Al cuore delle comunità cristiane affiora un vistoso disagio, che si manifesta in modi diversi. In molti parlano ormai apertamente di fuoriuscita del cristianesimo dalla cultura occidentale, e di una sua imminente implosione. Cosa resterà, della Chiesa di oggi, nei prossimi decenni? Obiettivo del libro è di ricostruire i tratti salienti della religiosità contemporanea, per immaginare i caratteri della Chiesa futura ma più in generale della società futura. Dalla scomparsa della figura del praticante a vantaggio di quelle del nomade dello spirito e del pellegrino e dalla spinosa ma ineludibile questione del pluralismo religioso alla nuova geografia degli odierni cristianesimi; dal ruolo della Bibbia, grande codice dell'Occidente e non solo, alla figura di Gesù, riscoperta di recente nella sua ebraicità. La domanda centrale è poi su che cosa rischiamo tutti di perdere in una cultura in cui il cristianesimo che abbiamo ereditato dal passato non funziona più. Quel che è certo è che se la visione cristiana vuole risultare ancora credibile, va ripensata da capo.
Soltanto in Occidente la religione è tutto e tutto pervade. Non è concepibile un'Europa senza cristianesimo, senza teologi, senza papato, senza guerre di religione, senza grandi eretici. Ma come hanno fatto i cinesi la cui civiltà è stata autorevolmente definita 'Né Dio né legge'? Come hanno vissuto per tremila anni se presso di loro l'umano non si contrappone al divino, i santi o i saggi sono concreti e non compiono miracoli, l'ordine nasce dal buon accordo e le regole si impongono in quanto forniscono dei modelli? Come si sono imposti come potenza egemone, facendo a meno di quelli che sono considerati i due pilastri fondamentali della civiltà, almeno la nostra? Questo libro racconta storie di ieri e di oggi ed è un racconto di chi ha vissuto in Cina e l'ha compresa nel profondo del suo cuore. Va dalla predicazione dei missionari gesuiti alla più grande ribellione della storia cinese a metà Ottocento. Dai difficili tentativi di modernizzazione del Celeste Impero, quando fu necessario inventare una parola per dire 'religione', alla violenza della guerra dei Boxer; dal dichiarato ateismo dell'epoca di Mao e delle Guardie Rosse all'attuale rinascita di una religione popolare, che fonde buddhismo, daoismo e confucianesimo. Se ora si assiste alla convergenza di elementi cinesi e occidentali, sarebbe sbagliato giungere alla conclusione che stanno diventando come noi. È più probabile che noi si sia obbligati a diventare più simili a loro in un prossimo futuro.
Uno dei più grandi teologi contemporanei ripercorre in questo dialogo tutti i temi salienti della sua lunga riflessione: da quelli più vicini all'attualità come l'identità religiosa, il dialogo fra le religioni e il rapporto tra scienza moderna e visione religiosa della vita, a quelli più radicali e pregnanti come il valore del silenzio e della parola, il senso del tempo e soprattutto la visione 'trinitaria' della realtà. Un dialogo vigoroso e appassionato, disseminato di alcune delle folgoranti intuizioni che hanno fatto di Panikkar uno dei più grandi maestri spirituali contemporanei, sintesi armoniosa di due culture diverse.