Il volume si propone come una testimonianza nuova e sperimentale, per riflettere sul tema della comunicazione della fede. I sette contributi offrono un’angolazione di senso originale per interpretare il cambiamento culturale che investe anche la Chiesa alla luce dei cambiamenti repentini determinati dalla cultura digitale. Rivolto a sacerdoti e religiosi (ma anche a laici impegnati in percorsi educativi), il libro intende essere, quindi, uno strumento per riflettere, ma soprattutto per orientarsi e agire nell’ambiente digitale.
Biografia
Massimiliano Padula.
Direttore dell’Ufficio Comunicazione e Stampa della Pontificia Università Lateranense. Phd candidate in Comunicazione, interculturalità e organizzazioni complesse presso la Lumsa di Roma, è docente di Sociologia dell’organizzazione e di Sociologia del tempo libero presso la Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione Auxilium di Roma. Autore di monografie, saggi e articoli afferenti alla comunicazione e ai media, ha già curato, per la Lateran University Press, L’involucro della contemporaneità. Un discorso sui media (2010).
A partire da una messa a punto del profilo specifico della Teologia pastorale, vengono qui trattate alcune questioni cruciali del vissuto ecclesiale.
Di che cosa deve occuparsi la Chiesa in questo tornante della sua storia? Come va pensata e strutturata l'azione pastorale? A partire da una messa a punto del profilo specifico della Teologia pastorale, vengono qui trattate alcune questioni cruciali del vissuto ecclesiale, ripartendo la materia secondo una modalità (ad intra/ad extra) inaugurata fin dai lavori conciliari ma tuttora bisognosa di essere ripresa quale matrice degli ambiti specifici dell'azione pastorale. Un testo per gli studenti della materia e per i molti Giona recalcitranti di fronte a sfide che comportano una doppia conversione: al Dio vivo e vero e a quanti lo cercano senza volerlo davvero trovare.
Il tema del pellegrinaggio cristiano viene affrontato per via introduttoria e nella sua qualità di azione ecclesiale pastoralmente rilevante. Una prospettiva che aiuta a comprendere in che senso la ripresa del pellegrinaggio sia connessa al fenomeno della mobilità post-moderna e come possa, perciò, costituire uno strumento e un ambito della Nuova evangelizzazione, da indagare anche con metodo teologico-pastorale.
Biografia
Paolo Asolan
È professore di Teologia pastorale fondamentale e speciale alla Pontificia Università Lateranense (Pontifico Istituto Pastorale Redemptor Hominis e ISSR Ecclesia Mater). Pellegrino, membro della Confraternita di San Jacopo di Compostella di Perugia, Cappellano del Capitolo romano della medesima Confraternita. Con la Lateran University Press ha pubblicato: Perché Dio entri nel mondo (2011); con Tiago Freitas ha curato il volume di Sergio Lanza Opus Lateranum (2012).
Dal titolo appare evidente l'intenzione di offrire una riflessione sulla teologia cristiana dell'educazione avendo presente la pluralità di modelli e di metodi registrati nella vita bimillenaria della Chiesa.
Nei saggi qui raccolti vengono proposte alcune riflessioni su feconde prospettive volte a favorire una costruzione relazionale autentica e sanatrice, che mira al benessere della persona e al suo sviluppo armonioso.
La giornata di studio su Le relazioni che curano è nata da una profonda convergenza di motivazioni che trovano la loro comune radice nell’attenzione per la persona e per tutti i suoi bisogni (fisici, psichici e spirituali), considerando i diversi aspetti che interessano l’esistenza nella sua integralità, con una tensione particolare a far sì che le persone possano stare bene o ritornare a stare bene. Nei saggi qui raccolti vengono proposte alcune riflessioni su feconde prospettive volte a favorire una costruzione relazionale autentica e sanatrice, che mira al benessere della persona e al suo sviluppo armonioso, muovendosi sull’orizzonte di un intento che vuol essere il più possibile comune e condiviso, e cioè costruire quella civiltà dell’amore che sappia guardare con speranza al presente e al futuro dell’umanità.
Biografia
Chiara Palazzini. Pedagogista, si è formata all’Università degli studi di Siena, specializzandosi in seguito in counselling socio-psicoeducativo. Sposata, con due figli, vive e lavora a Roma. È docente straordinario presso l’Istituto Pastorale Redemptor Hominis della Pontificia Università Lateranense e collabora con numerose istituzioni, enti e associazioni. È autrice di molti saggi e articoli; con la Lateran University Press ha pubblicato: Per la vita buona. Teologia e scienze umane in dialogo (2011); Per essere famiglia. Appunti di psicopedagogia familiare (2010); Il bambino digitale e l’educazione della virtù (2005) e Educare si può. La vita spirituale del bambino (2005).
Nel corso del suo insegnamento presso l'Istituto Pastorale Redemptor Hominis, Sergio Lanza pubblicò sulla rivista scientifica dell'università - Lateranum alcuni articoli, qui raccolti secondo un ordine cronologico. Ciò che li accomuna è la novità dell'impostazione teologico-pastorale sottesa, l'originalità degli sviluppi di pensiero e dei modelli di azione ecclesiale proposti, la profonda unità metodologica che garantisce al discorso pastorale un procedere scientifico in grado di orientare efficacemente la prassi cristiano-ecclesiale. Anche i testi più lontani nel tempo conservano sorprendente freschezza e interesse, offrendosi come altrettanti punti fermi e contributi tuttora spendibili per la vita e la missione della Chiesa, al tempo della Nuova evangelizzazione.
Un sussidio e un incentivo a cogliere e approfondire il valore umano e umanizzante della fede, lungo le tre direttrici del pensare, professare, vivere". "
Che cosa s'intende per pastorale giovanile? A proposito della fede dei giovani, si può dire che siano solo diversamente credenti rispetto al mondo degli adulti? Rappresentano per la Chiesa un riflesso o una profezia? Ancora: la pastorale che li riguarda rischia di essere una proposta senza interlocutori? In campo educativo occorre forse agire diversamente, in prospettiva di rottura? Ed infine: alla luce di tante e diverse sollecitazioni, da dove ripartire con e per la pastorale giovanile? Queste domande inevitabilmente risuonano come altrettanti interrogativi posti all'agire pastorale della Chiesa nel suo insieme.
L'iniziazione cristiana, terzo ambito della verifica pastorale della Diocesi di Roma, costituisce l'architrave della nuova evangelizzazione, tema del prossimo Sinodo ordinario dei Vescovi, e del progetto educativo, che è al centro degli orientamenti pastorali dell'Episcopato italiano per il decennio 2010-2020. Per comprendere tale ruolo è necessario riannodare il suo legame con il dies Domini, il primo giorno dopo il Sabato, senza del quale non è possibile promuovere la trasmissione della fede che è la vera forza rinnovatrice dell'evangelizzazione e delle dinamiche educative nella Chiesa e nella società. Le riflessioni proposte sono, in questa prospettiva, innovative e di grande interesse per l'elaborazione di nuovi percorsi per l'azione pastorale delle comunità cristiane e per diakonia della storia.
La collana Scuola e sapienza cristiana nasce dal lavoro e dal dialogo interdisciplinare sviluppato tra Insegnanti di Religione di tutta Italia. Raccoglie gli Atti dei congressi che vengono organizzati con cadenza annuale dall'ISSR Ecclesia Mater insieme all'Ufficio per la Pastorale Scolastica di Roma. Ciascun volume si interroga sul rapporto che intercorre fra l'insegnamento della religione cattolica (IRC) e un diverso ambito del sapere scientifico, presentando e valorizzando lo speciale contributo offerto dall'IRC alla formazione interdisciplinare richiesta dalla scuola di oggi.
Quali sono i compiti che un pastore è chiamato a svolgere? Che cosa deve fare ogni giorno? E in rapporto a chi o a che cosa lo può determinare? Di questo si occupa il presente volume con una speciale attenzione al ministero pastorale, compreso alla luce della Trinità, che può individuare precisi caratteri di azione e una precisa identità, adeguata a dispiegarsi nel contesto della cosiddetta "nuova evangelizzazione". Perché il ministero pastorale è sacramento dell'Eterno che crea il cosmo, il tempo, gli uomini e la loro storia, li riscatta dal male, dalla morte e dall'insensatezza, e li unisce tra loro in un solo corpo che sarà la sua Sposa nelle nozze escatologiche, divenendo "attualità di quell'azione".
In Teologia pastorale, le dinamiche socio-culturali che plasmano il concreto porsi storico della Chiesa diventano responsabilmente materia di riflessione teologica, non in nome di adattamenti posticci o della ricerca di “teologie attuali”, ma della fedeltà al Vangelo. Molte delle trattazioni che assumono la denominazione teologico-pastorale paiono risentire delle dinamiche socio-culturali senza avvedersene e s’illudono di tracciare il profilo dell’identità dell’azione ecclesiale ponendosi semplicemente di fronte a quelle stesse dinamiche culturali: finendo così, con la pretesa di esserne immuni, per subirne il trascinamento.