dell’interiorità del discepolo o l’anima intellettuale della liturgia, ma costituisce il nucleo fontale e dinamico della missione anche, e soprattutto, oggi. Siamo convinti che il dono della Parola possa diventare il motore capace di condurre molte culture del nostro tempo ad evolvere con dinamiche e dialettiche rispettose dell’uomo, di tutti gli uomini creati da Dio, e della loro più vera promozione” (dalla Prefazione del card. Pietro Parolin).
Il presente libro tocca il tema della parola di Dio nella Chiesa d’oggi come anima della comunità cristiana, aperta alla missione evangelizzatrice nel mondo. Inoltre, mette in luce alcune significative proposte ed esperienze di attuazione della parola di Dio nei tre stati di vita cristiana: quelli dei fedeli laici, dei presbiteri e dei consacrati. Questo consente di dare al libro un taglio ancorato sulla teologia biblica e sul versante della vita pastorale, spirituale e missionaria delle varie vocazioni nella Chiesa.
GIORGIO ZEVINI, sacerdote salesiano, è decano e docente emerito del Nuovo Testamento presso l’Università Pontificia Salesiana. Ha compiuto studi teologici e biblici a Roma, Gerusalemme e Oxford. Tra le sue pubblicazioni: Parola Comunità Missione nella vita cristiana, Editrice Rogate, Roma 2008; Il Vangelo secondo Giovanni, Città Nuova, Roma 20099 (tradotto in otto lingue); Gesù e la catechesi nei vangeli, LEV, Città del Vaticano 2015; Il testamento spirituale di Gesù nel vangelo di Giovanni, Queriniana, Brescia 2017; La lectio divina: silenzio, parola, comunità, Queriniana, Brescia 2018; Le tre lettere di Giovanni, Queriniana, Brescia 2019. Presso l’Editrice Queriniana, fra il 2002 e il 2010, ha pubblicato le collane “Lectio divina per ogni giorno dell’anno” (17 volumi) e “Lectio divina per la vita quotidiana”(16 volumi).
Modello della fede cristiana, secondo l'insegnamento di san Paolo, è Abramo, la cui fede consiste nell'obbedire a Dio e nell'abbandonarsi a Lui con fiducia. Tutti e quattro i Vangeli mostrano chiaramente che Gesù stesso ha camminato «sulle orme della fede del nostro padre Abramo», La lettera agli Ebrei presenta Gesù come il sommo sacerdote della nuova alleanza e il leader della fede, quella dei cristiani, che si pone sul prolungamento della fede d'Israele. La fede cristiana è è fede in Dio e anche fede in Gesù, il Figlio di Dio che compie le promesse fatte a Israele. Alla dimensione interpersonale ed esistenziale della fede è sottesa quella veritativa, sulla quale insistono gli ultimi scritti del Nuovo Testamento.
Il libro biblico, nel suo DNA, divino ed umano insieme, richiama sempre una pluralità di lettura, di partecipazione e di esperienza comunitaria. Infatti, questo contesto comunitario è il luogo in cui la rivelazione del mistero di Dio si sviluppa, si custodisce e si rende accessibile.
Per questo, nella seconda Lettera di Pietro l’autore apostolico raccomanda «nessuna scrittura profetica va soggetta a privata spiegazione» (2 Pt 1, 20): piuttosto che un divieto alla lettura personale, si afferma quanto il testo biblico inserisca sempre i lettori in un dinamismo plurale, mai singolare. Il popolo di Dio viene convocato, costituito e rinnovato come tale con la lettura/proclamazione comunitaria e partecipata della Sacra Scrittura (cfr. Ne 8).
La lettura e l’interpretazione della Bibbia non si fa mai «da soli», perché si è sempre immersi nel flusso millenario di voci e di esperienze che ha fatto giungere quel testo fino a noi.
Il volume raccoglie i contributi provenienti da un Gruppo di Studio Interdisciplinare sulla Pastorale Biblica che aveva come primo obiettivo quello di fare una riflessione accademica in chiave epistemologica sull’Animazione Biblica di tutta la Pastorale. In secondo luogo quello di fare un’indagine interdisciplinare sui significati, i presupposti, i contenuti e i soggetti dell’«Animazione Biblica dell’intera Pastorale» (VD 73) e sul significato dell’affermazione di Evangelii Gaudium 174: «Tutta l’evangelizzazione è fondata sulla Parola di Dio, ascoltata, meditata, vissuta, celebrata e testimoniata». In terza battuta aveva l’obiettivo di riflettere sull’apporto specifico della riflessione sistematica e della teologia pratica nell’ambito di una animazione biblica della pastorale.
Questa raccolta di studi e riflessioni è in linea con il nuovo Direttorio per la Catechesi a cura del Pontificio Consiglio per la promozione della Nuova Evangelizzazione che dice: «La catechesi attinge il suo messaggio dalla Parola di Dio, che è la sua fonte principale. Perciò, “è fondamentale che la Parola rivelata fecondi radicalmente la catechesi e tutti gli sforzi per trasmettere la fede”. La sacra Scrittura, che Dio ha ispirato, raggiunge in profondità l’animo umano, più di qualsiasi altra parola». La pastorale – e in essa la catechesi – ha lo scopo di aprire la persona all’azione trasformante dello Spirito Santo che è il medesimo Spirito che ha ispirato e si comunica nella Parola di Dio. Dunque l’ascolto delle Scritture è fondamentale per poter vivere una spiritualità integrale, che continuamente trasforma la persona nell’immagine di Cristo.
Sono note le non poche difficoltà teoriche e pratiche cui da decenni va incontro la realizzazione dell’autorevole invito rivolto dal Concilio Vaticano II: «Si promuova molto una congrua conoscenza delle lingue della Sacra Scrittura e della Tradizione». A tale desiderio e necessità vuole rispondere Theotókos, questo originale tentativo di introdurre allo studio del greco biblico-patristico facendone cogliere la bellezza e assaporare il gusto. Lo studente percorre un viaggio ideale e avvincente, punteggiato di soste e dialoghi, e quasi senza accorgersene, assimila vocaboli isolati e in contesto, espressioni e intere frasi o proposizioni. Il sussidio ha cura di proporre non solo l’apprendimento dei vocaboli, ma introduce progressivamente lo studente alle regole grammaticali e, dove richiesto o opportuno, alle nozioni fondamentali di sintassi che permettono di progredire nella conoscenza e nella percezione gustosa e gratificante della lingua greca (G. Claudio Bottini, ofm, Preside emerito dello Studium Biblicum Franciscanum – Gerusalemme).
«Entrare dentro» la Scrittura è l’obiettivo che si propone questo manuale: conoscere la Bibbia, la storia che contiene e la storia che l’ha prodotta, riflettere sull’Ispirazione divina e la trasmissione degli scritti, fino al loro utilizzo nella Pastorale della Chiesa. Il testo è diretto ai corsi di base di Teologia e a quanti desiderano iniziare, con consapevolezza, a leggere, studiare e pregare la Sacra Scrittura. Il titolo «Incontrare la Parola» è preso dal titoletto posto al n° 72 dell’Esortazione apostolica Verbum Domini di papa Benedetto XVI, documento scaturito dalla XII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, celebratasi in Vaticano dal 5 al 26 ottobre 2008, che ha avuto come tema La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa.
Guido Benzi. Sacerdote della chiesa di Rimini. Licenziato in Scienze Bibliche presso il Pontificio Istituto Biblico nel 1992, ha conseguito il Dottorato in Teologia Biblica presso la Pontificia Università Gregoriana nel 2004. È docente stabilizzato di Antico Testamento presso la Facoltà di Teologia dell’Università Pontificia Salesiana (Roma) e docente di Sacra Scrittura presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Alberto Marvelli” di Rimini. È membro ordinario dell’ABI (Associazione Biblica Italiana), dell’EABS (European Association of Biblical Studies) e della RBS (Società internazionale per lo studio della Retorica biblica e semitica). Tra le sue monografie: Paolo e il suo Vangelo (Brescia 2011); Ci è stato dato un Figlio. Esegesi retorica e interpretazione teologica del Libro dell’Emmanuele (Is 6,1-9,6) (Bologna 2007); Quindici passi nella Dei Verbum. Guida alla lettura della Costituzione dogmatica sulla divina rivelazione (Bologna 2015).
Xavier Matoses. Sacerdote salesiano, è professore straordinario di Nuovo Testamento nella Facoltà di Teologia dell’Università Pontificia Salesiana (Roma). Laureato in Teologia Biblica nella Pontificia Università Gregoriana di Roma (2005), con uno studio sulla parabola del Padre Buono (Lc 15). Dottorato in Teologia Biblica nella Facoltà di Teologia di Catalogna, Barcelona, con una tesi sull’ascolto nel vangelo di Marco: «Quien tenga oídos…». Estudio teológico-narrativo del «escuchar» en el evangelio de Marcos (Barcelona 2016). È membro dell’«Associació Bíblica Catalana», dell’Associazione Biblica Salesiana e dell’Associazione Biblica Italiana. È stato professore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose Don Bosco, del Centro di Studi Teologici Martí-Codolar e dell’ISCREB, in Barcelona. È autore di studi e articoli sui vangeli e sulla pastorale biblica e di programmi informatici per lo studio del greco del Nuovo Testamento.
Scrivere una lettera che non sia di carattere commerciale o burocratico risulta oggi sempre più inconsueto. Gli scambi di informazioni fra le persone sono sempre più frequenti e rapidi, ma una comunicazione di sentimenti e di valori che parli al cuore e alla mente degli esseri umani è sempre più rara, perlomeno per iscritto.
Nell’antichità non era così. Gli autori delle lettere raccolte nel Nuovo Testamento hanno cercato di trasmettere ai loro destinatari concetti, esortazioni, opinioni, istruzioni e inviti per aiutarli a vivere in modo più bello e migliore. L’amore del Dio di Gesù Cristo è certamente il filo rosso e l’aspetto tematico centrale in questi ventuno scritti. Un amore che in queste lettere viene proposto e con intensità e determinazione anzitutto perché ha costituito la ragione di vita di coloro che tali testi hanno scritto e tramandato.
In questo libro Ernesto Borghi desidera condurre lettrici e lettori lungo un viaggio di analisi e di interpretazione, dalla lettera di Paolo di Tarso ai Romani alla terza lettera di Giovanni, contraddistinto da alcuni passaggi successivi. Infatti dopo aver ripercorso brevemente le caratteristiche del genere letterario “lettera” nel Nuovo Testamento, in queste pagine si delinea la biografia di Paolo di Tarso, si offre una serie di approfondite informazioni sui suoi testi e si leggono con accuratezza vari passi delle sue lettere più noti e meno noti, che permettano di cogliere i tratti salienti della teologia ed antropologia di questo gigante della spiritualità e della cultura di ogni tempo.
In terzo luogo si forniscono informazioni e indicazioni di metodo e di contenuto utili alla lettura delle singole lettere apostoliche, dalla lettera agli Ebrei alla terza di Giovanni, facendone emergere i caratteri peculiari.
Non è un testo pensato per scienziati della lettura neo-testamentaria, bensì per un vasto pubblico che popola le aule universitarie, gli ambienti ecclesiali più diversi, centri culturali di molteplice ispirazione e tanti altri luoghi in cui si cerca un rapporto con le origini cristiane intelligente ed appassionato. Anche per questo motivo è probabile che anche gli “addetti ai lavori” vi trovino elementi di interesse scientifico e opportunità di riflessione anche esistenziale.
Questo libro può essere un utile punto di partenza per tante persone, credenti cristiane o di altro orientamento culturale, che vogliano confrontarsi seriamente con scritti antichi che parlano al cuore dell’essere umano da molti secoli. Essi sono in grado di offrire a chiunque stimoli importanti per accrescere l’umanità di vita propria e altrui.
Qual è il rapporto tra l’esegesi scientifica e quella ecclesiale? E quale quello tra teologia esegetica e sistematica? I saggi raccolti in questo volume (Sul metodo, Temi generali, Dio, L’uomo, Il mondo) appartengono alla teologia sistematica, ma non corrispondono a nessun trattato tradizionale. In certo senso sono trasversali ai trattati. L’Autore preferisce parlare di teologia ermeneutica nella sua tappa sistematica: ermeneutica nel duplice senso di abbozzo di una teoria dell’interpretazione e di esercizio dell’interpretazione sulle Scritture ebraiche e cristiane. Egli ha l’ambizione di gettare un ponte tra il lavoro dell’esegeta e quello del teologo sistematico. “Pensare dentro la Bibbia” è la sua passione: cogliere la rivelazione di Dio dentro il linguaggio simbolico, narrativo, precettivo, profetico, sapienziale, orante, con la consapevolezza che, a questo fine, il lavoro del biblista è tanto indispensabile quanto insufficiente, se a quella rivelazione si intende dare un linguaggio diverso, che lo faccia passare dall’originaria temperie religiosa a quella concettuale, necessaria anche per la predicazione e la guida spirituale.
Questa "lettura", sobria e lineare, spiega il testo del Vangelo secondo Luca sotto l’aspetto esegetico, evidenziandone la dimensione teologica. La seconda edizione, riveduta, si basa sulla nuova traduzione della Bibbia, a cura della Conferenza Episcopale Italiana (ediz. 2008). Alcune Note mettono in evidenza le eventuali divergenze tra l’originale greco e la Bibbia CEI.
Particolarmente rivolto agli Studenti di Teologia e di Scienze Religiose, il presente commento è utile a ogni persona colta che desidera accostare in modo approfondito il terzo Vangelo.
Il volume contiene gli studi presentati nel Convegno Biblico Nazionale sul tema: "La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa", in sintonia con il Sinodo dei Vescovi sulla Parola di Dio, a cui hanno partecipato centocinquanta convegnisti e una decina di esperti relatori.
Gli obiettivi che il Convegno ha voluto raggiungere sono stati questi: riconoscere il senso corretto di pastorale biblica nella vita e nella missione della Chiesa; conseguire una visione di insieme sul senso dell’espressione "Parola di Dio", e il suo riferimento con la Sacra Scrittura e la Tradizione; avvertire la portata del linguaggio attuale nella comunicazione della Bibbia; individuare alcune iniziative maggiori di incontro con la Bibbia a livello di popolo di Dio; riportare, in conclusione, l’attenzione sulla Costituzione dogmatica Dei Verbum del Concilio Vaticano II,autentica mappa di riferimento sulla Parola di Dio perla vita della Chiesa e del credente.
Nel volume sono riportati: la presentazione dei lavori del Convegno da parte don Giorgio Zevini; il saluto di apertura di don Mario Toso; le relazioni di S.E. Mons. Bruno Forte: La Chiesa creatura e casa della Parola; di S.E. Mons. Rino Fisichella: Cosa intendere per Parola di Dio; di don Cesare Bissoli e don Corrado Pastore: Bibbia e Catechesi; di don Gianfranco Venturi: Bibbia e Liturgia; di S.E. Mons. Carlo Ghidelli: La Bibbia in famiglia; i tre laboratori, dove i convegnisti hanno potuto intervenire attivamente con domande oppure offrendo il loro contributo su ambiti specifici riguardanti la Parola di Dio: La Bibbia ai fanciullidi Maria Girardet Soggin e Thomas Soggin; L’incontro dei giovani con la Bibbia di don Jesús M. García; Gruppi ecclesiali e Comunità di ascolto della Parola di Dio di don Giorgio Zevini; gli interventi conclusivi di S.E. Mons. Nikola Eterović, che ha illustrato l’iter di preparazione al Sinodo; di S.E. Mons. Vincenzo Paglia sul tema: La Bibbia nel dialogo ecumenico; di Enzo Bianchi: La Parola di Dio oggi; di don Manlio Sodi: Tra documenti magisteriali, indicazioni bibliografiche e prospettive teologiche.