La collegialità episcopale fu un’estemporanea novità introdotta dal Concilio Vaticano II? La vita delle antiche Chiese africane rivela una collegialità certamente vissuta, anche se non fissata dottrinalmente. L’epistolario agostiniano racconta la vita sinodale africana tra il 390 e il 430: un racconto articolato cui non manca un’unitarietà, data proprio dal tema della collegialità. I vari aspetti di vita ecclesiale considerati in questo volume sono come rami frondosi di un albero, mentre la sinodalità-collegialità è il tronco che li tiene uniti.
Vita consacrata e Chiesa particolare oppure La vita consacrata nella Chiesa particolare? La risposta dell'Autore è per la seconda formula da collocare in un preciso contesto: l'ecclesiologia di comunione e il principio della coessenzialità dei doni gerarchici e dei doni carismatici (LG 4). La prospettiva ha fondamento negli insegnamenti del magistero. Il rinnovamento della vita consacrata sarà tanto più incisivo e duraturo quanto più si muoverà in prospettiva ecclesiologica e pastorale. Attualizzare il carisma in riferimento a una concreta Chiesa particolare non potrà mai significare l'assorbimento della vita consacrata nella Chiesa particolare. Nella Chiesa unità e pluralità non si oppongono, si arricchiscono reciprocamente. La vita consacrata arricchisce la Chiesa particolare, della quale è parte viva, con il suo amore e i suoi carismi. E l'apre a una dimensione più universale.
Questo nostro tempo è contrassegnato da numerose sfide e tutta la comunità ecclesiale è impegnata ad affrontarle, in una missione certamente non facile. La Teologia dell’educazione ha tra i suoi compiti quello di recensire i problemi che il mondo e le comunità cristiane pongono alle fede in campo educativo: in queste pagine si cercherà di analizzare alcune delle sfide educative, indagando la dimensione formativa della Teologia e riflettendo sui processi di crescita umana e cristiana, certamente senza la pretesa di risolvere tout court questioni così complesse. L’intento è quello di poter tracciare un possibile cammino in cui la parola d’ordine, per la comunità ecclesiale, è esserci: alla sequela di Gesù Cristo, stando accanto alle persone, imparando a leggere i segni di questa nostra epoca e affrontando insieme il difficile e bellissimo viaggio della vita.
I concetti giuridici, per la loro giusta applicazione, hanno bisogno di approfondimento. Uno di tali concetti è quello di rappresentanza e la presente ricerca si propone di analizzarlo e offrirne una sintesi sistematica con uno sguardo particolare al diritto canonico, soprattutto alla costituzione gerarchica della Chiesa, e anche la sua collocazione nel diritto civile. Questa ricerca vuole aiutare i rappresentanti a rappresentare con responsabilità gli altri per il bene comune e delle singole persone nella società civile e per la salus animarum e il bonum Ecclesiae.
Biografia
Peter Sykora (1980) è presbitero dell’Arcidiocesi di Košice (Slovacchia) dal 2005. Dopo la Laurea magistrale in Teologia presso la Facoltà di Teologia a Košice nel 2005 e alcuni anni di attività pastorale, ha conseguito nel 2015 il Dottorato in Diritto canonico nella Pontificia Università Lateranense a Roma.
Descrizione
La Lumen gentium è una delle quattro costituzioni del concilio ecumenico Vaticano II, definita da Giovanni Paolo II «la chiave di volta di tutto il magistero conciliare». Il suo dato originario sta nella costruzione di un’ecclesiologia globale che ha stimolato nei battezzati un’autocomprensione ecclesiale più matura e responsabile. Mistero che nasce dalla Trinità, la Chiesa si incarna storicamente in un popolo che ha la specifica missione di servire la comunione con Dio e tra gli uomini. Questo volume ripercorre la traccia di un convegno organizzato dalla Pontifica Università Lateranense in occasione dei cinquant’anni della costituzione. La data non ha solo valore celebrativo, ma risuona come soglia del discernimento per un atto di ricezione creativa, in grado di offrire percorsi di rilettura, esaminare fasi e luoghi dell’accoglienza del documento, e fare il punto sulla situazione attuale della Chiesa, spinta da papa Francesco verso una dinamica evangelizzatrice.
Biografia
Giovanni Tangorra
È ordinario alla cattedra di ecclesiologia della Pontifica Università Lateranense e membro del comitato scientifico del Centro studi e ricerche del Vaticano II. È anche assistente nazionale del Meic (Movimento ecclesiale di impegno culturale). Ha curato vari volumi e pubblicato numerosi articoli. Tra i suoi saggi: Dall’assemblea liturgica alla Chiesa, EDB, Bologna 1999 (con ristampa 2012); La Chiesa secondo il concilio, EDB, Bologna 2007 (con ristampa 2012); Temi di ecclesiologia, Lateran University Press, Città del Vaticano 2014. Per la nostra casa editrice ha curato insieme a R. Nardin: Sacramentum caritatis. Studi e commenti sull’Esortazione apostolica postsinodale di Benedetto XVI, Lateran University Press, Città del Vaticano 2008. Le sue aree di ricerca includono la sacramentaria, l’antropologia e la letteratura.
"La calunnia è un vero e proprio ciclone, che nasce dall'odio e dalla cattiveria, dall'invidia e dalla gelosia e che lentamente distrugge nell'intimo il genere umano: perciò la sua forza, come ha inteso riflettere l'autore in questo contributo, si abbatte in ogni ambiente sociale, investendo tanto quello civile, quanto quello ecclesiale." (Dalla presentazione di S.E. Mons. Enrico dal Covolo)
C'è chi fa notare che di ecclesiologia se ne è fatta fin troppa e che è l'ora di rivolgere altrove le proprie attenzioni. In effetti, si ha l'impressione che la difficoltà a capire oggi cos'è la Chiesa provenga dal fatto che non si ha più una corretta immagine dei grandi temi della fede. Eppure c'è sempre luogo e tempo per parlare della Chiesa, perché il suo trattato ha le caratteristiche del crocevia è perché è lei, in fondo, a fare da collegamento con il mondo. L'ecclesiologia non può perciò rinunciare ai suoi compiti, che sono di farla conoscere meglio, di rispondere alle domande del presente e di fondare una prassi ecclesiale corrispondente. Questo volume non è un manuale, ma non manca di una certa visione organica che permette di utilizzarlo per fini scolastici. Dopo una introduzione storica, e alcune coordinate essenziali per capire cos'è la Chiesa, insieme alle principali categorie ecclesiologiche, si considerano il soggetto e le qualità derivanti dagli attributi del Credo. Seguono temi come la riforma, la Chiesa locale o particolare, l'ecclesialità delle sorgenti, i ministeri e i carismi, la corresponsabilità, il rapporto col mondo e la dimensione escatologica. L'aspetto che li accomuna, è un'ermeneutica che privilegia i significati, mentre il filo rosso è quello di una Chiesa "vivente e operante" in tutti i suoi membri.
Mons. Giovanni Carrù in questo agile volume indica al lettore una riflessione a tutto tondo sulla vita del credente e si gioca su tre livelli: alla luce di se stesso, non in senso edonistico o mondano, ma in quello del sé più profondo che si apre alla grazia di Dio; alla luce di chi lo circonda, occasione per scoprire nelle situazioni di ogni giorno il kairòs, la situazione propizia, che gli viene offerta per incarnare, per dare forma alla sua vita di fede; alla luce della Chiesa, in cui, sull'esempio di Gesù, sono analizzate in modo chiaro quelle virtù che sostengono il cammino di fede, certamente non sempre facile. L'autore con la sua profondità, con l'abilità del comunicatore, con il tocco delicato e vivace del poeta e soprattutto con la semplicità degli uomini di fede, ci accompagna in questo singolare percorso che diventa unico e irripetibile per ciascuno, poiché irripetibile ed unica è la storia che Dio vuole fare con noi.
Sensibile al rinnovamente in senso trinitario e pneumatologico dell'ecclesiologia, questo libro presenta la cattolicità come pienezza divina offerta dallo Spirito Santo alla totalità dell'umanità.